In the heart of Trastevere, the most "Roman" quarter of the Eternal City, is the church of San Benedetto in Piscinula. With over a thousand years of history, the church is a distinguished medieval artistic treasure of Rome. The ancient documents mention it only, and no medieval code tells its history. The church is located in a place where before the Domus Aniciorum was erected, the sumptuous villa of the important family of the Anicii, to which St. Benedict belonged. It is here that the venerable abbot visited his stay in Rome - when he came to the city to study - around the year 480. His cell, a small space chosen by the Saint as a dwelling, is preserved until today. In the silence of his walls God gave him the first graces that would later give rise to the foundation of the decisive religious and cultural work for the future of Europe and the West, the Benedictine Order. Next to the cell, there is a fresco of the Madonna della Misericordia, before which the Saint prayed, asking for the grace to be faithful to his purposes. Tradition has it that this is the first image of the Mother of God, object of devotion of St. Benedict. Built around the tenth century, despite the chapel where the cell of San Benedetto is located dates back to the eighth century, the church is small and discreet, it seems like a...
Read moreSan Benedetto in Piscinula, chiesa in Trastevere ai bordi del Tevere a ridosso dell’Isola Tiberina, è una delle chiese di Roma antica, dei primi secoli del Cristianesimo. Sebbene nato a Norcia, San Benedetto (Norcia 480 – Montecassino 547), era in realtà di famiglia romana. Infatti il padre Eutropio apparteneva alla Gens Anicia ed era legato a Norcia in quando console romano per quella regione. La madre, Abbondanza Claudia de’ Reguardati, era invece originaria proprio della città umbra. La Gens Anicia era una delle famiglie più rilevanti nella Roma di quegli anni. Ad essa appartenevano Severino Boezio (475-524), filosofo ma anche uomo di stato, braccio destro del re ostrogoto Teodorico, e papa Gregorio I (540-604). Quest’ultimo, più noto come Gregorio Magno, fu un pontefice chiave in quei secoli di passaggio tra Impero Romano e Medioevo. Anche i pontefici Felice III (morto nel 492) e suo nipote Agapito I (morto nel 536) appartenevano alla Gens Anicia. Dunque San Benedetto da Norcia visse in un momento di particolare splendore per la Gens Anicia che fornì alla Chiesa ben tre pontefici tra III e IV secolo. Sappiamo che, sebbene nato a Norcia, San Benedetto venne educato a Roma. Qui arrivò a circa 12 anni di età. Dunque poco oltre il 490 d.C.. La casa natale di suo padre Eutropio si trovava, con buona probabilità, nei pressi di San Benedetto in Piscinula e proprio questo fu il luogo delle prime meditazioni religiose di San Benedetto. Dobbiamo ritenere che già dall’VIII secolo esistesse un oratorio laddove oggi troviamo la chiesa di San Benedetto in Piscinula. Nel 1192 Cencio Camerarius, nato Cencio Savelli e poi divenuto Onorio III, la cita nel suo Liber Censuum quale bene appartenente alla chiesa. Dunque un edificio particolarmente antico. Infatti, a sinistra dell’antico narcete, troviamo l’Oratorio di San Benedetto ed una piccolissima cella dove San Benedetto ancora adolescente si sarebbe ritirato in preghiera e penitenza.Io San Benedetto in Piscinula, che deve il suo nome alla probabile presenza di un impianto termale romano, vi lascerò sopresi. Infatti, varcata la soglia di un’anonima facciata ci si trova proiettati in un antico narcete. Sulla sinistra il piccolo Oratorio di San Benedetto. Di fronte l’accesso alla chiesa articolata in tre navate. A colpire il pavimento cosmatesco, vasto e ben conservato, e le colonne di spoglio ciascuna con il suo capitello romano di epoca e foggia diversi. La chiesa doveva avere originariamente un vasto corredo di affreschi del quale sopravvivono solo alcune porzioni. Quattro le figure mariane. La Madonna della Misericordia (XIII sec.) nell’Oratorio di San Benedetto e la Madonna del Latte tra San Pietro e Paolo nel narcete. Poi, al lato destro dell’altare, una Vergine con Sant’Anna e il Bambino (XIII sec.) e sull’altare una Madonna con Bambino del medesimo secolo. Ai due lati dell’abside gli affreschi cinquecenteschi di San Biagio e San Nicola. Infine, all’inizio della navata di destra non perdete l’affresco staccato che raffigura San...
Read moreChiesa piccola ma magnifica, luogo sacro dove trovare realmente lo spirito di Cristo, entrando si percepisce immediatamente un senso del sacro non comune. La tradizione vuole San Benedetto discendente della gens Anicia, famiglia romana di antichissima nobiltà proprietaria di una grande villa con piscine termali - da cui l'appellativo "in Piscinula” a Trastevere. A questa prestigiosa residenza si fanno risalire le mura dell'oratorio dove visse San Benedetto per qualche tempo e che rappresentano il nucleo originario della chiesa. La chiesa ha conservato l'impianto medievale originale: tre piccole navate irregolari divise da otto colonne di spoglio in granito grigio e cipollino con capitelli di varie epoche (I-V sec.) raccordate da arcate che terminano in un'abside semicircolare. La copertura, rifatta a capriate all'inizio del XV sec., è stata più volte restaurata. Assolutamente originaria (XII sec.) la raffinata decorazione cosmatesca della pavimentazione. Dello stesso periodo il campaniletto romanico a due ordini di bifore. È il più piccolo delle chiese di Roma ed ha anche il primato di possedere la campana più antica, anche se la data 1069 non sembra avvalorata da altre indagini. Alla sinistra del portico, il piccolo oratorio (forse VIII sec.) collegato alla cella di S. Benedetto di venerata memoria, costituisce il nucleo più antico della chiesa. Qui, sopra l'altare, si trova l'affresco detto "Madonna della Misericordia" (sec. XIII) davanti alla quale la fede popolare ha sempre voluto vedere il Santo in preghiera. L'elemento più recente della chiesa è la neoclassica facciata di Pietro Camporese il Giovane, eretta in occasione del grande restauro di metà Ottocento; andò a sostituire quella seicentesca che già aveva totalmente alterato l'originario prospetto medievale. La Cappella della Madonna della Misericordia È il piccolo oratorio sul lato sinistro del portico. Pavimento e decorazioni di scuola cosmatesca; solo poche tracce del mosaico che decorava la volta a crociera. Sopra il piccolo altare, l'affresco trecentesco della Madonna della Misericordia, già staccato e riportato su tela, fu in parte ridipinto nell'Ottocento. Le corone sono opera dell'artista romano Domenico De Angelis; le altre dorature furono eseguite nel 1770 da A. Zannetti, pittore in San Michele a Ripa. In questo sacro luogo, vivono i membri della Società “Virgo Flos Carmeli” e degli Araldi...
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