Piazza del Mercato was inserted into the city walls by the Angevins and soon it became the market area and the area of small artisan shops. In the Angevin period, the death sentences were carried out in the square, infact here Corradino di Svevia was beheaded, in the place where the fountain is now located. In addition, Piazza del Mercato is an important square for the Neapolitan people: here the revolt of Masaniello (known as Tommaso Aiello) was born. He lived in one of the alleys adjacent to the square. A characteristic of the square is its irregular shape and set between four churches: the church is S. Eligio, the church of Carmine, that of the Cross at the Purgatory and finally that of St. John). It seems that the church of Sant'Eligio was the first church built by the Angevins in Naples. Of particular interest is definitely the double-dial watch located in the two-story arch. During the Christmas period, the neighborhood becomes a real shopping center! Apart from the artisan shops, you can find stalls of all kinds! The neighborhood is definitely a reference point for toy stalls. The days before Christmas and the Epiphany people crowd the streets sure to find toys at a good price.
A MUST is the fish market: a symbol of the Neapolitan popular tradition! An important event is the evening of December 23, when the fish market is open all night to allow the Neapolitans do the shopping for Christmas Eve, based on fish of course. If you are in this area of Naples, you can stop for lunch or dinner for a delicious pizza at Bro, Ciro and Antonio Tutino Pizzeria. It is located in the famous and well-known Piazza Mercato: the old square contrasts with the contemporary space of the pizzeria, which stands out for its choice of materials, finishes and colour palette. The restaurant is on two levels, with a total of 160 square metres of floor space and sixty seats, two pizza ovens, a work counter and an...
Read moreA place full of magic.
Piazza del Mercato fu inserita nelle mura della città dagli Angioini e divenne presto l'area del mercato e delle piccole botteghe di artigiani.
In epoca angioina la piazza era sede anche delle pene capitali, infatti qui venne decapitato Corradino di Svevia, nel posto dove si trova adesso la fontana.
Inoltre, piazza del Mercato è una piazza importante per il popolo napoletano: da qui ebbe origine la rivolta di Masaniello (al secolo Tommaso Aiello), nato proprio in uno dei vicoli adiacenti alla piazza.
Una caratteristica della piazza è la sua forma irregolare ed incastonata tra quattro chiese: la chiesa si S. Eligio, la chiesa del Carmine, quella del Croce al Purgatorio infine quella di S. Giovanni).
Pare che la chiesa di Sant'Eligio sia stata la prima chiesa fatta costruire dagli Angioini a Napoli.
Di particolare interesse è sicuramente l'orologio a doppio quadrante situato nell'arco a due piani.
l Santuario della Basilica del Carmine Maggiore si può annoverare tra le basiliche più grandi di Napoli.
Quella del Carmine è uno dei più particolari esempi di barocco napoletano in città: costruita in epoca angioina con stile gotico, trasformata in barocco nel '700.
Sotto all'atrio della chiesa furono sepolti alcuni tra i più celebri caduti della Rivoluzione Napoletana del 1799, ad esempio Mario Pagano, Eleonora Pimentel Fonseca e la Sanfelice.
Di particolare interesse: la statua in legno della Madonna del Carmine incastonata nel soffitto, opera di Mario Corajola nel 1955. E poi, la statua in onore di Corradino di Svevia.
Un aneddoto importante che riguarda la chiesa è quello del miracolo del Crocifisso: si crede che il 17 ottobre del 1439 il crocefisso abbia abbassato la testa per evitare il colpo di una palla di cannone, durante l'assedio degli Aragonesi. Oggi la palla è custodita in una delle sale della Basilica.
Piazza del Mercato: dalle feste cattoliche alla multietnia odierna.
In piazza del Mercato si respirano storia e tradizione!
Ogni 15 luglio, vigilia del giorno dedicato alla Madonna del Carmine, c'è l'incendio del campanile della chiesa del Carmine.
Un appuntamento fisso del napoletano e dei tanti turisti che arrivano in città.
Come sia nata questa tradizione è sconosciuta, ma esisteva già ai tempi di Masaniello. Infatti, c'era l'usanza di fingere l'assalto ad un fortino in legno, costruito nella piazza. Proprio durante la preparazione di questo evento, Masaniello iniziò la sua rivolta.
