La chiesa di Santa Maria Maggiore è un luogo di culto cattolico della città di Ravenna, non lontano dalla Basilica di San Vitale e dal Mausoleo di Galla Placidia. I lavori di costruzione della chiesa dedicata alla Vergine iniziarono nel 526 per volere del vescovo di Ravenna Ecclesio e terminarono circa sette anni dopo, nel 532, data della morte dello stesso vescovo che l'aveva consacrata prima di morire.[1]
Fra il IX e il X secolo, venne costruito il campanile cilindrico.
L'edificio, in stile paleocristiano con pianta centrale, fu fortemente modificato nel 1671 dall'architetto Pietro Grossi che all'originaria pianta centrale preferì una pianta basilicale a tre navate con due file di archi a tutto sesto. La chiesa di Santa Maria Maggiore sorge in via Galla Placidia, alle spalle del complesso della Basilica di San Vitale e affianco alla chiesa di Santa Croce. La facciata, a salienti, è priva di decorazioni. Nel parato murario in mattoncini, si aprono, al centro, il semplice portale e, più in altro, un finestrone rettangolare.
Alla destra della chiesa, sorge il campanile a pianta circolare; in esso si aprono tre ordini di finestre: monofore nei due ordini inferiori, bifore sorrette da colonnine marmoree in quello superiore.
L'interno della chiesa è suddiviso in tre navate da due file di archi a tutto sesto sorretti da pilastri affiancati dalle colonne corinzie provenienti dall'originaria chiesa paleocristiana nei lavori di rifacimento dell'architetto Pietro Grossi terminati nel 1671.
L'abside è ancora quella originaria, seppur ha perso completamente le sue caratteristiche, compreso il mosaico con l'immagine della Madonna con bambino seduto. Sotto l'arco absidale, vi è l'altare maggiore in marmi policromi con la statua della Madonna del Bambino in marmo bianco, del XVII secolo.
In fondo alla navata sinistra si trova un quadro di Luca Longhi, con San Paolo che visita Sant'Agnese in carcere. In fondo a quella destra si trova invece un sarcofago di epoca romana, che fu utilizzato come sepolcro dalla famiglia Rasponi, specialmente famosi nella patria storia per le loro improntitudini.
La chiesa è conosciuta anche col nome "Santa Maria dei Tumori", per via di un altare dedicato proprio a...
Read moreModesta. Si trova vicino all'ingresso del Mausoleo di Galla Placidia e della Basilica di San Vitale; già dalla facciata esterna appare modesta ed una volta entrati non cambia granchè: tre Navate ma senza Cappelle quella a sinistra e con due Cappelle ed Altari quella a destra, ottimi i quadri e bello l'Altare, semplice ma interessante il Pulpito, non ci sono decori nelle pareti o nei soffitti, ho trovato di cattivo gusto l'eccesso di modernità in alcune parti come ad esempio il grande utilizzo di forme squadrate di marmo chiaro nella zona antistante l'Altare (leggio, sedia per il Sacerdote, il leggio) che male si adattano con la struttura in mattoni antichi e con le colonne che reggono gli archi che delimitano le Navate; piccolo l'Organo, inesistenti le Stazioni della Via Crucis, particolare il Crocifisso sopra l'Altare principale; non mi è...
Read moreSi entra in Santa Maria Maggiore non per predisposizione spiritualmente alla visita degli immaginifici mosaici di San Vitale, ma sol perché la chiesa è a un dipresso dalla basilica bizantina. Il viandante ha modo di ammirare l'inusuale corpo cilindrico dell'originario campanile medioevale, ve ne è un'altro simile nella forma ad Imola, che svetta sul lato destro della facciata della chiesa. L'interno ospita tele seicentesche di elevatissimo pregio artistico ed un affresco caro ai fedeli ravennati, raffigurante la Madonna con bambino o Madonna dei tumori, detta anche delle enfiagioni alla quale devozionalmente si rivolgono coloro che sopportano gravi malattie e dolori, prodotti da gonfiori e tumefazioni del proprio corpo. Lapidi funerarie di importanti personaggi ravennati sono collocati all'interno...
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