the charm of Rome seen from above, savored by one of its splendid seven hills, with a spectacular park behind it (Villa Borghese) and, in front, the magic of the roofs that also includes the view against the background of the dome of St. Peter's, symbol of the Vatican and of the small but powerful Papal State, in what has been dubbed the eternal city. One of the most seductive walks, which then leads to the Trinità dei Monti stairway, the famous gateway to the Trevi Fountain and the kingdom of shopping with the most famous Italian brands in the world along the glittering windows of Via Condotti, Via Frattina ... This is why the Passeggiata di Ripetta is one of the most beautiful destinations for those who want to discover the most romantic corners of Rome. A must also for those who know the eternal city and want to relax with the magic of many dreamy corners and views, which are renewed every day and then much with the changes of season. For me the maximum rating: 5 stars. If you find this review useful click on I like it, thanks. il fascino di Roma visto dall'alto, assaporato da uno dei suoi splendidi sette colli, con uno spettacolare parco alle spalle (Villa Borghese) e, di fronte, la magia dei tetti che include anche la vista sullo sfondo della cupola di San Pietro, simbolo del Vaticano e del piccolo ma potente Stato Pontificio, in quella che è stata ribattezzata la città eterna. Una delle passeggiate piu seducenti, che conduce poi verso la scalinata di Trinità dei Monti, la celebre porta verso Fontana di Trevi e il regno dello shopping con i più famosi brand italiani nel mondo lungo le vetrine scintillanti di via Condotti, via Frattina.... Per questo la Passeggiata di Ripetta è una delle mete più belle per chi vuole scoprire gli angoli più romantici di Roma. Un must anche per chi conosce la città eterna e vuole rilassarsi con la magia di tanti angoli e scorci da sogno, che si rinnovano ogni giorno e poi molto con i cambi di stagione. Per me il rating massimo: 5 stelle. Se trovi utile questa recensione clicca su mi...
Read moreLa Passeggiata del Pincio, situata nel Rione IV (Campo Marzio), la possiamo considerare come uno dei luoghi più incantevoli di Roma.
Si tratta del primo esempio di una vasta area verde al centro della città, messa a disposizione della popolazione.
Venne realizzata negli anni 1810-1818.
Fu progettata dal grande architetto romano Giuseppe Valadier (1762-1839), nell'ambito del più vasto progetto di sistemazione dell’area di Piazza del Popolo.
Per superare le decine di metri di dislivello fra la Piazza e il colle del Pincio, fu creato uno scenografico percorso lungo il Viale Gabriele D’Annunzio mediante tre rampe, ognuna con la propria peculiarità:
Sulla prima (realizzata nel 1830) vi è una importante decorazione artistica con tre grandi nicchie, che contengono altrettante imponenti statue marmoree poste su basamenti dello stesso materiale.
Sulla nicchia centrale è rappresentata, una importante figura della mitologia greca e in seguito romana, Igea la dea della salute seduta in trono e ai lati sono presenti: • Il “Genio della Pace” • Il “Genio delle Arti”
Arrivando alla seconda rampa incontriamo questa composizione, nella quale possiamo ammirare un grande altorilievo marmoreo (1833) di forma rettangolare, dove al centro domina la figura della Fama con le ali spiegate e con le braccia aperte tenendo con le mani delle corone d’alloro, con le quali incorona i Geni delle Arti e del Commercio.
Ai due lati della composizione sono poste 2 rappresentazioni dei Trofei delle Armi (Scudi, armature, lance ed altro) sulla falsariga delle rappresentazioni dell’antica Roma.
La Mostra fu progettata e realizzata nel 1936 dall'architetto Raffaele de Vico (1881 – 1969), attualmente si presenta su due ordini, su quello inferiore si trovano tre nicchie, non molto grandi, nelle quali sono inserite altrettante vaschette semicircolari in travertino, dove arriva l’acqua che zampilla da una bocchetta posta al di sopra.
Sul secondo ordine, molto più scenografico, si arriva tramite due scalinate simmetriche troneggia una loggia con tre grandi archi a tutto sesto, inquadrati da quattro colonne in granito con capitelli corinzi in marmo
All’interno dove sono ancora presenti diverse decorazioni pittoriche, è visibile la Mostra dell’acqua vergine.
Finalmente si arriva al Piazzale Napoleone, dove sulla terrazza è possibile vedere un panorama mozzafiato della “città eterna” specialmente al tramonto quando si rimane estasiati nell'ammirare la città ammantata da splendidi colori come se fosse vestita a festa.
Oltre la sottostante Piazza del Popolo si può osservare la Cupola di San Pietro, il maestoso Castel Sant’Angelo e tanto altro.
Qui si vivono momenti emozionanti e romantici, non per niente è un luogo frequentato da molte coppie e il panorama è unico, inoltre nelle vicinanze vi sono altri posti incantevoli, come ad esempio il laghetto di Villa Borghese.
Altra caratteristica della passeggiata è che per i Viali del Pincio sono collocati numerosi busti marmorei, con i basamenti in travertino, furono voluti originariamente durante la Repubblica Romana ma la cui collocazione ebbe inizio solo nel 1851 da parte di Pio IX.
