Le Fanfaron Bistrot — Restaurant in Turin

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☞ 𝐏𝐨𝐫𝐜𝐢𝐧𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝐟𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐦𝐚𝐢𝐨𝐧𝐞𝐬𝐞 𝐚𝐥 𝐫𝐨𝐬𝐦𝐚𝐫𝐢𝐧𝐨: croccanti al morso, soffici e asciutti all’interno. La maionese è davvero squisita; le intense note del rosmarino in un’emulsione che non risulta invadente. Unica nota negativa sta nell’untuosità.

☞ 𝐏𝐥𝐢𝐧 𝐫𝐢𝐩𝐢𝐞𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨𝐥𝐞 𝐞 𝐭𝐨𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐁𝐮𝐬𝐬𝐨𝐥𝐞𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐬𝐚𝐥𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐭𝐨𝐩𝐢𝐧𝐚𝐦𝐛𝐮𝐫: gioco di consistenze tra la morbidezza dei ravioli, il croccante del topinambur e delle nocciole, e la cremosità della saporitissima crema di toma così densa da non poter essere vittima di abbondante pane.

☞ 𝐀𝐠𝐧𝐨𝐥𝐨𝐭𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐞𝐦𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐞: il profumo è deciso, complesso ed elegante; il colore decadente. La pasta fresca è deliziosa di suo ed oppone una resistenza al morso equilibrata per contenere il brasato, il cui sapore riempie il palato e di cui la riduzione che fa da bagnetto è l’acme. Un piatto importante.

☞ 𝐁𝐫𝐚𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐏𝐞𝐳𝐳𝐚𝐭𝐚 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐦𝐚𝐫𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐞𝐫𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐩𝐮𝐫𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐳𝐮𝐜𝐜𝐚: uno dei piatti per cui vale la pena venire a Torino. La carne cede alla forchetta più di quanto fa una millefoglie. In bocca si avverte il collagene che oramai dopo 24h di cottura è tutt’uno col grasso e la polpa. La riduzione di Barbera è dolce, complessa e strutturata. Le erbe aromatiche si aprono, tra le quali si apprezza la freschezza del finocchietto e del rosmarino sul finale. La crema di zucca dona morbidezza e cremosità, e amalgamandosi alla riduzione, la arricchisce di note dolci e terrose. Le patate, assorbendo i sapori come fossero pane, concludono l’orgasmo.

☞ 𝐍𝐞𝐛𝐛𝐢𝐨𝐥𝐨 𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐧𝐞 𝐍𝐨𝐯𝐚𝐫𝐞𝐬𝐢 - 𝐑𝐨𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨𝐭𝐭𝐢: color rubino che si scarica man mano che si inclina il calice. A bottiglia aperta profumi intensi di sottobosco e di viola. Strutturato, armonico ed elegante. Aprendosi si alleggerisce con note di mandorla o vaniglia.

☞ 𝐆𝐢𝐧𝐞𝐩𝐫ì “𝐆𝐞𝐧𝐞𝐩𝐲 𝐇𝐞𝐫𝐛𝐞𝐭𝐞𝐭”: liquore di artemisia davvero piacevole e aromatico. Un...

Ristorante nel pieno centro di Torino dove la qualità delle materie prime risalta i sapori dei piatti. Il locale offre sia un menù alla carta, che vari menù fissi a prezzi variabili, a seconda dei piatti scelti. Abbiamo prenotato un tavolo per 2 (conviene se si vuole trovare posto nel week end), abbiamo scelto un antipasto ed un primo a testa. Come antipasto abbiamo preso il vitello al cuore rosa con salsa tornata, la carne è risultata morbida, saporita e la salsa ha arricchito un piatto già ottimo. Il secondo antipasto è l'Antipasto della piola: tomino fresco al bagnèt rus, acciughe al verde e antipasto gianduja...ottimo, gusto e il mix di sapori rendono particolare il piatto. Come primi abbiamo scelto uno speciale  Agnolotto tradizionalile al sugo di arrosto, la cottura era perfetta, cremoso al punto giusto... per chiudere il giro siamo andati sul Tajarin ai 30 tuorli con ragù di salsiccia di Bra, qui l'unico appunto negativo è la tipologia di pasta non proprio da me preferita, troppo fina(tipo capellini per intenderci), ma null da eccepire sulla sua bontà e sulla cottura. Curiosi e non appesantiti dalla cena (a mio avviso quantità giuste), abbiamo preso come dolce un Tortino alle nocciole con mousse fredda di zabajone, ottimo, zabajone perfetto...magari un po troppo su con il prezzo (8 euro) ma, per quanto mi riguarda, passa in secondo piano. Il personale è stato molto gentile, nonostante il ristorante fosse pieno, non abbiamo atteso troppo tra una portata e...

In Italia nascono sempre più nuovi bistrot. Che differenza c’è con i ristoranti? Tecnicamente al bistrot puoi andare non solo a mangiare, ma anche a prendere un semplice caffè o un aperitivo. Al Fanfaron però, si mangia, e come si mangia… gli spazi sono accoglienti, tanto legno e musica jazz tradizionale in sottofondo, quadri jazz alle pareti, bottiglie di vino a vista. Il menu stagionale propone tanto fungo porcino, oltre ad accostamenti tra il Piemonte e l’Oriente: il ramen di bollito con tajarin 30 tuorli, della serie “qui il ramen lo facciamo così”, oppure il “bao” classico panino cotto al vapore ripieno di spalla di maiale e salsa verde, sono due esempi geniali di come si possano adattare le preparazioni tradizionali piemontesi con uno stile meno consueto. Abbiamo gustato le 4 varianti del formaggio raclette preparate in modo impeccabile, oltre alle 3 varianti di porcini (fritto, in padella e in crema, scarpetta obbligatoria) e i fiori di zucchina impanati nel riso venere ripieni di formaggio e menta davvero delicati e saporiti. Sulla carta dei vini, tanto Piemonte senza andare troppo su con i prezzi, il giusto compromesso. Anche i prezzi sul cibo sono adeguati, torneremo per assaggiare tutto il resto del menu e provare anche il loro secondo bistrot, “L’acciuga”, che ha una carta differente in cui vengono utilizzati i pesci classici del Piemonte. Assolutamente buono,...