Eh! Eh! Eh! Qui c'è molto da dire. Ho conosciuto questo posto tramite passa parola sulla motonave per Gorgona,chiedendo ad una signora livornese se poteva indicarmi un posto dove avrei potuto cenare bene e spendere il giusto.Il locale è situato nel quartiere Venezia,un quartiere molto caratteristico quindi bello,e già questo fa da cornice. Arrivato al ristorante siamo stati accolti da Dario (il proprietario) in maniera gentile e simpatica,ci ha mostrato il suo "insolito" menù. Abbiamo cenato fuori all'aperto. Nell'attesa che arrivasse il cibo ho preso a guardarmi intorno,accorgendomi che il locale è molto ricercato nell'arredo,e non solo. All'esterno ci sono dei tavoli di legno trattato,con delle tovagliette all'americana del colore molto simile a quello dei tavoli,una panchina in legno massiccio color cemento con delle maniglie in ferro trattato,delle belle mensole in legno fanno da supporto a dei bellissimi sottovaso in vimini con delle staffe di ferro dietro tra il muro e il sottovaso, anche le piante ornamentali sono scelte con accuratezza(una sorta di giardino pensile [BABILONIA] molto bello come effetto. Delle belle botti in legno lasciate con il colore al naturale con su poggiata una piccola pirofila in coccio che funge da posacenere,in più un posacenere in alluminio con coperchio sullo stile di quelli che stavano su i treni anni fa,montato su una tavoletta in legno agganciata al cancello d'ingresso in ferro. NB: Non ho mai menzionato la plastica. Il ristorante all'interno è bellissimo,curato in ogni piccolo dettaglio,trovi dalla scultura in argilla alla tela dipinta con ritratti di vari personaggi, i quadri sono molto belli non li descrivo perché meritano d'esser visti e poi credo che li cambi continuamente. Tutto il locale,ha oggetti d'arredo molto singolari come ad esempio un vecchio scolapasta smaltato che funge da porta frutta,oppure sul pavimento davanti il bagno una botola in vetro sabbiato che va a coprire un vuoto,quindi si ha l'impressione di sprofondare giù quando ci passi sopra,una vecchia scala a chiocciola in ghisa montata in un angolo che fa sembrare che ti porti chissà dove,e tante altre cose. Il cibo nella sua "semplicità" è molto ricercato,ci sono dei buonissimi accostamenti che a descriverli potrebbero far sembrare che il cuoco(giovane ragazzo educato ,modesto,e bravissimo nel suo mestiere) volesse giocare a fare l'antionformista con il cibo,invece credetemi fa una cucina molto raffinata e sopratutto buona. Le porzioni sono giuste,non ci si abbuffa,però si gusta dando grande piacere al palato. I prezzi sono onesti. Merita davvero...
Read moreForte San Pietro in Livorno is a destination in itself. The friendly, personal service makes every visit feel special, whether dining al fresco by the canal, or in its vaulted brick interior. The authenticity is outstanding, with their steak being one of the best I’ve ever had, a great recommendation from a true Livornese friend. You know you've hit the jackpot when locals are raving about it. Their curated wine selection, including a favorite from the Bolgheri region, is exceptional. The ambiance is unmatched, truly a one-of-a-kind experience. Having tried many restaurants in Livorno over several years, this is among the very best. Can't...
Read moreAltra scoperta da attribuire alle promozioni di The Fork! Da livornese conoscevo l’enoteca solo dall’esterno, per la posizione in pieno centro storico nel quartiere Venezia ma fino ad oggi non avevo avuto il piacere di essere loro ospite. In primis abbiamo optato per l’antipasto di mare con i cinque assaggi del giorno (tutto molto buono, ma particolare plauso devo farlo alla bruschetta con moscardini: sipidi al punto giusto e morbidi come burro). Essendo in due abbiamo diviso uno dei loro risotti gourmet, in particolare quello al profumo di lime cin tonno crudo e granella di pistacchio. Note positive la leggerezza del piatto in sè e la qualità delle materie prime, piccolo “neo” la sipidità complessiva del piatto: risulta un gusto molto delicato che rischia di far passare il risotto come un semplice “riso in bianco”. Consiglio di osare con l’aggiunta di qualche nota più decisa per valorizzare al massimo il piatto (ad esempio a gusto totalmente personale penserei a della polpa di mango/agrume piuttosto che ad una spezia come la menta). Tra i secondi abbiamo assaggiato il polpo grigliato su crema di ceci (morbido e croccante) e bocconi di salmone scottati su vellutata di crema di piselli. Abbiamo terminato con caffè e immancabile ponce da labronica quale sono. Acqua naturale e due calici di valdobbiadene hanno coronato il tutto. Con lo sconto del 20% di the fork, abbiamo speso 25 euro a persona (con anche un piccolo sconto del gestore che è stato suoer disponibile e simpatico durante tutta la cena). Personale e servizio ottimi, da buona...
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