The dedication of the church is to the Twelve Apostoles and the official name is Santi XII Apostoli. It is in the care of the Conventual Franciscans. The first church on the site might have been founded in the time of Pope Julius (337-352). The first church we have certain knowledge about was founded by Pope Pelagius (556-561). As the inscription indicates, Pope Pelagius died while the church was still unfinished and It was completed by his successor John III(561-574), and dedicated to the Apostles St James and St Philip. At the end of the 8th century, Pope Adrian I in a letter to Charlemagne mentioned that the church was richly decorated with mosaics. It is thought that it also had an atrium, the foundations of which may survive beneath the present piazza. The church was restored by Pope Stephen VI (885-891). In 1348 the church was severely damaged by an earthquake, and had to be abandoned. It was restored to use in 1417 by Pope Martin V whose family, the Colonnas, owned the surrounding area. Afterwards the church was considered almost as the family chapel of the Colonna family, but in 1474 it was made a parish church and put in the care of the Franciscan Conventuals. The church was rededicated to all twelve of the Apostles in the 16th century. The design has changed when Carlo Rainaldi walled up the arches on the upper level, inserted windows in the Baroque style and added the statues of Christ and the Apostles to the parapet around the year 1665. A drastic new restoration took place under Pope Clement XI (1700-1721). The twelve side-chapels were reduced to seven in the rebuilding. Other altars were later added when the crypt was dug out and refurbished in the 19th century. The parish was re-established in the care of the Conventual Franciscans in 1745, and remains their responsibility. Their Generalate is adjacent to the church. The Franciscan Conventual Lorenzo Ganganelli was a priest here before he became Pope Clement XIV. The present facade above the portico was designed by Giuseppe Valadier as part of a restoration in 1827. The current titular of the church is Cardinal Angeli Scola, who was created cardinal on 21...
Read moreLa Basilica dei Santi XII Apostoli si trova nel centro storico di Roma, nel Rione II (Trevi) in Piazza Santi Apostoli.
PILLOLE DI STORIA:
Il primo edificio fu costruito nel IV secolo, poi nel VI fu ricostruito.
La sua particolarità è che risulta l’unica Basilica presente a Roma che non è stata edificata su edifici romani preesistenti, utilizzando però materiali di spoglio di edifici pregiati dell’antica Roma.
La chiesa fu distrutta da un terremoto nel XIV secolo e fu ricostruita più volte fino all’attuale edificio consacrato dal Papa Benedetto XII nel 1724.
La facciata sopra il portico è stata poi ritoccata nel 1827 da Giovanni Valadier su commissione di Giovanni Torlonia.
ARCHITETTURA E OPERE D’ARTE:
La facciata possiamo definirla su tre ordini: Il primo relativo al porticato. Il secondo composto da molte finestre anch’esse barocche (XVII secolo) incorniciate e architravate e con graziose balaustre. Il terzo di stile neoclassico, presenta una balaustra su tutta la lunghezza che fa da base alle statue dei dodici apostoli con al centro quella di Cristo e il corpo dell’edificio arretrato e di dimensioni più piccole, tripartito mediante lesene con un finestrone rettangolare vetrato al centro coronato con l’architrave e un frontone triangolare e come fastigio una croce in ferro.
Sulla sinistra del terzo ordine, spicca il Campanile sviluppato su più piani delimitati da cornicioni e con finestre monofore incorniciate ad arco.
L'entrata della chiesa è preceduta dal portico rinascimentale del XV secolo a nove archi, chiusi con cancellate ornamentali in ferro battuto. Nel portico sono conservati molti reperti archeologici e varie opere, quella che mi sembra la più significativa è la tomba dell'incisore veneziano Giovanni Volpato, scolpita nel 1807 da Antonio Canova.
L’interno interamente decorato e ricco di dorature, si presenta con tre navate, divise da colonne binate con capitelli corinzi, con tre cappelle ai lati e ognuna con la cupola,
Nell’abside semicircolare abbiamo la pala che raffigura il “Martirio dei Ss. Filippo e Giacomo” opera di Domenico Maria Muratori (inizio XVIII sec.), la più grande pala d’altare di Roma.
L’affresco della volta della navata centrale il “Trionfo dell’Ordine di S. Francesco” del Baciccio 1707.
Nell’edificio vi sono molte opere interessanti, fra le quali: La Cripta dove sono presenti le reliquie degli Apostoli Filippo e Giacomo La “Cappella del Cardinale Bessarione” (a pagamento) è un piccolo gioiello. un maestoso monumento dedicato a Clemente XIV, dove sono rappresentate con maestria e in modo allegorico la Mansuetudine e la Temperanza, opera di Canova (1789). Le spoglie del pontefice si trovano a sinistra, dove vi è un’apposita targa.
