Non metto in dubbio la bontà del posto, anche perché se così non fosse non avrei provato a prenotare. Purtroppo però, il buongiorno si vede dal mattino: il sito web fa acqua da tutte le parti… Ormai una marea di clienti prenota online per cui, per piacere, occupatevi a dovere anche del vostro sito! Alle ore 00.21 invio la mia prenotazione per il 15 agosto su un mese di agosto TUTTO DISPONIBILE. Alle ore 00.28 ricevo la non conferma della prenotazione attraverso una mail che sembra scritta da un autore del teatro dell’assurdo. Nella prima parte della mail era scritto, testuali parole : “il giorno giovedì 15 agosto 2024 siamo al completo. Prova a selezionate un’altra data o un altro orario oppure chiamaci”. Dopo aver letto questa prima parte della mail rientro nel sito (da messinese era tanta la voglia di provare la cucina trapanese che piena di speranze stavo già pensando al 16 agosto) ma ecco che, sorpresa sorpresa, dopo soli 10 minuti dalla mia prima prenotazione, tutto agosto era bannato, non si poteva prenotare più nulla. Preoccupata, ritorno alla loro mail di risposta e, in fondo, era scritto, testuali parole: “Dal 4 al 29 agosto saremo chiusi per le prossime ferie estive, alla prossima” Ma chi volete prendere in giro? Noi potenziali clienti futuri? State prendendo in giro voi stessi. Non mi interessa se mi avreste trattata bene una volta entrata nel vostro locale, il primo trattamento davvero dedicato al cliente è il SITO attraverso cui il cliente si prenota e ha la prima impressione positiva o negativa su di voi. E non venitemi a dire, per favore, come fanno altri commercianti poco attenti al benessere del cliente, che del sito si occupano altri, che voi, poverini, non c’entrate niente. È vero, del sito a volte si occupano altri, ma la faccia ce la mettete sempre voi, quindi il controllo finale del sito spetta a voi. Avete certamente diritto di fare le vostre vacanze ma il sito deve rispecchiare IN TOTO la realtà delle vostre disponibilità, non apparire un attimo in un modo e 10 minuti dopo in un altro. Le mail devono estrinsecare altrettanta chiarezza, non ingenerare confusione, delusione e rabbia nei clienti. La delusione che ho provato prima nel riuscire a prenotare in agosto, perché prima ERA TUTTO PRENOTABILE, e dopo pochi minuti ritrovarmelo chiuso alle prenotazioni è stata troppo grande. Non verrò mai da persone come voi che si prendono gioco dei clienti in...
Read moreSCAMMERS. DON'T GO THERE! They tried to make us pay 15 euros for bread and olive oil although it's included in the service that we were paying already. The English menu was showing cheaper price and they forced us to pay the prices of another Italian menu that was way more expensive. Don't trust their lying answer. We never ordered any salad. On the bill it was clearly stated "Bread and olive oil" for 15 euros. And our neighbors didn't try to explain it to us as they said. They also believed we were being scammed. There are...
Read moreLa Sicilia nelle tavole milanesi meritava di essere raccontata con attenzione, perché ogni città che la rappresenta nel piatto, ha un mondo da svelare. Da trapanese trapiantata a Milano, entrando da Cous-cous Restaurant, la storia è iniziata prima di assaggiare! La couscusiera o la mafaradda nel ristorante ricordano i riti dell’incucciare il cuscusu di mamma e nonna e poi, vi assicuro che quello mangiato qui non era molto lontano dalla cucina di casa mia se non per i km!
Ieri sera sono andata con qualche amico trapanese per assicurarci che si trattasse di un vero ristorante trapanese. Ognuno di noi ha preso un piatto diverso…e…prova superata!!
Ottima la caponata, l’arancina di cous cous e triglia ma anche il polpo e il rosso di Mazara. Il piatto principe è ovviamente il cous cous che noi abbiamo preso alla trapanese ma abbiamo assaggiato anche le busiate alla trapanese e alla cernia e ai ricci (divine).
Le porzioni, come tutti quelli che sono venuti a Trapani sanno (ma vale per l’intera Sicilia), sono abbondanti così abbiamo diviso il secondo: la frittura, come l’aricciola, senzazionale.
Ed è un piacere ascoltare la storia nascosta dietro il nome di un piatto come la “zuppa “Piemonte e Lombardo””.
Alla fine abbiamo fatto spazio anche per un dolce e abbiamo assaggiato la cassata, il cannolo e il tiramisù ai fichi con crumblè di cous cous, un solo consiglio: provatelo!!!
Ho tantissimi buoni motivi per tornarci.
ps: La cantina offre una ricca selezione di etichette legate al...
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