S. Michele Maggiore Church
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Epoca di costruzione: 1117 Descrizione Partendo dalla testata absidale, va segnalata la plastica modulazione dell'abside scandita da possenti contrafforti polistili in tre campi, ulteriormente frazionati da esili semicolonne che salgono fino a contribuire alla scansione ritmica della galleria di coronamento. Va però notata la dissimmetria della scansione, giacché il settore meridionale risulta di un modulo più grande di quello settentrionale. La cosa è certamente voluta e dettata da un sapiente studio dei costruttori romanici sui punti di osservazione del monumento: data la posizione della basilica entro un'insula del reticolo ortogonale romano e l'ubicazione a nord degli ambienti canonicali addossati alla chiesa (ove a tutt'oggi restano molte tracce, ancora non studiate, della fase romanica) l'abside poteva essere vista solo da sud-est, e da qui, grazie al correttivo "ottico" apportato, la sua scansione decorativa appare perfettamente equilibrata. L'osservazione vale anche, come già notato da Peroni, per alcune irregolarità della facciata maggiore che non si prestava in origine a una visione frontale, e soprattutto della testata del braccio sud del transetto, allineata al lato sud dell'insula, e visibile solo in forte scorcio. La facciata, una delle più belle del romanico pavese (si veda a riguardo Peroni 1980), risulta costruita in modo perfettamente simmetrico da un semplice reticolo di linee verticali e orizzontali, ed è stretta da due enormi contrafforti angolari con effetto di suggestivo inquadramento dello splendido portale centrale. Il tiburio è decorato da cinque arcate sui lati maggiori e tre su quelli minori diagonali; sopra la loggetta una teoria continua di fornici funzionali all'appoggio del tetto sull'estradosso della volta. Un sistema di arcatelle su colonne fu pensato e predisposto inizialmente anche per il cleristorio, ma si ritrova solo nella sua porzione più orientale (a sud, mentre a nord se ne vedono le tracce) corrispondente all'antica seconda campata maggiore. Si noti infine che mentre l'interno della chiesa è costruito in mattoni e la pietra è utilizzata per le parti "resistenti" della struttura, il paramento esterno è lapideo, salvo nel tiburio nel cleristorio, nella testata orientale del coro e nelle parti alte del transetto, dove si vede una bella muratura laterizia, con mattoni graffiti, sicuramente coeva al resto della costruzione e da non intendersi quindi come voleva de Dartein, alla fine del XIX sec., come restauro. Negli ultimi anni studi storici e archeologici hanno dimostrato una certa diffusione nel corso dell'XI secolo della tipologia ottoniano-salica a transetto e coro sporgenti modulati sul quadrato dell'incrocio ed il dato più interessante e per certi versi rivoluzionario che ora emerge è la possibilità di datare entro la metà dell'XI secolo anche l'impostazione dello chevet della cattedrale di Parma, a cui poi si collegherebbe, a distanza di pochi anni o decenni, quella di Reggio Emilia. Ecco che precedenti tanto nobili potrebbero iniziare a costituire dei riferimenti "forti" per San Michele Maggiore di Pavia, che va però meglio inquadrato, come giustamente osservato da Peroni, in una più ampia prospettiva europea entro cui riteniamo si possa confermare il ruolo di modello assunto da Spira. Soprattutto, vien quasi il sospetto che in un primo momento si intendesse seguire il modello tedesco più a fondo, anche nell'approntamento delle coperture del transetto, perché gli enormi contrafforti angolari che troviamo nel San Michele, ovviamente inutili in relazione alle volte a botte di tradizione pavese, sembrano proprio pensati per delle crociere. I rapporti, di dare e avere, con il mondo germanico, con l'area renana ma anche con cantieri della prima metà del XII secolo non può che intendersi come frutto della "circolazione di maestranze, variamente riscontrabile per tutto il Medioevo, bene spiegabili all'interno di quanto sopravviveva dell'Impero germanico, in particolare all'epoca di Enrico IV e dei suoi successori.
CristianCristian
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È risalente al periodo dell’architettura Romanico-Lombarda. Sull’attuale area sorgeva una basilica del 642 ma fu distrutta da un incendio nel 1004. La costruzione attuale iniziò verso la fine dell'XI secolo (a cui risalgono la cripta, il coro e i transetti) e fu completata nel 1155 (con una interruzione dovuta al grande terremoto del 3 gennaio 1117). Le volte della navata centrale, originariamente dotata di due campate a crociera grossolanamente quadrate (o, secondo alcuni storici, con volta cupolata su modello delle basiliche romanico-bizantine come San Marco a Venezia), furono ricostruite nel 1489 da Agostino da Candia, con uno schema di quattro campate rettangolari, tali da garantire una migliore efficienza statica del complesso architettonico. La basilica di San Michele è considerata il prototipo delle numerose chiese medievali che può vantare Pavia, tuttavia, si discosta dalle altre chiese cittadine per l'utilizzo estensivo, sia per quanto riguarda la struttura che le decorazioni, della fragile pietra arenaria color ocra in luogo del cotto, e anche per la particolare conformazione architettonica, che prevede una pianta a croce latina, con un transetto eccezionalmente sviluppato, molto sporgente rispetto al corpo longitudinale del fabbricato. Tale transetto, dotato di una propria facciata sul lato settentrionale, di una propria finta abside nel lato opposto e di una volta a botte sostanzialmente diversa dalle volte a crociera delle restanti parti della chiesa, costituisce quasi un corpo autonomo, una seconda chiesa compenetrata a quella principale: una soluzione inedita per quei tempi. Già le dimensioni della basilica (lunghezza: 55 metri; larghezza al transetto: 38 metri) evidenziano l'importanza di questa parte della struttura. All'incrocio tra navata e transetto si alza l'ardita cupola ottagonale su pennacchi di tipo lombardo. Catalogo dei Beni Vincolati del Comune di Pavia al N. 002.
