Arturo Toscanini nasce a Parma il 25 marzo 1867, da una famiglia di patrioti (il padre, sarto di professione, era un garibaldino che aveva affrontato la guerra e il carcere) e di appassionati di musica lirica. Dimostrata fin dalla tenera età una grande disposizione musicale, Arturo diviene allievo interno della Regia scuola di Musica, dove studia armonia, composizione e violoncello diplomandosi con lode. Nel 1886, durante una tournée in Brasile, è chiamato all’improvviso a sostituire il direttore d’orchestra Leopold Miguéz. Dirige a memoria Aida: non ha che diciannove anni, ed è l’inizio di una carriera che non avrà eguali. Dopo esperienze anche in piccoli teatri, dal 1895 è chiamato al Regio di Torino, dove dirige la prima della Bohème di Puccini. I successi torinesi (nel 1897, intanto, aveva sposato Carla de Martini) gli aprono le porte della Scala: “Per oltre mezzo secolo da quel 26 dicembre 1898, quando il giovane direttore principale alzò la bacchetta per dirigere i Maestri Cantori di Norimberga l’inscindibile binomio Toscanini–la Scala fu un dato di fatto nel mondo musicale, nonostante i frequenti e a volte lunghissimi periodi di distacco tra il maestro e il massimo tempio della lirica italiana”. Nei primi del ‘900 viene chiamato a New York, dove dirige al Metropolitan affiancando, all’inizio, Gustav Mahler: tra i tanti trionfi nel grande teatro americano, la prima assoluta della Fanciulla del West di Puccini. Durante la Prima Guerra Mondiale, Toscanini è ostile alla politica tedesca, organizza concerti di beneficenza e, durante l’attacco del Monte Santo, dirige la banda dell’esercito rimanendo al fronte fino alla rotta di Caporetto. Antifascista convinto, a Bologna nel 1931 viene colpito da alcuni facinorosi per essersi rifiutato di dirigere la marcia reale e l’inno fascista. Nel 1936 inaugura in Israele la neonata Orchestra di Palestina. Nel 1937 a New York la RCA crea per il Maestro un’orchestra destinata a trasmissioni radiofoniche con la quale le sue interpretazioni attraversano il mondo. Dopo la guerra, nel 1946, Toscanini rientra in Italia per dirigere il concerto inaugurale della Scala ricostruita dopo i bombardamenti. Seguono molti impegni e progetti, ma la salute precaria lo costringe a lunghi periodi di riposo. Il 16 gennaio 1957, in seguito ad una trombosi cerebrale, Toscanini muore nella sua Villa di Riverdale, presso New York.
Consigliatissima la visita alla casa natale piena di cimeli e con una splendida ricostruzione degli ambienti. Personale preparato ed...
Read moreWorth a visit for anyone interested in Toscanini, classical music or opera. Lots of photos and memorabilia to see. However, there is not a lot of explanation in Italian and even less in English. There is no attempt to provide a coherent narrative of Toscanini's life. Enjoyment of the house really requires pre-knowledge of Toscanini's life and work. Anyone coming to learn about Toscanini starting from scratch would probably be disappointed and bored. On the other hand,...
Read moreL'unico aspetto positivo è solo che, essendo Museo Civico, è gratuito. Arriviamo alle 17:35 (volendo essere pignoli il mio cellulare riporta le 17:31) e il personale ci dice che è un po' tardi (ma non chiude alle 18:00??). Ci fanno entrare dicendo che possiamo fare il giro senza però guardare il documentario di Toscanini che dura circa 50 minuti (è anche un cinema questo museo?). Li rassicuriamo sulla visita sul fatto che saremo puntuali. Iniziamo il giro, predisposto su due piani dell'edificio, e ci accorgiamo di essere continuamente seguiti. Esatto si, proprio così: seguiti. Uno dei collaboratori sta dietro di noi manco fosse Nosferatu nel celebre film del 1922. La visita diventa imbarazzante e arrivati al secondo piano faccio cenno a mia moglie di andarcene. Ovviamente non ci siamo per niente goduti il piccolo, ma ordinato, museo. Finiamo la visita alle 17:52 (guardo il telefono ovviamente) e una delle collaboratrici ci dice, col "Nosferatu" vicino a sé, che avevamo ancora tempo. Ce ne andiamo ringraziando ma avrei voluto dirle che non è professionale far seguire due turisti durante una visita museale. Cambiate stile ragazzi: la cultura va incoraggiata e non scoraggiata soprattutto se vi interfacciate con...
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