La Cappella Sistina ha avuto un’antenata che risale al VI secolo, certo le condizioni degli affreschi sulle pareti non sono a suoi livelli ma il contenuto originario era sicuramente altrettanto spettacolare e resta, comunque, di altissimo pregio dopo i lunghi restauri. Fondata alla metà del VI secolo alle pendici nordoccidentali del Palatino, è legittimo ritenere Santa Maria Antiqua come un esempio, da manuale, della conversione alla religione cristiana di un edificio pagano. Vale a dire, l’ampio vestibolo e la rampa imperiale coperta che conducevano al Palatium al tempo di Domiziano. I dipinti murari conservati sulle pareti si sviluppano per ben 250 metri quadri, e vanno dal periodo di fondazione fino al secolo VIII. I restauri hanno rivelato una particolarità: in alcune zone delle superfici decorate sono presenti una serie di ben 7 strati sovrapposti, anche se in stati di conservazione differenti. Quindi parliamo di atrio, delle navate (sinistra, destra e centrale) abside comprese le due Cappelle dei Santi Medici e di Teodoto, anche se le sovrapposizioni sono leggibili (con relativa facilità) solo nella parete - in prossimità dell’abside destra - che è stata chiamata del ”palinsesto”. Tutte queste informazioni sono state organizzate in maniera sistematica ed inserite in un sistema G.I.S. che - oltre ad accompagnare i dati topografici con testi ed immagini - è corredato di una banca dati grazie alla quale, ad esempio, alcuni foto mosaici sono navigabili. In questo contesto digitale utilizzando il video mapping vengono restituite (ad esempio) le parti mancanti degli apparati decorativi delle due cappelle ai lati del presbiterio. Mentre l’innovativo light mapping, riesce a presentare singolarmente i diversi strati del “palinsesto”. La visita comprende un piccolo antiquarium, la rampa imperiale di cui si parlava prima (dalla cui sommità si può godere di uno splendido panorama sui fori) e l’Oratorio dei 40 Martiri adiacente a Santa...
Read moreÈ visitabile solo da pochissimo tempo e io infatti non ne conoscevo l'esistenza. È un po' defilata rispetto al percorso ma assolutamente da non perdere, offrendo l'estasi della visione di un esempio rarissimo e antichissimo di arte bizantina, scoperto solo un secolo fa (1901) ma restituito al pubblico solo da qualche anno. Si trova accanto alla cd "Rampa Domizianea", sotto la Domus Tiberiana e si accede con supplemento FORUM PASS SUPER. Poco prima troverete lo stupendo Oratorio dei quaranta martiri e prima dell'ingresso l'atrio, successivo, con importanti affreschi (alcuni staccati e conservati all'interno della basilica). Impressionante la policromia degli affreschi, la preziosità dei mosaici pavimentali, la ricchezza delle scene rappresentate sulle pareti. Alcune ricostruzioni con la tecnica del videomapping ricostruiscono e proiettano le figure sulle pareti. Da non perdere la cosiddetta "Parete Palinsesto" che riporta tracce di almeno sei interventi di pittura stratificata tra il VI e il VIII secolo, prima che un terremoto rendesse la chiesa inagibile. Spazi molto ampi e straordinario esempio di recupero. Non la perdete e non perdete gli splendidi sarcofagi custoditi e che sono stati ritrovati sotto il pavimento della chiesa e risalgono ad alcuni secoli prima della sua fondazione. Bella la cappella con le sante guaritrici e i santi guaritori e l'altra con il Cristo crocifisso vestito di nero. In una piccola bacheca una ricostruzione 3D di come era l'abside dipinta. In due sale adiacenti alcuni reperti della chiesa barocca che venne fatta saltare dal Boni per riportare alla luce questo tesoro e alcuni reperti di origine medievale trovati in situ. Guardate le foto e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto, specie sui tesori del foro. Sono stato utile? Lasciate un like...
Read moreOne has to either be lucky or intentional about finding this relatively-recently-opened-for-view ancient church within the Roman Forum. (Access requires no additional ticket beyond the one for the Forum). The background is that this 5th-century church was abandoned due to fears of earthquake not long after is was constructed, and then lost to history until 1900. The spaces now offer reveal much of the worship space. As a bonus, the faded frescoes adorning the walls benefits from special lighting which periodically outlines and fills in colors for...
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