We were in Salerno and we picked up this restaurant from the reviews on Google, without great expectations because it seemed a bit posh and uptight. We could not be more wrong. This restaurant is a gem hidden in a inner garden not too far from the sea. The restaurant has an inside room, very clean and cozy with luxury chairs and tables, they have also some tables outside but the room is basically like being outside because the surrounding walls are made of glass and the ceiling is open. The restaurant owner welcomed us kindly and he stayed a bit to chat with us suggesting some spots to visit along the cilentan coast. As for the food there are three options: 2 tasting menus, the first with 6 courses and the second with 5 courses, costing respectively 65 and 55€. Then you can choose a wine pairing for around 35€. The other option is to choose a la carte each dish, but I would recommend a tasting menu. We went for the 6 courses and a Glass of white wine. The menu is focused on seafood and it highlights the products from the surrounding land. We had two appetizers, one was red tuna slices like sashimi with a traditional sauce made out of zucchine called scapece, with mint leaves on top. Then we had marinade anchovies on confit datterino tomatoes, all of this seasoned with an emulsion of oil,basil and provola cheese serum. Both of them were amazing. Then we had a tomato salad with onions and cucumbers with an emulsion of basil and oil. After that we had our first course, a spaghetti with clams seasoned with an emulsion of parsley and the water from the clams, with a black lemon powder on top. Very tasty! The main course was a cod fillet with a fresh bean salad and dill. The dessert was dice of strawberries and a cocoa crumble with a basil mousse on top. I would recommend this restaurant if you visit Salerno and...
Read moreHo trovato questo ristorante per caso, cercando un posto a Salerno dove fare una bella cena per il mio compleanno con il mio fidanzato. Da subito il sito internet mi ha affascinato; il metodo di prenotazione molto comodo, direttamente online; ho inoltre comunicato un'importante allergia alimentare. In vacanza a Salerno ho potuto scoprire una parte di città che non conoscevo, vicino al viale principale dello shopping.
Il ristorante pare nascosto da un arco che nasconde un vialetto con piante rampicanti e fili di luci. Percorso il vialetto, una grande porta a vetri conduce all'interno del ristorante. Da qui il personale di sala ci ha condotto in una veranda a vetri circondata, all'esterno, da piante rampicanti.
Abbiamo scelto il menù degustazione, che il sito titola Cucina del Territorio, per permettere allo chef di esprimersi al meglio visto le premesse che avevano stimolato la mia curiosità. Il percorso è iniziato con un piatto di benvenuto composto da una millefoglie di barbabietola rossa e una cialda davvero particolare. Proseguendo, una tartare di pescato (ricciola nel nostro caso), con clorofilla di mare e quinoa: la texture del pesce era fantastica, cosi come la clorofilla di mare, e la quinoa, sotto forma di cialda, dava croccantezza al piatto.
Successivamente il piatto FORTE, secondo nostra opinione, del percorso, che ho definito "uno dei piatti migliori che ho mangiato nella mia vita"; ci ha lasciato senza parole al primo boccone. BATTUTO DI MANZO DEL SANNIO, LIEVITO E GIARDINIERA: un battuto di manzo (qualità pazzesca) con foglie di cappero in superficie, appoggiato su un letto di brunoise di giardiniera con una fantastica salsa al lievito di birra che rendeva il piatto semplicemente perfetto. Decisamente difficile battere le sensazioni che questo piatto ci ha lasciato, ancora oggi ripensandoci.
