l’Arcangelo Michele rappresenta il fastigio di Castel Sant'Angelo, detto anche Mausoleo di Adriano è un'opera maestosa, fatta costruire dall’imperatore romano nel 130-140 d.C., doveva essere il mausoleo per lui e per la propria discendenza.
Già all’inizio del V secolo d.C., fu utilizzato come elemento di difesa della città, anche a guardia del vicino ponte (oggi chiamato Ponte Sant’Angelo).
Sulla sommità del Castello è presente questa grande e suggestiva statua bronzea (XVIII secolo) che rappresenta l’Arcangelo Michele la quale ha una lunga e particolare storia.
Già il nome della mole che richiama l’Angelo si riferisce ad un fatto avvenuto verso la fine del VI secolo d.C., a quel tempo Roma era minacciata da una grave pestilenza, che decimava la popolazione.
Come era uso allora (qualcosa di simile è avvenuto ancora oggi nel 2020 con il Coronavirus) venne organizzata dal Papa Gregorio I (Pontificato dal 590 al 604), una processione per chiedere aiuto e protezione a Dio.
Alla processione partecipò anche il Papa e secondo la tradizione mentre si trovava nei pressi della Mole ebbe la visione, sulla sua cima, dell’Arcangelo Michele nell’atto di rinfoderare la spada che venne interpretato come la fine della grave malattia, la quale peraltro avvenne.
Poi dal XIV secolo per ricordare questo miracolo si pose una statua dell’Arcangelo Michele, ma a riguardo vi sono state varie vicissitudini, per le quali è stata più volte sostituita:
La prima di legno, essendo soggetta agli agenti atmosferici, non durò molto.
La seconda in marmo fu distrutta nel 1379 durante dei tumulti dei cittadini romani.
La terza, posta nel 1453, di marmo con ali di bronzo venne distrutta da un fulmine che fece esplodere una polveriera e tutta la torre nel 1497.
La quarta di bronzo, venne distrutta di proposito nel 1527 per fare cannoni.
La quinta sempre di marmo con ali di bronzo, eseguita dallo scultore fiorentino Raffaello di Montelupo (n.1504 –m 1566) nel 1544, fu sostituita nel 1753 ed è oggi visibile nel cortile dell’Angelo all’interno della fortezza.
La sesta (dal 1753) è quella in bronzo, posta su una base in travertino, che ancora oggi possiamo ammirare.
È stata realizzata dallo scultore fiammingo Peter Anton von Verschaffelt (n.1710 –m 1793) nel corso dei secoli è stata più...
Read moreHo avuto il piacere di scoprire il Terrazzo dell'Angelo e sono rimasto colpito dalla sua vista panoramica mozzafiato sulla Città Eterna. Il Terrazzo dell'Angelo è un luogo incantevole che offre un'opportunità unica di ammirare Roma da una prospettiva privilegiata, regalando un'esperienza indimenticabile di bellezza e suggestione.
L'entrata nel Terrazzo dell'Angelo è come varcare una soglia verso un panorama stupefacente che si apre davanti a noi. Situato in un punto strategico, questo terrazzo offre una vista spettacolare su alcuni dei luoghi più iconici della città, come la cupola di San Pietro, il Colosseo e le colline che caratterizzano l'orizzonte romano.
Una delle caratteristiche più affascinanti del Terrazzo dell'Angelo è la sua atmosfera di serenità e contemplazione. Mentre si osserva la città dall'alto, si può percepire l'energia e la vitalità di Roma, ma allo stesso tempo si è avvolti da una calma e una tranquillità che consentono di godere appieno del momento.
Il Terrazzo dell'Angelo è un luogo ideale per riflettere, fotografare e ammirare la magnificenza dell'architettura e dei paesaggi romani. Le luci cambianti del giorno e della notte creano atmosfere diverse e rendono ogni visita un'esperienza unica.
L'atmosfera sul Terrazzo dell'Angelo è avvolta da un senso di meraviglia e stupore. La bellezza senza tempo di Roma si apre davanti ai nostri occhi, mentre ci immergiamo in una vista che cattura l'anima e incanta i sensi.
In conclusione, il Terrazzo dell'Angelo è un luogo imperdibile per chi visita Roma. L'esperienza di ammirare la città da questa prospettiva elevata è affascinante e coinvolgente, poiché ci permette di connetterci con la grandezza e la bellezza della Città Eterna. Consiglio vivamente di dedicare del tempo a visitare il Terrazzo dell'Angelo e a lasciarsi incantare dalla sua vista panoramica che rimarrà impressa nei...
Read moreUna delle terrazze più belle e più ambite dai turisti, per la suggestiva vista (quasi incomparabile considerato il panorama su San Pietro e sul Tevere) e anche per la bellezza delle statua dalla quale prende il nome questo belvedere. Si tratta del punto più alto del castello al quale si può accedere, proprio un livello sotto alla colossale statua dell’Arcangelo Michele realizzato da Peter Anton van Verschaffelt posta sulla struttura superiore (detta "Maschietto" per distinguerla dal "Maschio" inferiore" e dove si trova la cosiddetta Campana della Misericordia, NdR). Non ha sempre avuto questo nome: precedentemente era chiamato "Terrazzo delle Corazze" in quanto erano presenti quattro sculture in stucco che rappresentavano altrettanti trofei, sistemati sul parapetto anteriore. Già da fine 1400 era luogo di fuochi pirotecnici che stupivano il popolo e i tanti visitatori e che tanti artisti hanno immortalato (ogni occasione era buona, soprattutto in caso di elezioni pontificie e ricorrenze religiose o cittadine, come ad esempio il 29 giugno, festa dei patroni della Capitale, i santi Pietro e Paolo). 360 gradi di vista sul centro della Roma storica e ovviamente un colpo d'occhio mozzafiato sui vicini Ponte Sant'Angelo e sul Passetto di Borgo (la via di fuga tra questa fortezza e il Vaticano). Impossibile quasi trovarlo sgombro per una foto senza altre persone, anche sotto la pioggia. Utili info? Lasciate un like e cercate le altre mie recensioni su...
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