The Museum of Fruit (Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti) in Turin offers an insightful journey into the past, emphasizing the important theme of biodiversity. At the heart of the museum is an impressive pomological collection featuring hundreds of varieties of apples, pears, peaches, apricots, plums, and grapes.
The vintage ambiance of the museum enhances the experience, featuring reconstructed analysis laboratories, the rooms housing the pomological collection, a library, and the director's office, all of which underscore the significant historical and scientific contributions of the Agricultural Chemistry Station since 1871. This context reflects the evolution of agricultural research in Turin during the nineteenth and twentieth centuries. Overall, the museum serves as an educational platform, showcasing the richness of fruit cultivation and its relevance to contemporary...
Read moreEccoci giunti alla recensione di un museo che fa del suo essere inusuale già una caratteristica. Se si aggiunge il fatto che, quanto esposto, si può pensare come di scarso interesse per i più (me compreso, che scettico ero riguardo la chance di sentir vivificare in me certo coinvolgimento), si comprende quanto basse possano risultare le aspettative all'ingresso.
Ecco, questo è stato invece il caso per cui asserire "se non l'hai provato, non puoi sapere se ti piace o no" ha un senso (al contrario di quello in cui si desidera indurre qualcuno ad assaggiare un piatto che già solo all'aspetto o all'odore risulti sgradevole a tale spronato).
Il museo, con l'arredamento composto di armadi in legno scuro (molti con vetri a comporre in parte le ante), perlopiù di ampie dimensioni, che raccolgono riproduzioni (con tanto di peso realistico esposto) di mele, pere, susine, uva, ciliegie e altra frutta (tipica dello Stivale, ma non solo), nonché funghi, tuberi e ortaggi, fa percorrere all'indietro nel tempo l’immaginario periodo che si discosta dall’oggi sino a due secoli, fatto di fallimenti e successi (che ancora oggi registriamo) alla ricerca di una produzione sempre più appetibile e abbondante. Autore di queste opere tridimensionali, oserei dire , un po’ come quelle modellate colla pasta di mandorle che si trovano sui banconi delle pasticcerie nella maggiore isola del Sud, è il modellatore Francesco Garnier Valletti, stimato financo in Russia, alla corte dello zar Nicola I Romanov.
Sembra di essere nell'Ottocento (o anche nel Novecento, magari nella prima metà), fra quadretti che riprendono tipici problemi di conservazione di un prodotto della terra, misuratori di varia foggia e grandezza, alambicchi e aggiornamenti concernenti la materia agronomica in forma di libri e libricini specialistici.
Una nota ancora va alle maschere di protezione da fertilizzanti e altre sostanze chimiche usate sui terreni, maschere che chiaramente hanno fatto la loro storia, ma che non possono non far domandare a se stessi se siano state capaci di proteggere i tecnici spargitori.
C'è un sapere antico del settore primario, qua dentro, che val la pena di essere assorbito con una visita di almeno mezz’ora, la quale...
Read moreA hidden gem in Turin!
I absolutely loved my visit to the Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti. It may be small, but it’s incredibly charming, well curated, and full of surprises.
The collection of wax fruit models is truly stunning — so detailed and lifelike that it’s hard to believe they’re not real. Each piece is a work of art, and the overall presentation is both beautiful and informative.
This museum offers a unique glimpse into the history of science, botany, and craftsmanship in Italy, all wrapped into one compact but fascinating space.
If you're in Turin and looking for something different, beautiful, and culturally rich, don’t miss this place. A...
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