Ubertino da Carrara took particular pains to promote the wool industry. He favoured the construction of new workshops for wool cloth by exempting them from taxes and duties. On April 25, 1342 he ceded title to a piece of land near the mills at Ponte delle Torricelli to two Florentines, Giacomo del fu Caccia and Forca di Clario, on the condition that they build gualchiere, meaning facilities for 'fulling' wool cloth. After washing with soap and water and highly absorbent fuller's earth, to remove all oils and whiten the wool, the actual fulling mill was used to achieve felting, for a final product impermeable to water. The water-powered mills used wooden hammers to beat the cloth in a tub of liquors, so as to thicken and felt the fabric. The pieces of fabric were then 'pruned', meaning that the felt pile was trimmed to uniform height. They were then treated to take a sheen, and taken to 'nailers' who pulled the cloth to remove every fold. Finally, the fabric pieces were folded in quarters and pressed. There were other important gualchiere in Padua, including two dating to the 1 00s, at St. Maria in Vanzo and the monastery of St. Maria di Porciglia, and another founded by Ubertino in 1339 at Portello. Others were at Prato della Valley, developed under Francesco I, and at Pontecorvo and...
Read moreIl Ponte delle Torricelle è uno dei luoghi che rievocano l'importanza per Padova delle vie d'acqua che, attraverso i traffici commerciali che vi si svolgevano, arricchirono la città. Il Ponte si affaccia su un tratto del'antico Naviglio Interno che prende origine all'altezza della Specola distaccandosi dall'antico Tronco Maestro. Il Canale, risalente al 12° secolo, permetteva ai burci ed altre imbarcazioni di accedere al centro della città. Infatti, proprio nei pressi del ponte delle Torricelle, il Naviglio si biforcava: un ramo seguiva l'attuale Riviera dei Ponti Romani, fino alle Porte Contadine; l'altro ramo, il canale S. Chiara, corre tuttora, a cielo aperto, lungo Riviera Ruzante. Il ponte delle Torricella fa respirare al visitatore l'atmosfera di una Padova d'altri tempi, in particolare durante...
Read moreNon ci trovo nulla di interessante se non per il fatto che siamo all'ingresso della antica città romana e medioevale ed a metà delle due vie commerciali della città (Roma e Umberto I). Dopo le devastazioni di metà '900 si presenta come un "mezzo ponte" in quanto hanno coperto Riviera Tito Livio (e Ponti Romani) e serve da raccordo stradale con altre vie. Diciamo che, camminando fra i palazzi di via Roma ed Umberto I, questo ponte ti appare come una grande loggia che da su un canale dove a destra si specchiano insignificanti palazzi contemporanei. Decisamente più interessante la facciata di Palazzo Olzignani del 1466 (arch. Pietro Lombardo) quasi...
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