Premessa: abito a pochi metri dalla Basilica della SS Annunziata Maggiore e vi consiglio caldamente di visitarla. L'occhio sensibile scorge la Bellezza in qualsiasi circostanza.
Un meraviglioso complesso ecclesiastico la cui prima fondazione risale al lontano 1318, situato nel vero cuore di Napoli. Una delle più belle chiese della città, ricostruita in epoca settecentesca su progetto di Luigi Vanvitelli e terminata dal Vanvitelli figlio. La chiesa è incastonata in un complesso di dimensioni maggiori: un ospedale (ormai quasi dismesso e dalle facciate rovinatissime), un convento (in largo declino), un meraviglioso campanile (che non ha mai conosciuto ristrutturazioni o valorizzazioni di alcun tipo), e per ultimo - ma non per importanza: la celeberrima ruota degli esposti, simbolo di miseria, umanità, di amore o forse del "troppo amore”, quello che ti costringe ad ammettere i tuoi limiti e a sperare di meglio per chi ami di più al mondo. La ruota è visitabile gratuitamente, se volete vederla c'è un cartello rotto ed inumidito sotto le erbacce, che coprono anche la maggior parte dell'esterno della ruota (compresa la stele commemorativa su cui è incisa la data di "dismissione del servizio"). Il resto è coperto da sporco e rifiuti. All'inciviltà di certa gente (come si può fare una cosa del genere?) si unisce l'assoluta mancanza di iniziativa da parte di chi amministra questo complesso storico. Attualmente è possibile visitare solo metà della grande, immensa navata vanvitelliana. Da anni, difatti, si aspetta una ristrutturazione della maestosa cupola... risultato: gli affreschi di de Mura - e non solo - sono preclusi alla vista. Note positive il recente restauro della Madonna Annunziata di Giacinto Diano e la bella sacrestia. È presente anche una chiesa ipogea nel succorpo, su progetto di Luigi Vanvitelli. Si può chiedere di visitarla (incrociando le dita), dal momento che niente e nessuno vi darà informazioni in merito se non chiedete in...
Read moreLa Basilica della Santissima Annunziata Maggiore si trova in Via Annunziata, accompagnata anche da molti murales divertenti :D. Fa parte di un vasto complesso che, in origine, era costituito da un ospedale, un ospizio per gli orfani e delle camerate in cui le ragazze povere o orfane venivano “protette” per conservarne la virtù e alle quali veniva anche assegnata una dote in modo che potessero trovare un marito. In via dell’Annunziata è ancora visibile il buco che veniva utilizzato dalle madri per porre i figli nella cosiddetta “ruota degli esposti” e affidare alla struttura i figli che venivano abbandonati perché troppo poveri o illegittimi. La ruota fu chiusa nel 1875, ma visto che la miseria attanagliava ancora la città, i neonati venivano comunque lasciati sui gradini della basilica. Tutta l’organizzazione era patrocinata dalla congregazione della Santissima Assunta, alla quale nel 1343 la regina Sancia di Maiorca, moglie di Roberto d’Angiò, fece una cospicua donazione che consenti all’organizzazione di ricevere anche il sostegno delle famiglie nobili che le permisero di esercitare la propria funzione fino a metà del Novecento. La prima chiesa venne realizzata nel XIII secolo grazie a finanziamenti angioini e sorse su una zona occupata in precedenza dalle chiese di Santa Lucia e Sant’Antonio Abate che furono demolite. Nel Cinquecento fu totalmente ricostruita e ampliata grazie all’intervento di Ferdinando Manlio. Successivamente, però, un incendio distrusse quasi del tutto la struttura nel 1757 e la ricostruzione fu affidata all’architetto Luigi Vanvitelli che, dopo la morte, lasciò proseguire i lavori al figlio Carlo. Nel Novecento la chiesa venne danneggiata da alcuni bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e fu necessario un complicato restauro sia dell’interno che dell’esterno. Peccato per la...
Read moreHo conosciuto questo posto nel 2018 grazie al progetto "Alternanza scuola-lavoro". Il compito di noi studenti era fare delle vere e proprie guide, che, nel caso di turisti, avrebbero dovuto spiegare la storia della Basilica. Da allora sono rimasta completamente affascinata da questo posto. La Basilica al suo interno ha dei tesori dal valore a dir poco inestimabile, tra cui anche la meravigliosa Cappella Carafa, ma non solo. Suggerisco di visitare questo posto per la "Ruota degli Esposti". Un luogo di tanto dolore e sofferenza, ma che nasconde una storia veramente importante. Grazie alla presenza di noi studenti, ci sono state spiegate molte curiosità su questo posto, ma normalmente ahimè, non c'è una guida o in generale un qualche mezzo per poter avere spiegazioni sulla storia della Basilica, e c'è da dire inoltre che la struttura è un po' lasciata nelle mani del "fato" (nel senso che dovrebbe esserci più manutenzione) anche se purtroppo queste non sono cose che competono a coloro che lavorano nel complesso. Ho messo cinque stelle semplicemente perché credo che più persone debbano conoscere la storia di questo luogo, che nonostante gli anni porto sempre nel cuore. Ringrazio inoltre la dott.ssa che lavora nell'Archivio, e che con tanta cura e passione, mi ha spiegato moltissime storie riguardanti la Ruota. Spesso e volentieri abbiamo davanti dei veri e propri tesori, ma non ce...
Read more