I came here because it was the only restaurant that wasn’t fully booked of the 6 I visited on a Sunday afternoon in Parma. I had some tagliatelle with ragout, and a horse tartare. The former wouldn’t have been too bad, if not for the fact that the pasta was overcooked—anathema! The tomato sauce also didn’t taste particularly fresh to me. The tartare at least couldn’t be overcooked, and was overall a step up from the first course, although a bit on the greasy side since it was prepared on a bed of oil-soaked breadcrumbs. I’m not so sure what they were going for with those breadcrumbs, but the idea was half-baked (no pun intended). All in all this is a place that almost anywhere else would be passable, but in a city with exceptional gastronomical standards like Parma it shouldn’t...
Read moreQuesto è un locale che ci ha davvero deluso!! Abbiamo prenotato un tavolo per 4 persone lunedì sera per bere qualcosa di fresco in tranquillita'. Abbiamo ordinato una bottiglia di Malvasia e un chinotto e abbiamo chiesto se si potevano avere delle patatine o noccioline. La risposta della cameriera è stata che dopo le 20 non le servivano più perché è terminato l'orario degli aperitivi e bisognava ordinare dei piatti dal menù. Non avendo intenzione di cenare abbiamo rifiutato ma dopo un paio di bicchieri di vino a stomaco vuoto sono entrato e ho chiesto gentilmente al cameriere se era possibile avere almeno qualche fetta di pane, e anche lui mi risponde che non è possibile servire nulla. E qui accade l'incredibile, dopo aver detto che anche io lavoro nel settore e che una ospitalità così scarsa non mi era mai capitata di vederla in nessun altro locale, i camerieri ci apparecchiano a nostra insaputa e ci servono un vassoio di salumi (da noi non richiesti. Serviti forse per "scusarsi" ) e iniziano a servire il vino con fare ampolloso e fuori luogo, risultando invadenti e facendo sentire tutte le persone al tavolo a disagio. Per finire la ciliegina sulla torta: il conto. A parte il tagliere offerto, di cui segnalo una buona bresaola di cavallo. Il conto è davvero salato. Sia per il posto che per il servizio. 25 euro per una bottiglia di Malvasia e 5 euro per un chinotto. Sono davvero esagerati...
Davvero difficile...
Read moreSono uscito con la sensazione di aver assistito a una lezione su come NON si serve un cliente. Non un pranzo, ma un piccolo teatro dell’assurdo.
All’ingresso, il “benvenuto” è un tavolo pieno di trapani, viti e pezzi di legno: per un attimo ho pensato di essere entrato in un laboratorio di bricolage. Nessuna spiegazione, semplicemente… così.
Ci fanno accomodare in una sala gelida. Chiediamo il riscaldamento: nessuno sa come si accende. Provano con la pompa di calore: parte, ma soffia aria fredda. Chiediamo se fosse impostata come aria condizionata: la ragazza - gentilissima, e l’unico elemento positivo – ammette che non lo sa, perché le hanno solo detto “accendila”.
Capitolo cibo: una piccola odissea, scandita da attese di circa 10 minuti per ogni risposta. • Pollo ai ferri? Dopo 10 min: “È finito.” • Caesar Salad? Altri 10 min: “Si può fare, ma solo con rucola.” • Toast? Dopo l’ennesima attesa: arriva freddo di frigorifero, come uscito dal banco frigo e messo nel piatto per disperazione.
Dopo oltre un’ora e mezza, abbiamo lasciato il locale praticamente a stomaco vuoto e con la sensazione di aver assistito a un esperimento sociale sulla pazienza umana.
Conclusione: Organizzazione assente, zero coordinamento, personale lasciato allo sbaraglio. Se esistesse un manuale ufficiale su come NON trattare un cliente, qui lo seguono...
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