I love learning about history of medicine especially being an herbalist and nurse but I was appalled at the way this museum portrayed central and South American, Native American/indigenous and African medicine history. As someone who’s Afro Latino and learned about the different modalities of herbal medicine and healing there could have been sooo much more to these exhibits but instead they were limited to a few sculptures of medicine men and pots with art on them. There was a statue of a Mexican medicine man where they described his traditional scarrification as mutilation. The indigenous/Native American section only had tobacco, a few medicine pouches and bag with a scalp in it. What kind of message are they conveying by showing only this to represent all the different First Nations who had a history of complex herbal medicine making? The Africa section had artifacts from Indonesia and Papúa New Guinea which aren’t even in Africa. If you are going to include something from these parts of the world please at least do research and talk more about the types of plant medicine and herbs they use instead of just trying to portray us all as primitive and savage. It just came off racist and I was very...
Read moreIl Museo della Farmacia, inaugurato nel 1996, è sicuramente uno dei musei più sconosciuti e sottovalutati della capitale portoghese, nonostante sia collocato alle spalle del celebre Miradouro de Santa Catarina. Il museo è ospitato in un palazzo del ‘700, attualmente sede dell’Associação Nacional das Farmácias. La meravigliosa collezione (9000 pezzi) comprende oggetti di valore storico, artistico, antropologico e scientifico, che abbracciano un arco di 5000 anni di storia, e di lotte intraprese dall’uomo contro le malattie e il dolore, a partire dalle civiltà Mesopotamiche fino al giorno d’oggi. Al primo piano del museo si possono ammirare delle ricostruzioni di farmacie autentiche: dalla Farmácia Pacheco del XVIII secolo, la prima in Lisbona, fino alla Farmácia Liberal dell’inizio del XX secolo. Tra queste spicca la farmacia cinese Tai Neng Tong del XIX secolo proveniente da Macao. Al secondo piano si trovano dei manufatti, di altissima qualità, provenienti da diverse culture: Assiro Babilonese, Egiziana, Greca, Romana, Incas, Azteca, Islamica, Cinese, Tibetana, Giapponese, nonché quella Europea. Tra i pezzi più preziosi: una pergamena in foglia d’oro Assiro/Babilonese del V secolo a.C., il sarcofago Egiziano di Irtierut risalente circa al 712-525 a.C., una statuetta Messicana della cultura Vera Cruz risalente circa al 500 d.C., che simboleggia il ciclo della vita e della morte. Per finire un’autentica rarità: una Pedra de Goa con tanto di contenitore in filigrana d’argento. La Pedra de Goa era un potentissimo antidoto contro il veleno, un segreto alchemico preparato dai Gesuiti nell’India del XVII secolo. Chiamata anche Pietra Filosofale si credeva fosse la chiave dell’eternità. Tra gli ingredienti: pietre, pasta bezoario, argilla, iodio, oppio, conchiglie frantumate, ambra, muschio, resina e materiali come trucioli di corno di narvalo, pietre preziose, coralli e perle. Oltre ai vari e preziosi pezzi archeologici, al secondo piano del museo sono conservati altri oggetti che attirano l’attenzione. Tra questi ricordo il cupo abito nero, da corvo, con cui si proteggeva chi entrava in contatto con i malati di peste nel XVII secolo, le cinture di castità (in metallo), femminile e maschile; profilattico di budello decorato del XIX secolo, i cartelloni pubblicitari Art-déco tra cui quelli sulla sifilide, l’astuccio, contenente diverse medicine, che portò con se il norvegese Roald Amundsen nel suo viaggio per raggiungere l’Antartide nel 1912, fino al cibo e ai medicinali impiegati dagli astronauti russi nello spazio. Per far capire l’eccezionale valore del museo ricordo che ha vinto numerosi premi tra cui: Il Premio per il Miglior Museo Portoghese nel 1996, 1997 e 1998, nonché una nomination come Migliore Museo Europeo nell’anno 2004. Da...
Read moreA 5000 year journey through the history of pharma from the amulets of Egypt,to the Romans, middle Ages, famous expeditions to the North Pole and all the way to the modern age. On the ground floor you will see various pharmacies from the conventual to a Chinese one,labs and pill making machinery. Found very interesting the part on Odette Ferreira a famous scientist who worked on AIDS and on promoting single use syringes for drug users and how she fought against the societal norms. Greatly enjoyed the visit and the guide was great,she brought all of the items to life! And if you are tired after all the visiting you can go down to the restaurant/terrace for a drink and bite and a great view...
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