Pantera RosaPantera Rosa
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È giustamente considerata un capolavoro del romanico a Pavia, ma le sue origini risalgono al 642 d.C., in epoca Longobarda. La dedicazione al Santo Michele è indicativa. L' l'aspetto odierno riconduce all'architettura del XII secolo,ed è opera dei Maestri Comacini. Segnalo che nel presbiterio è visibile un mosaico pavimentale con un Labirinto e i Mesi (purtroppo non è integro ed è visitabile soltanto con guida). La cripta sotterranea è un gioiello a tre navatelle, che espone anche il cosiddetto "Tesoro di Brizio", ritrovato in realtà in una sepoltura di epoca tardo-romana (che si è scoperto non essere appartenuta a Brizio!). All'esterno l'erosione degli agenti chimici inquinanti sta deteriorando la pietra e le sculture simboliche ad essa correlate. In questa Basilica vennero incoronati molti re italici (Pavia fu capitale del Regno Longobardo): Berengario I (a. 888), Lodovico III (a. 900), Ugo (a. 926), Berengario II col figlio Adalberto (a. 950), Arduino d'Ivrea (a. 1002), Enrico il Santo (a. 1004) e anche Federico di Hohenstaufen, detto il Barbarossa, nel 1155, proseguendo una tradizione secolare.
Mari UbeMari Ube
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La Basilica di San Michele Maggiore rappresenta uno dei vertici mondiali dell'architettura romanica, archetipo di moltissime chiese a venire, non solo pavesi. Innalzata nel XII Secolo su di un originario edifico di culto longobardo, già luogo di incoronazione di re e imperatori, fu terminata probabilmente nel 1155, anno dell'incoronazione di Federico I Barbarossa. La facciata a capanna conclusa da una teoria di archetti ciechi e percorsa da fasce orizzontali di altorilievi è unica e di abbacinante bellezza: i capitelli dei tre portali sono fra i più preziosi dell'intera arte romanica. Un'altra particolarità è il materiale costruttivo, ossia la pietra arenaria, tanto elegante quanto delicata: purtroppo a causa di tale caratteristica molte delle lavorazioni scultoree dell'esterno si presentano ormai piuttosto consunte. Questo però non toglie un grammo di fascino ad uno dei più significativi monumenti italiani, meraviglioso anche per l'interno a tre navate, dotato di matronei e cripta. Assolutamente imperdibile.
Stefano MasnaghettiStefano Masnaghetti
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La Basilica di San Michele a Pavia è uno dei monumenti più importanti dell'architettura romanica in Italia, ed è situata nel cuore della città. Costruita nel X secolo, la basilica è un esempio eccezionale dell'arte e dell'architettura medievale, e rappresenta un importante luogo di culto e pellegrinaggio per i fedeli. La sua posizione in centro città la rende accessibile a turisti e visitatori, che possono ammirarne la maestosità e la bellezza architettonica. La basilica è dedicata all'Arcangelo Michele, il cui culto è diffuso in tutto il mondo cristiano, e la sua importanza storica e religiosa la rende un punto di riferimento per gli studiosi di arte e storia medievale. Per quanto concerto la Cripta, I capitelli risalgono per la maggior parte al XII secolo e alcuni di essi rappresentano draghi alati. Probabilmente alcuni di essi appartengono alla cripta della chiesa precedente (e quindi sono del IX secolo).
Fabio CasaliniFabio Casalini
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La magnifique basilique de Saint Michel Archange est de style roman lombard. À son entrée, le regard se porte vers un chœur étonnamment surélevé, où domine un crucifix de très grande dignité, flanqué de la Sainte Vierge et de Saint Jean. Cette basilique, quoique d’un style médiéval sans équivoque, n’est pas austère pour autant. Les éléments architecturaux sont rehaussés de nombreux chapiteaux romans de très belle facture. On y trouve de belles fresques et beaux tableaux qui achèvent de vivifier cette basilique par leurs chaudes couleurs. L'histoire de cet édifice est très riche, où plusieurs rois ont été couronnés.
Annateresa D.Annateresa D.
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Basic Info
Address
Piazza S. Michele, 27100 Pavia PV, Italy
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Phone
+39 0382 477691
Call
Website
sanmichelepavia.it
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Reviews
Overview
4.7
(858 reviews)
Ratings & Description
cultural
accessibility
Description
The Basilica of San Michele Maggiore is a Roman Catholic church in Pavia, region of Lombardy, Italy. The building, dating to the 11-12th centuries, is a well-preserved example of the Lombard-Romanesque style.
attractions: Ponte Coperto, Visconti Castle - Civic Museums, Cathedral of Pavia, Statue of Minerva, La Romana, Santa Maria del Carmine, Basilica di San Teodoro, Botanical Garden of the University of Pavia, Kosmos Museo di Storia naturale di Pavia, Cupola Arnaboldi, restaurants: Tigella Bella, Pizzeria da Giulio, Antica Trattoria Ferrari, Verdesalvia, Ristorante Pizzeria Amalfitana, Osteria della Madonna da Peo, La Nuova Mergellina, al VITA Restaurant & Cafè, Osteria della Malora, Ristorante Diablo Steak House

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