Dunque, la zona del Mercato può essere considerata fulcro della cultura napoletana.
Qui è bello immergersi nella tradizione, passeggiare tra i vicoli ed esplorare i borghi degli antichi mestieri, come ad esempio il borgo degli Orefici.
Inoltre, negli ultimi anni la zona è diventata un quartiere musulmano ed è un bellissimo esempio di integrazione.
La moschea e le botteghe arabe affiancano la cultura napoletana dandole quel sapore di oriente che non guasta.
Il quartiere Mercato nel periodo natalizio nel periodo di Natale il quartiere diventa un vero e proprio centro di shopping! A parte i negozi di artigiani, si possono trovare bancarelle di ogni tipo! Il quartiere è sicuramente un punto di riferimento per le bancarelle di giocattoli. I giorni prima di Natale e dell’Epifania le persone affollano le strade certi di trovare giocattoli a buon prezzo.
Da non tralasciare è il mercato del pesce: simbolo della tradizione popolare napoletana! Un appuntamento da non perdere è quello della sera del 23 dicembre, quando il mercato del pesce resta aperto tutta la notte per far sì che i napoletani possano fare la spesa per la Vigilia di Natale, rigorosamente a base di pesce.
Un quartiere tutto da...
Read moreOggi Piazza del Mercato è affollata da antiestetici edifici e veicoli, però prima non era così. C’era un tempo in cui l’area interessata si chiamava Campo Muricino/Moricino. Il significato è dubbio, c’è chi sostiene che in origine ci fossero mercanti orientali, altri per il fatto di essere molto vicino alle mura cittadine. Bartolomeo Capasso lo associa a un luogo di morte, descrivendo la spettacolare morte di Corradino di Svevia nel 1268. In base alla notizia fornitaci dal Capasso, sappiamo quindi che il Campo in origine rivestì una funzione pubblica per le uccisioni.Tra gli anni ’50 e ’60 del ‘600, lo scarno Mercato fu arricchito da due sfarzose fontane volute dal viceré conte D’Ognate. Le fontane erano poste una al centro della piazza e l’altra nella parte orientale. Prima di quest’ultima, ci stava una cappella dedicata a Santa Croce. L’edificio presentava due porte, l’altare in direzione della cappella era sovrastata da una colonna. Questa era coronata da una croce di marmo, sulla parete retrostante vi erano disegnate le immagini di santi. Invece su quella occidentale erano descritte, tramite pitture, gli ultimi avvicendamenti di Corradino di Svevia.Durante il periodo di peste del 1656, Piazza del Mercato era rappresentata come luogo di maledizione, da dove originasse la malattia e area di sepoltura dei corpi appestati. I nobili sostenevano che la peste fosse sorta dai popolani perché consumarono il pesce salato a basso prezzo acquistato in Piazza. Un’altra critica antipopolana era che ci fosse una vendetta divina perché i popolani misero in discussione l’ordine gerarchico con la rivolta di Masaniello. La malattia mieté una grandissima fetta della popolazione e la Piazza avendo un grande spiazzo ospitò un gran numero di morti per peste.Durante la dinastia dei Borbone, nel 1781 ci fu un incendio in Piazza causato dai fuochi utilizzati durante la festa del Carmine. Siccome le botteghe erano di legno subito furono arse. Ferdinando IV di Borbone commissionò all’architetto Francesco Sicuro il progetto di costruzione della Piazza del Mercato.Essa acquisiva una forma a esedra, cioè semicircolare e sovrastata da una cupola. Costruì inoltre la Chiesa di Santa Croce e Purgatorio insieme a tre fontane: Fontana Obelisco, dei Leoni, dei Delfini e ristrutturò la Fontana Maggiore. Oggi delle fontane citate è presente la sola Fontana dell’Obelisco. Durante la repressione Borbonica nei riguardi dei sostenitori della Repubblica, la Piazza ritornò a essere luogo di morte in pubblico, si ricorda l’impiccagione di Eleonora Pimentel Fonseca nel 1799.la Piazza del Mercato ha una lunga storia da raccontare eppure oggi è totalmente...
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