La Casa delle Vestali era la sede del collegio sacerdotale delle Vestali della Roma antica, presso il Foro Romano. Era collocata alle spalle della Regia e componeva un unicum con il Tempio di Vesta, in un complesso chiamato Atrium Vestae. Il nome antico di Atrium Vestae si riferiva in origine ad un'area aperta situata presso il tempio di Vesta, sede del culto della dea, circondata da costruzioni. La residenza delle Vestali ne fece parte solo a partire dal II secolo a.C., occupando l'area compresa tra la Regia, la Domus Publica (la residenza del pontefice massimo) e le pendici del Palatino. Negli scavi più recenti sono stati rinvenuti i resti di una capanna dell'VIII secolo a.C., interpretata come la casa delle Vestali di età regia. Il tempio era già circondato da un recinto unito alla casa e non si conosce se fosse già a pianta circolare. In ogni caso l'ingresso guardava a est, come mantenne nelle ricostruzioni successive. Nel 12 a.C. Augusto, nella sua qualità di pontefice massimo, donò alle Vestali la Domus Publica, residenza del pontefice dove aveva abitato anche Giulio Cesare. Probabilmente dopo l'incendio del 64 d.C., il complesso venne ricostruito a un livello più alto con una nuova pianta e un nuovo orientamento, in accordo con le altre costruzioni che circondavano la piazza del Foro. I resti attualmente visibili furono rimessi in luce dagli scavi di Lanciani (1884), a cui si deve la rimozione dei muri di contenimento degli Orti Farnesiani, e di Boni (1907) Con l'abolizione dei culti pagani voluta da Teodosio I nel 391 e la sconfitta degli ultimi campioni del paganesimo a Aquileia nel 394, la casa venne abbandonata dalle ultime vestali e fu rioccupata, in parte, dalla corte imperiale prima e da quella papale poi. Nell'area, già a partire dal XV secolo furono rinvenuti a più riprese basamenti di statue con iscrizioni di dedica alle Vestali datate tra la fine del III secolo e il 377, ora ricollocate nel cortile. L'aspetto attuale del complesso è quello legato all'ultimo restauro della moglie di Settimio Severo, Giulia Domna, dopo l'incendio del 191. Le stanze, in origine su almeno due piani (come visibile ancora oggi sul lato sud), si articolano intorno ad un cortile porticato, con fontane (poi sostituite da un'aiuola...
Read moreThe House of the Vestal Virgins is a remarkable historical site that provides a glimpse into the lives of the Vestal priestesses who played an important role in ancient Roman religion. This impressive complex of buildings includes a number of beautifully-preserved structures, including the House of the Vestals and the Temple of Vesta. Visitors to this site can marvel at the intricate architecture and detailed artwork that have been preserved over the centuries, providing a unique window into the rich cultural heritage of...
Read moreL'Atrium Vestae è un sito archeologico situato nella valle del Foro Romano, strettamente legato al culto di Vesta, la dea del focolare e del fuoco sacro. Il complesso comprende la Casa delle Vestali, il Tempio di Vesta, la domus Regis Sacrorum e altri edifici collegati. Durante la visita, è possibile camminare tra i resti di edifici che un tempo erano al centro della vita religiosa di Roma. Casa delle Vestali: Qui vivevano le sacerdotesse di Vesta, le custodi del fuoco sacro. L'edificio è strutturato attorno a un cortile porticato, un tempo decorato con fontane, poi sostituite da un'aiuola ottagonale. Tempio di Vesta: Un edificio rotondo, simbolo del culto del fuoco perpetuo, considerato il cuore sacro di Roma antica. Resti antichi e stratificazioni: Scendendo al livello più basso, si possono notare tracce di costruzioni che risalgono fino all'VIII secolo a.C., rendendo il luogo una testimonianza unica delle varie fasi di evoluzione architettonica e religiosa. Visitare l'Atrium Vestae è un'esperienza che va oltre la semplice osservazione di rovine antiche. C'è un senso palpabile di storia sacra e di devozione che permea l'intero sito. Passeggiando tra le colonne e le pietre consumate dal tempo, si può quasi immaginare la presenza silenziosa delle Vestali, custodi del focolare che non poteva mai spegnersi, un simbolo di protezione per tutta la città di Roma. Il contrasto tra le imponenti rovine e il verde che oggi decora il cortile dona al luogo un'atmosfera di pace e contemplazione, quasi come se il fuoco sacro di Vesta continuasse a bruciare, invisibile, ma presente in...
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