Church of San Cataldo
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Chiesa del San Cataldo is an absolute gem that truly captivates the heart of Palermo. Its striking architecture, with its bold, geometric façade and unique Arab-Norman influences, immediately draws you in. Stepping inside, you’re met with a serene ambiance where history and art harmoniously converge. The interplay of light through its distinctive windows and the meticulously crafted details create a spiritual sanctuary that invites both reflection and admiration. Every element of the church speaks to a rich cultural legacy, making it a must-visit for art enthusiasts, history buffs, and anyone seeking a peaceful retreat. Chiesa del San Cataldo is more than just a place of worship—it’s an immersive experience that showcases the timeless beauty and depth of Sicilian heritage. Without a doubt, this extraordinary site deserves every one of its 5 stars.
David De MariaDavid De Maria
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La chiesa, probabilmente, era forse la cappella di un palazzo costruito da Majone da Bari, nel periodo in cui ricoprì la carica di Grande Ammiraglio del re (1154-60), forse per voler emulare il suo predecessore Giorgio D’Antiochia promotore della fabbrica dell’attigua chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio. E proprio l'origine pugliese di Majone, gli fece dedicare la cappella a Cataldo, monaco irlandese, per i casi della vita diventato vescovo di Taranto Alla morte di Majone le sue proprietà furono acquisite dal demanio regio e successivamente passarono in proprietà dell’Ammiraglio regio Silvestro di Marsico che nel 1161 vi seppellì la figlioletta Matilda, a memoria della quale resta una lapide sepolcrale oggi visibile in una parete interna nei pressi dell’ingresso. Nel 1175 il conte Guglielmo di Marsico vendette alla Dogana dei Baroni tutto il complesso edilizio. Re Guglielmo II, nel 1182, concesse la cappella e gli edifici annessi alla comunità benedettina di Monreale i quali li utilizzarono come Gancìa (ospizio) per la cura degli infermi. È molto plausibile che San Cataldo abbia mantenuto la propria configurazione fino alla fine del XVII secolo, quando l'Arcivescovo di Monreale Giovanni Roano si fece promotore nel 1679 della “ristorazione e degli abbellimenti” dell'edificio, opere ricordate in un'iscrizione ancora visibile, sopra la porta di ingresso. È proprio la realizzazione all'inizio del XIX secolo della nuova sede della regia Posta, inglobando al suo interno la chiesa di San Cataldo e le sue dipendenze, a determinare il futuro della cappella normanna. Nel 1867 la direzione della Posta decise l'utilizzazione anche della cappella per lo svolgimento di alcune mansioni, destinandola all'ufficio per la distribuzione della corrispondenza. Grazie allo storico Michele Amari, fu avviato il restauro, forse creativo, dell'architetto Patricolo: sappiamo ad esempio di come il colore rosso delle cupole sia totalmente inventato. In ogni caso, l'esterno colpisce per l'elegante semplicità, un quadrato movimentato archi ciechi che che inquadrano le tre finestre aperte su ciascun fronte, sovrastato dalle tre cupolette. Entrando, si prova una gran pace, sia per la semplicità dell'architettura, sia per la poetica penombra Completa questo gioiello il suggestivo pavimento originale cosmatesco stupendamente decorato a tarsie in marmo e lastre di porfido egiziano e serpentino, vero emblema del connubio dell’arte decorativa islamica con elementi latini e bizantini.
Alessio BrugnoliAlessio Brugnoli
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High on the ancient city walls, stands the impressive sight given by this XII c Norman church with three unusual little bulge domes, and with merlons of Arab tradition. Originally it was the chapel of a Palace (no more existing), built by the Admiral Majone di Bari but after his killing in 1160 the church interior (paved with beautiful polychrom marble mosaic) was never finished. Three naves are separated by columns retrieved from previous buildings. For six centuries it was property of the Monreale Benedictins till when in 1787 was used as postal office ! Its present aspect is due to restoration carried out in 1885 meant to free it from transformations and bring it back to how it was. Still the question got no clear reply: which was the original colour of the "red" (more pink to grey) domes? Since 1930s the church belongs to the Order of the Holy Sepulchre.
