Just be careful of pickpockets. Food was good but when you lose money, it can of course leave a bitter taste. I was going to pay with 20 euro and was asked for smaller change when I had not even placed my order leading to my confusion.
During that time, there was another male customer on my left who seemed to be waiting to pay or make an order. I thought I had gotten back my 20 and turned towards my friends sitting at the side table by the cashier to clarify the confusion. When I looked back to the cashier, it had disappeared from my wallet after I had paid using a 10 euro. During this transaction, I recall the cashier taking a pause to pass some money to the other male customer which I thought was his change. I returned to my table to check for my original 20 euro which I could not find so I thought it was just lost in my bag. I was a bit shaken, so I just ate my food and left to check back at the hotel. Alas, it was nowhere to be found.
Just be wise, count your change and be aware if there are other lingering patrons. My friends have also experienced being pulled a fast one in...
Read moreAvoid Please, non andate Siamo entrati nel locale dove siamo stati accolti da.. nessuno, ci sono due banconi ed al secondo, più piccolo sulla destra stavano due ragazzi a parlare degli affari loro che mi hanno ascoltato solo quando per la seconda volta ho attirato la loro attenzione con un ordine base ( 2 panini panelle e crocchè e 2 Coca Cola). Ho pagato 9 euro, ovviamente prezzo per turisti e anche se fossi stato un turista sarei rimasto amareggiato dato che le stesse cose costano 4 euro dietro l’angolo e sono sicuramente del giorno. Le crocchè, che hanno della menta nella preparazione, che viene usata per “nascondere” i veri sapori di prodotti che andrebbero fatti giornalmente, e le panelle dal sapore anonimo sono servite in due panini “scaletta” piccoli e abbastanza duri ( anche il pane dovrebbe essere fresco). Nessun dialogo, nessuna richiesta del parere sul cibo. Tavoli pieni di briciole e con rimasui di bevande ormai diventate colla. In fine, 3 persone si piazzano dietro il nostro “tavolo” dalle sedie cigolanti e poco stabili per iniziare a sistemare il tappeto con del silicone credo, il cui odore ha nauseato la mia compagna che è uscita a rimettere nel secchio della spazzatura. Non nego di essermi arrabbiato ma ho semplicemente detto che “non si fanno lavori in un locale mentre la gente mangia”, al che le tre persone davvero stupite dal mio commento, a quanto pare stupido o ignorante, anziché scusarsi come farebbe qualunque titolare o dipendente hanno semplicemente continuato a ripetere “ma stiamo sistemando il tappeto”, ah! Scusate il disturbo.
Servizio 0 Professionalità 0 Qualità cibo medio/bassa ( preferisco il vero street food) Prezzo esagerato, pretese da ristorante per qualcosa che non ci vale.
La mia valutazione personale è che esistono molti posti migliori e che ho capito perché quando passo da lì lo vedo...
Read moreAnno: 1989; Luogo: P.zza Generale Turba; Città: Palermo; Protagonista: friggitoria; Nome della frigitoria: Friggitoria (punto); Coppo: assente; Incartamento: carta di pane spessorata più foglio di carta oliata; Chef: una bella "cristiana" grossa, di poche parole, senza compromessi e sconosciuta ai parrucchieri del quartiere; Brand: assente; Design del locale: assente; Strumenti: friggitrice, "scumaloro", 6/7 "spillonghe" di alluminio, 1 frigorifero verticale, una vetrina da 1,20 metri fronte piazza "abbellita" da una muraglia di sempre freschi, rosette e mafalde. Attività artistica: ANELLI DI CALAMARI, TOTANI, CAPPUCCETTI, GAMBERETTI, MELANZANE PANATE, SARDE A LINGUATA ETC. il tutto fresco e fritto come Dio comanda: ovvero, finito il primo panino con i calamari fritti, sale, pepe fresco macinato e mezzaluna di limone a decorazione (senza un minimo di olio residuo rimasto nei meandri della pastella o della farina) ti veniva da piangere per almeno due motivi: 1) la botta di gusto strepitoso che ti toglieva il fiato; 2) l'impossibilità di mangiarne un altro perché il primo era troppo ricco di condimento da saziarti. Ti offrivano 2 cucchiai di caponata per toglierti il sapore e "pulirti" la bocca con l'aceto dell'agrodolce. Chef Giunta, bella l'idea, bello tutto ma di quell'eccellenza assoluta del 1989 io non ci ho trovato nulla!!! Eppure giusto appena dietro "...u coppu", alla Vucciria con quell'eccellenza ci si andava a nozze...
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