Gli erme rappresentano le personalità che in Italia nel corso dei secoli hanno dato lustro nel loro campo alla nazione.
Il numero dei busti aumentò nel tempo, e alla fine degli anni sessanta i busti erano 228, periodicamente afflitti da attacchi di vandalismo che ne mutilano preferibilmente i nasi, in alcuni casi la testa, rendendo l’opera acefala.
Le donne ritenute meritevoli di un busto sono solo 3:
• Vittoria Colonna, appartenente alla potente e nobile famiglia romana. • Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia • Grazia Deledda, vincitrice del “Premio Nobel per la letteratura nel 1926”
Fra le varie curiosità è presente un busto dedicato all’astronomo Angelo Secchi, alla cui base è posto un foro dove passa il Meridiano di Roma.
Per tutto il percorso si è immersi nel verde, fra belle fontane e altre opere artistiche con molte panchine e posti di ristoro, basti pensare alla Casina Valadier e...
Read moreLa Passeggiata del Pincio, nel Rione IV (Campo Marzio), la possiamo considerare come uno dei luoghi più incantevoli di Roma, fu il primo esempio di una vasta area verde al centro della città, messa a disposizione della popolazione, fu realizzata negli anni 1810-1818.
Fu progettata dal grande architetto romano Giuseppe Valadier (1762-1839), nell'ambito del più vasto progetto di sistemazione dell’area di Piazza del Popolo.
Per superare le decine di metri di dislivello fra la Piazza e il colle del Pincio, fu creato uno scenografico percorso lungo il Viale Gabriele D’Annunzio mediante tre rampe, ognuna con la propria peculiarità:
Sulla prima (realizzata nel 1830) vi è una importante decorazione artistica con tre grandi nicchie, che contengono altrettante imponenti statue marmoree poste su basamenti dello stesso materiale.
Sulla nicchia centrale è rappresentata, una importante figura della mitologia greca e in seguito romana, Igea la dea della salute seduta in trono e ai lati sono presenti: • Il “Genio della Pace” • Il “Genio delle Arti”
Arrivando alla seconda rampa incontriamo questa composizione, nella quale possiamo ammirare un grande altorilievo marmoreo (1833) di forma rettangolare, dove al centro domina la figura della Fama con le ali spiegate e con le braccia aperte tenendo con le mani delle corone d’alloro, con le quali incorona i Geni delle Arti e del Commercio.
Ai due lati della composizione sono poste 2 rappresentazioni dei Trofei delle Armi (Scudi, armature, lance ed altro) sulla falsariga delle rappresentazioni dell’antica Roma.
La Mostra fu progettata e realizzata nel 1936 dall'architetto Raffaele de Vico (1881 – 1969), attualmente si presenta su due ordini, su quello inferiore si trovano tre nicchie, non molto grandi, nelle quali sono inserite altrettante vaschette semicircolari in travertino, dove arriva l’acqua che zampilla da una bocchetta posta al di sopra.
Sul secondo ordine, molto più scenografico, si arriva tramite due scalinate simmetriche troneggia una loggia con tre grandi archi a tutto sesto, inquadrati da quattro colonne in granito con capitelli corinzi in marmo
All’interno dove sono ancora presenti diverse decorazioni pittoriche, è visibile la Mostra dell’acqua vergine.
Finalmente si arriva al Piazzale Napoleone, dove sulla terrazza è possibile vedere un panorama mozzafiato della “città eterna” specialmente al tramonto quando si rimane estasiati nell'ammirare la città ammantata da splendidi colori come se fosse vestita a festa.
Oltre la sottostante Piazza del Popolo si può osservare la Cupola di San Pietro, il maestoso Castel Sant’Angelo e tanto altro.
Qui si vivono momenti emozionanti e romantici, non per niente è un luogo frequentato da molte coppie e il panorama è unico, inoltre nelle vicinanze vi sono altri posti incantevoli, come ad esempio il laghetto di Villa Borghese.
Altra caratteristica della passeggiata è che per i Viali del Pincio sono collocati numerosi busti marmorei, con i basamenti in travertino, furono voluti originariamente durante la Repubblica Romana ma la cui collocazione ebbe inizio solo nel 1851 da parte di Pio IX.
Gli erme rappresentano le personalità che in Italia nel corso dei secoli hanno dato lustro nel loro campo alla nazione.
Il numero dei busti aumentò nel tempo, e alla fine degli anni sessanta i busti erano 228, periodicamente afflitti da attacchi di vandalismo che ne mutilano preferibilmente i nasi, in alcuni casi la testa, rendendo l’opera acefala.
Le donne ritenute meritevoli di un busto sono solo 3:
• Vittoria Colonna, appartenente alla potente e nobile famiglia romana. • Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia • Grazia Deledda, vincitrice del “Premio Nobel per la letteratura nel 1926”
Fra le varie curiosità è presente un busto dedicato all’astronomo Angelo Secchi, alla cui base è posto un foro dove passa il Meridiano di Roma.
Per tutto il percorso si è immersi nel verde, fra belle fontane e altre opere artistiche con molte panchine e posti di ristoro, basti pensare alla Casina Valadier e...
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