Nel cuore di Catania, a pochi passi dai luoghi turistici più rinomati, come Via Crociferi, Piazza Duomo, Il Castello Ursino, Piazza Mazzini e perché no, anche la casa di Giovanni Verga e del giovane compositore di fama mondiale Vincenzo Bellini, dai primi mesi del 2020 nasce questo locale che si presenta nello scenario dello street food catanese con un idea ben precisa: modificare, la dove possibile, una tradizione antichissima. A primo impatto, entrando, si passa accanto ad uno scaffale con prodotti tipici e/o souvenir, si arriva davanti ad un banco dove ci sono formaggi e salumi da affettare, dietro lo stesso nasce la cucina in bella vista che fa intravedere almeno 3/4 persone ai fornelli, ( ottimo segnale! Non ci sarà molto da aspettare ). La sala si presenta in un unico ambiente, ad occhio e croce un 20 tavoli e lo spazio tra di loro non è proprio tantissimo. Ottima scelta degli arredi, semplice si, ma d'impatto. Il muro di un colore verde petrolio con maioliche è riempito con mensole, quadri, bottiglie. Il pavimento a scacchi bianco e nero. Ci accomodiamo e la ragazza ci porta i menù, rigorosamente usa e getta. Dal menù viene immediatamente fuori la voglia di questo locale di farsi "notare", nonostante sono presenti piatti tipici, come l'arancino al ragù, ci sono piatti tipici della cucina Siciliana, come il pane fritto con l'uovo che prima d'ora non avevo mai visto in un menù. Ci lasciamo consigliare e scegliamo come antipasti il pane fritto e come portata principale ognuno ha preso ciò che più gradiva. I piatti principali arrivano TUTTI INSIEME, così che tutti possiamo mangiare insieme senza creare imbarazzi o attese varie. Ho scelto un panino, per come era farcito, ma gli arancini presi dai miei amici avevano un ottima doratura, consistenza e da ciò che hanno detto, anche un ottimo sapore. Il mio panino ben presentato, originale, con un ottimo contrasto di sapori, l'unica cosa "negativa" è stata la presenza ( a mio gusto ) di troppa maionese alla base del panino, sicuramente per ammorbidire il pane di semola e farina 00 ( ottima scelta del pane ), che in contrasto con la crema di pistacchio, rendeva il tutto una pappetta che faceva perdere i sapori principali della mortadella d'asina e della burrata. Il dolce davvero buono, ma la presentazione, a mio avviso non è proprio il top, il cannolo scomposto dentro un vasetto perde la bellezza, capisco che così viene decisamente meglio a conservarlo, ma a mio avviso si perde la bellezza di un prodotto tipico della cucina Siciliana, per il tiramisù, la cheesecake va più che bene il vasetto monoporzione.Il sapore comunque era davvero ottimo. Un plauso va allo Chef che mostra nei piatti che presenta tutta la sua voglia e professionalità nel far bene il suo lavoro. Sono certo che questo locale farà strada e con i giusti accorgimenti potrà arrivare tra i top.

Il mio giudizio è positivo, le uniche cose che andrei a migliorare sono le seguenti: -Distanza dei tavoli, -Presentazione dei dolci -Leverei l'area souvenir -Mettete un faretto che illumina l'insegna, ne guadagnerete di visibilità.