Successivamente, dopo un dibattimento con il mio fidanzato su che tipo di piatto aspettarci in quel momento, ecco arrivare un bel piatto di pasta fresca ripiena: tortelli ripieni di tartare di gambero, adagiati su una bisque con panna acida. Due contrasti in questo piatto: quello tra il tortello caldo e il ripieno di tartare fredda e quello tra la bisque, forte e saporita, e la panna acida che smorza i sapori forti, a fine boccone. Penultimo piatto del percorso, che avevo cosi voglia di assaggiare che mi sono dimenticata di fotografare, Pescato al sale, vino bianco e melanzana (nel menù del sito è definito pescato, vino bianco e carciofo ma credo che, in base alla stagionalità e alla disponibilità, sia stato sostituito dalla melanzana). Un altro grande piatto: ventresca di tonno con una sorta di gelatina di sale in filetti sulla sommità, una salsa al vino bianco (deliziosa) e un cubotto di melanzana avvolta dal melassa (non sono una fan della melanzana ma questa davvero super) Conclusione del percorso, una fantastica ciotola di semifreddo alla panna con fondo di fragoline e piccola pasticceria (altrettanto deliziosa).
Infine vorrei mettere l'accento sulla panificazione di produzione propria del ristorante e in particolare la focaccia, credo di non averne mai mangiata una così buona.
Una nota di particolare importanza, il personale di sala super professionale e preparato; abbiamo richiesto un pairing di vini con ogni portata che ha superato le nostre aspettative.
A fine cena lo Chef si è intrattenuto al nostro tavolo e ci ha spiegato la sua filosofia di cucina oltre alla modalità di preparazione della focaccia (che non riusciremo mai a riprodurre a casa)
Assolutamente consigliato per la qualità del prodotti utilizzati, la ricerca degli abbinamenti, la professionalità del personale e il prezzo, accessibile a chiunque voglia anche solo sedersi e gustarsi un piatto eccellente. Anche il menù degustazione ha un prezzo assolutamente...
Read moreNon è il nome di un ristorante di sushi come di potrebbe pensare. Ma è il connubio tra tradizione e innovazione culinaria. Suscettibile .. al cambiamento è il motto dei fratelli Morinelli, di Alessandro De Fazio e Vincenzo Comodo, con il quale, partendo dalle splendide materie prime della loro terra il Cilento, hanno creato un percorso enogastronomico attento (Suscettibile) a qualsiasi tipo di influenza e novità proposto prima a Pioppi e purtroppo solo alla fine del lockdown imposto dal Covid 19 anche a Salerno. Ed è di questo locale che vi voglio parlare in questa mia recensione. Molto interessante la location ricavata da un vecchio negozio sapientemente ristrutturato. Il vialetto iniziale conduce alle sale interne del locale e alla struttura esterna, il vero cuore del ristorante, da cui si affaccia anche la cucina. Gli arredi sono di gusto minimalista ma eleganti. Il servizio è attento, cordiale, professionale ma mai invasivo ed è coordinato con grande sapienza da Marco Sessa con il prezioso aiuto di Andrea. L’altrettanto giovane brigata di cucina è guidata da un altrettanto giovane chef Mario Quarta ma già, come nel caso di Marco, reduce da diverse interessanti precedenti esperienze. Come ho già detto le materie prime sono per la maggior parte provenienti dal Cilento, che da sempre sforna eccellenze sia di terra che di mare. Da questa basi grazie all’estro e alla sensibilità dello Chef e della sua squadra vengono proposti dei piatti molto interessanti, ben equilibrati nei sapori e anche belli da vedere. Grazie all’aiuto di Marco ho scelto una serie di piatti/degustazione, non ancora presente ufficialmente nel menu, per poter cogliere al meglio, come mia abitudine, la filosofia del locale. Tutte le proposte si sono rivelate molto interessanti e su tutte volevo menzionare il cocktail di scampi con gelatina di bisque di crostacei, il risotto con vellutata di zucchine e battuto di gamberi e la genovese di ricciola. Il tutto è stato accompagnato da una interessante selezione di vini. C’è ancora tanta strada da fare ma le premesse ci sono e sono tutte incoraggianti. Per questo voglio premiare gli sforzi fino ad ora fatti dando il massimo punteggio che deve servire però per continuare a migliorarsi e non per adagiarsi...
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