Era l'area di mercato (emporio) della città arcaica, collocata nel punto in cui confluivano i percorsi che percorrevano la valle del Tevere (la via Salaria e la via Campana) e quelli tra Etruria e Campania, i quali in origine superavano il fiume in corrispondenza del guado dell'Isola Tiberina. Il porto fluviale, come tutta l'area del Foro Boario, aperta agli stranieri, era considerata esterna al perimetro della città e si trovava al di fuori delle mura più antiche. Vi aveva sede un antichissimo santuario, l'Ara massima di Ercole, dedicato alla divinità locale assimilata a Melgart fenicio e più tardi a Ercole, che secondo la leggenda proprio in questi luoghi avrebbe lottato con il personaggio mitico di Caco per il possesso del bestiame. IL culto testimonierebbe la frequentazione già prima della fondazione della città alla metà dell'VIII secolo a.C., da parte prima di mercanti fenici, seguiti poi da greci ed etruschi; la divinità avrebbe vigilato sulla correttezza delle transazioni commerciali, facendosene garante e ricevendo come ricompensa parte dei profitti. In età regia il guado venne sostituito dal pons Sublicius, in legno, ad opera di Anco Marzio. Sotto Servio Tullio, ad imitazione del santuario rinvenuto nella città etrusca portuale di Pyrgi, nell'area del Foro Boario venne sistemato un secondo grande santuario, dedicato alla Fortuna e alla Mater Matuta, i cui resti sono stati rinvenuti negli scavi dell'area sacra di Sant'Omobono. L'emporio e il porto Tiberino restarono a lungo al di fuori del perimetro cittadino, anche se la parte dell'area più lontana dal fiume, venne inglobata nell'allargamento della cinta difensiva nel IV secolo a.C. (cosiddette mura serviane), nella quale si apriva la porta Trigemina. Vi si tenne nel 264 a.C. il primo combattimento gladiatorio, in occasione dei giochi funebri in onore di Marco Giunio Bruto Pera. Nell'area era collocata una statua in bronzo dorato raffigurante un toro, che ne costituiva il simbolo: la scultura proveniva dalla conquista di Egina (ad opera del console Publio Sulpicio Galba Massimo nel 210 a.C.). Il Foro Boario, probabilmente a causa delle attività che vi si svolgevano, era frequentemente oggetto di incendi: tra questi ci è giunta notizia di quelli verificatisi negli anni 213, 203 e 196 a.C., mentre la vicinanza al Tevere lo rendeva inoltre particolarmente soggetto alle alluvioni (363, 202, 193 e 192 a.C.). Esistevano nell'area diversi edifici di culto: i già citati antichissimi santuari dell'Ara Massima di Ercole e della Fortuna e della Mater Matuta, il tempio di Portuno e il tempio di Ercole Vincitore. A partire dal II secolo a.C. le strutture portuali e le relative infrastrutture furono spostate più a valle, sotto l'Aventino (Emporium), mentre l'area venne progressivamente occupata da abitazioni private e insulae. Le attività commerciali, tuttavia proseguivano e nel IV secolo d.C. venne costruito il cosiddetto arco di Giano per ospitarle. Con il medioevo i templi di Portuno e di Ercole Vincitore vennero trasformati in chiese e poco lontano sorse anche la basilica di Santa Maria in Cosmedin. Appunto nella cripta di quest'ultima chiesa è stato riconosciuto il podio dell'Ara Massima di Ercole. Quindi il Foro Boario (Forum Boarium o Bovarium) era un'area sacra e commerciale dell'antica Roma collocata lungo la riva sinistra del fiume Tevere, tra i colli : Campidoglio, Palatino e Aventino, che prese il nome dal mercato del bestiame che vi si teneva. Si trovava nei pressi dell'antico porto fluviale di Roma (portus Tiberinus), in un'area ab or origine paludosa poi bonificata dalla costruzione della Cloaca Massima, dove venivano anche ammassate grandi quantità di sale (le salinae) provenienti dalla foce del Tevere. L'area era suddivisa tra le regioni augustee VIII (Forum Romanum) e XI (Circus Maximus), e compresa tra il Circo Massimo a sud-est, il Velabro a nord-est (al confine si trovava il cosiddetto arco degli Argentari, una porta monumentale di accesso), il vicus Iugarius alle pendici del Campidoglio a nord, il Tevere a ovest e...
Read moreThe Forum Boarium (pronounced "Bo-arium" not "Bore-ium", Italian: Foro Boario) was the cattle forum venalium of Ancient Rome. It was located on a level piece of land near the Tiber between the Capitoline, the Palatine and Aventine hills. As the site of the original docks of Rome (Portus Tiberinus), the Forum Boarium experienced intense commercial activity.
The Forum Boarium was the site of the first gladiatorial contest at Rome which took place in 264 BC as part of aristocratic funerary ritual—a munus or funeral gift for the dead. Marcus and Decimus Junius Brutus Scaeva put on a gladiatorial combat in honor of their deceased father with three pairs of gladiators.
The site was also a religious centre housing the Temple of Hercules Victor, the Temple of Portunus (Temple of Fortuna Virilis), and the massive 6th or 5th century BC Great Altar...
Read moreThe Forum Boarium is an ancient cattle market that was located upon the level grounds just east of the Tiber and west of Palatine Hill. Today, you will see a grassy area now referred to as Piazza delle Bocca della Verita. Within these grounds are the two ancient buildings, the Temple of Hercules Victor and Temple of Portuno that would have been part of the commercial activity at Forum Boarium back in those days.
You will also see the Arch of Janus, the only surviving quadrifron arch in Anicient Rome that dates back to the 4th-century. It may have provided shade and cover for cattle traders back during ancient...
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