Era una fredda serata milanese quella in cui mi imbattei in "Aldente". Avevo deciso di andarmene a fare un giro per il capoluogo lombardo, allontanandomi per un istante dal caos e dell'ipocrisia tipici di uno studio di fotografia di alta moda. Era la prima volta che tornavo in Italia per un ingaggio da quando mi ero trasferito in Turchia per insegnare all'istituto della moda e del design di Instambul ed avevo voglia di riascoltare il vociare dei miei compaesani che gremivano il centro meneghino. Scesi le scale dello studio che dava proprio sulla piazza del duomo e mi ritrovai subito immerso nelle luci urbane che accendevano la buia sera dicembrina. Essendo oramai abituato alle temperature monsoniche della capitale turca, il freddo dell'inverno lombardo mi spinse a trovare quasi subito un posto caldo in cui riappropriarmi del mio tepore corporeo. Feci giusto in tempo ad imboccare via broletto, quando finalmente vidi un posto invitante in cui entrare, approfittando di un caffè per riscaldarmi. Trovai questo cosiddetto "pastabar", molto illuminato, folgorante quasi, grazie agli interni sui toni caldi che aumentavano ancora di più la sensazione di accoglienza che il locale emanava. Al suo interno non vi erano molti clienti e questo mi fece pensare che forse il posto non fosse un gran ché, ma presto dovetti ricredermi. Mi avvicinai al bancone con aria spocchiosa, convinto di ricevere un servizio mediocre al prezzo gonfio tipico dei luoghi del centro. Ad accogliermi, alla cassa, una giovinetta dai capelli ricci raccolti in uno stretto chignon che le teneva i capelli aderenti alla testa, i quali a loro volta erano coperti da un cappellino. Il cappello riportava il nome del locale, "Aldente" ed era di un azzurro vivo che si intonava al colore dello sguardo quasi vitreo della ragazza. Ella mi diede il benvenuto, mi chiese con aria cortese quale fosse il mio ordine e le risposi un caffè, con aria assorta, mentre le osservavo le mani esili e nervose, che si trovavano appoggiate sul bancone. Annotò l'ordine e mi avvisò che non era presente il servizio al tavolo e che quindi avrei dovuto prendere da me l'ordinazione al banco e, in caso avessi deciso di sedermi al tavolo, portarla personalmente al luogo stabilito. Tempo di preparare un caffè in rigoroso silenzio e la ragazza me lo porse con un bicchiere d'acqua. Portai il caffè al tavolo insieme all'acqua, della quale feci un sorso com'è d'uopo prima di gustarsi un buon caffè. Sciacquai la bocca e versai mezza bustina di zucchero, per poi mescolarlo e apprezzare l'aroma sprigionato dal prodotto di quei chicchi. Lo portai alla bocca, presi un sorso e come d'improvviso fui investito da un'ondata di sensazioni, che mi riportarono ad un momento dimenticato che venne rievocato dal sapore di quel delizioso caffè. Mi ricordai dell'estate dell' 89, quando, con una manciata di amici, mi ritrovai a spendere le vacanze sulla costa campana, nei pressi di Amalfi. In quel gusto deciso e verace ritrovai quei sentimenti persi che ormai il mio cuore sordo e duro a causa degli anni ormai non riusciva più a sentire. Sentii il vento salino che mi accarezzava la pelle, sentii il tocco dolce di una donna che ti sta amando, anche se per una sola notte. Fu un attimo, solo un brevissimo attimo, ma mi investì con una forza tale da farmi scendere una lacrima sul viso. Tornai alla realtà, richiamato da un suono proveniente dalla cucina del locale. Controllai che ore fossero e mi resi conto che mi ero permesso abbastanza tempo per me stesso. Finii il caffè in un solo sorso, gustandomi fino all'ultima goccia, poi riportai tazzina e bicchiere vuoti al bancone, dove venni accolto dal ringraziamento della ragazza, la quale probabilmente non era abituata a gesti di cortesia così semplici eppure così essenziali. La ringraziai a mia volta e senza esitazione mi rituffai nel freddo pungente della sera, la quale non era più così gelida, grazie al calore che la mia visita ad "Aldente" mi...
Read moreSome friends and myself needed a quick bite to eat for an early dinner, and Aldente definitely accommodated to that!
I had a Carbonara and I loved that it had some sauce to it! It could do with a bit of extra meat, but nonetheless, the Carbonara was better than some of the ones that I've had in Rome! I loved that the restaurant stayed true to its name, and YES the pasta is aldente!
But what I really love MOST about the restaurant was the amazing service given by Deborah (I'm not too sure how to spell her name the Italian way). Immediately when you reach the counter, she greats you with a warm smile (and she does not stop smiling throughout her service)! She helped me decide what to eat by walking me through the menu (she speaks good English)! I have just visited Venice and Rome, and just came to Milan today; BUT I HAVE NOT MET A SERVER WHOSE ATTITUDE IS WARM AND BUBBLY UNTIL I MET DEBORAH! She is excellent in her work and makes you feel welcomed into the restaurant! Keep it up!
What I also like about Aldente was that its a great place to study/work! The restaurant is well lit, tables are spacious enough to get work done, and most importantly there are plug points there...
Read moreSERIOUS WARNING (FOOD POISONING)!
My boyfriend and I had lunch there yesterday (he had the Tagliatelle with ragu, I had the penne with tomato sauce). The service was slow and the music was turned up to a point where we could barely hear each other.
The real issue however was that he had to throw up the whole evening and night. We had to catch a flight too. Please be careful, it was most likely a cooling problem due to the heat, maybe also a hygienic problem. Strongly discourage eating there, at least yesterday they were not serving safe food.
-- Response to owner's response Yes, the pasta at your place was the only thing he had that day (with his usual breakfast). I am sorry to read you this hurt and defensive. But as I am sure your customer's health is a priority for you I am sure you are pleased to be made aware if your food is not safe. And after what we experienced we felt it was only fair to let...
Read more