Kuala BoundKuala Bound
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La chiesa di San Cataldo è un luogo di culto cattolico di Palermo, eretto nell'XII secolo e situato in piazza Bellini. Fondato da Maione di Bari, negli anni in cui era grande ammiraglio di Guglielmo I, e cioè fra il 1154 e il 1160, l'edificio venne successivamente affidato ai benedettini di Monreale, che lo custodirono fino al 1787. Nel 1882, dopo varie vicissitudini che videro la chiesa inglobata in una struttura neoclassica ad opera dell'architetto Alessandro Emmanuele Marvuglia e trasformata persino in ufficio postale, venne interamente restaurata da Giuseppe Patricolo e restituita alla rigorosa struttura architettonica originaria. La chiesa di San Cataldo è utilizzata molto frequentemente come testimonial dell'immagine monumentale di Palermo, in particolare della città in età normanna, per la sua peculiarità di stili presenti (orientale e occidentale). La fondazione della chiesa viene collocata abitualmente negli anni immediatamente successivi alla metà del XII secolo. La realizzazione è tradizionalmente attribuita a Maione da Bari. All'assassinio del Maione, avvenuto nel 1160, le sue proprietà furono vendute a Silvestro, quindi suo figlio Guglielmo le mise in vendita insieme allo jus di una cappella “in predictis domibus costructa”, chiaramente identificabile nel San Cataldo, poiché la stessa chiesa era stata utilizzata per dare sepoltura alla piccola sorella Matilda, morta nel 1161, come si ricava dall'iscrizione che ancora oggi è visibile sopra una delle pareti interne della chiesa, nei pressi dell'ingresso: "EGREGI COMITIS SILVESTRI NATA MATILDIS / NATA DIE MARTIS, MARTIS ADEMPTA DIE / VIVENS TER TERNOS HABUIT MENSES OBIITQUE / DANS ANIMAM COELIS, CORPUS INANE SOLO / HAEC ANNIS DOMINI CENTUM UNDECIES SEMEL UNO / ET DECIES SENIS HAC REQUIEVIT HUMO". Tornando al possibile ruolo ricoperto nella vicenda da Maione da Bari, la sua origine pugliese potrebbe in realtà spiegare sia la scelta della titolazione stessa a San Cataldo, vescovo di Taranto, sia la scelta dell'impianto architettonico adottato nella chiesa, risolto in copertura attraverso la sequenza in asse di tre cupole. Pur essendo concessa sin dal 1182 all'arcivescovo di Monreale, tale fatto non ha impedito che le radicali trasformazioni operate, durante i secoli successivi, nel piano del Pretore e del suo immediato intorno determinassero una sorta di “fagocitazione” della chiesa all'interno dei nuovi corpi di fabbrica ivi realizzati, soprattutto dopo il taglio della via Maqueda.
GmmyGmmy
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From outside it looks nice with all the different cultures that put their style in it. But don't go in! It's a fraud. There is a lady that has a courtain closed hiding the view of interior part. You pay 3€ because you are courious what's inside. But there is nothing! Empty walls, no fresacas, no interior. When I asked the lady why they are charging it, is there something special I dont see, but she answered me: "it's a church from 12 century". OK... but there are better places to take a look inside for free in Palermo. So dont go in :)
Marko CvetkovicMarko Cvetkovic
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San Cataldo Church in Palermo, built in the 12th century, is a striking example of Norman-Arab architecture. Its red domes, reminiscent of Islamic design, contrast with its austere stone exterior. Originally part of a royal palace complex, the church's interior features intricate mosaics and a unique mix of cultural influences. Once serving as a post office, it was restored to its former glory and now stands as a UNESCO World Heritage site, offering a glimpse into Palermo's diverse historical tapestry.
Ufuk YüksekkayaUfuk Yüksekkaya
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Basic Info
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Piazza Bellini, 1, 90133 Palermo PA, Italy
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+39 091 782 9684
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Overview
4.4
(834 reviews)
Ratings & Description
cultural
accessibility
Description
The Church of San Cataldo is a Catholic church located at Piazza Bellini, in central Palermo, Sicily, Italy. Erected in 1154 as a notable example of the Arab-Norman architecture which flourished in Sicily under Norman rule on the island, the church is annexed to that of Santa Maria dell'Ammiraglio.
attractions: Teatro Massimo, Palermo Cathedral, Quattro Canti, Norman Palace, Mercado del Capo, Royal Palace and Palatine Chapel, Orto Botanico di Palermo, Fontana Pretoria, Giardino Garibaldi, Church of St. Mary of the Admiral, restaurants: Taverna Dei Canti, Trattoria Al Ferro di Cavallo, FUD, Ciurma Palermo Maqueda, Pizzeria Frida, Ke Palle, Bisso Bistrot, BIGA Genio e Farina, Osteria Mangia e Bevi, Osteria Nonna Dora