CURIOSITÀ: LO SAI CHE…?
Verso la fine del XV secolo il pittore Mellozzo da Forlì eseguì l’affresco dell’abside il quale raffigurava l’Ascensione di Cristo.
Nei rifacimenti dell’abside avvenuti nel XVIII secolo fu staccato e diverse parti furono conservate, fra queste le raffigurazioni degli splendidi angeli musicanti rappresentati con grande maestria e colori eccezionali, i quali sono conservati in una Sala della Pinacoteca dei Musei Vaticani che ho avuto modo di ammirare dal vivo.
UN’ESPERIENZA PERSONALE:
Entrare in questa grande chiesa provoca una grande emozione, poiché ci si immerge in secoli di storia, architettura, spiritualità e tradizione.
ALLA SCOPERTA DELLE CHIESE DI ROMA:
Roma è un mosaico di storie e segreti. Se questa chiesa ti ha incuriosito, poiché arte, fede e leggenda si intrecciano in modo sorprendente, ti invito a esplorare altre meraviglie nascoste della città. Ogni pietra racconta una storia, e ogni quartiere ha la sua anima. Se avete gradito questa lettura, vi invito a scoprire le altre...
Read moreLa basílica, fundada durante la época bizantina por el papa Pelagio I en la época de Narsés (siglo VI), conserva las reliquias de los apóstoles San Felipe y Santiago el Menor. Es la única basílica de Roma no construida sobre edificios romanos preexistentes, aunque en ella fueron utilizados desde un principio materiales de expolio (provenientes, según se cree, de las termas de Constantino, y no, según dice la leyenda, del cercano foro de Trajano). El modelo arquitectónico de la iglesia original es el del Apostoleion de Constantinopla, de planta central.
En 1348 fue destruida por un terremoto, y no fue restaurada hasta el siglo XV, a iniciativa del papa Martín V, perteneciente a la familia Colonna, que llevaba siglos habitando en la zona. En el siglo XV se construyó igualmente el pórtico de la fachada delantera, y su ábside fue decorado con un grandioso fresco de La Ascensión, obra de Melozzo da Forlì, cuyos fragmentos están actualmente divididos entre los Museos Vaticanos y el Palacio del Quirinal, a causa de una remodelación en el siglo XVIII. Este fresco, notable por su magistral uso de la perspectiva de abajo hacia arriba, ejerció una gran influencia en Miguel Ángel cuando éste pintó los frescos de la Capilla Sixtina.
En 1702, el papa Clemente XI encargó la restauración íntegra del edificio a Francesco Fontana, que murió prematuramente en 1708. le sucedió el padre Carlo Fontana, ya muy anciano, que falleció en 1712 siendo sustituido por Nicola Michetti. La renovada iglesia fue consagrada por el papa Benedicto XIII el 17 de setiembre de 1724.
La caída de los ángeles rebeldes, de Giovanni Odazzi, sobre el presbiterio, es impresionante por el efecto visual que produce. Pero las dos obras más notables son el magnífico fresco de la bóveda, el Triunfo de la orden franciscana, de Baciccio (1707) y el monumental sepulcro del papa Clemente XIV, de Antonio Canova (1787). La bóveda de la sacristía fue decorada por el veneciano Sebastiano Ricci.
La amplia cripta bajo el altar mayor, construida por Luigi Carimini en 1869-71, reúne los restos de los apóstoles Felipe y Santiago, junto con las reliquias de algunos otros mártires y las tumbas de la familia Riario, en su tiempo propietarios del presbiterio. Las pinturas al temple del deambulatorio están inspiradas en las catacumbas de san Calixto y de Domitila.
Desde 2008 son visibles los frescos de la capilla Bessarione, en un espacio situado entre la iglesia y el palacio adyacente; dichos frescos están atribuidos a Antoniazzo Romano, Melozzo da Forlì y sus respectivos talleres. Este espacio fue casualmente descubierto en 1959 durante unas obras realizadas en el palacio. La capilla llevaba varios siglos tapiada.
El 8 de octubre de 2017, parte de las reliquias de San Felipe y Santiago fueron llevadas a la Montevideo, Uruguay en el marco del segundo Congreso Mariano por parte del fraile Agnello Stoia, encargado de la Basílica de los Santos Apóstoles en Roma. La presentación de las reliquias se realizó en la última etapa del "Encuentro con María" con presencia del cardenal y arzobispo de Montevideo Daniel Sturla, obispos de otras diócesis, sacerdotes y diáconos de...
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