I definitely feel you pay for the location - outside and large, looking over Polignano a Mare, it is very beautiful, and staff were attentive. However we felt the food wasn't quite up to par, especially in comparison to what else we ate in polignano. A few things we didn't like: We were given welcome tapas, which were quite average cream cheese tartlets. We have been given the same in other restaurants, except here we paid €6, whilst in other restaurants they were free The menu was only available via mobile web, with a QR code The starters were quite bland - we had tris de tartare and prawn praline. They weren't seasoned, while we felt the addition of passion fruit didn't really go with the fish. There were discrepancies with the English and Italian menu - of course ideally we wouldn't be using the English menu and we could speak the language. It meant what I ordered came with completely different ingredients - I ordered what I hoped to be trocolli with anchovies, breadcrumbs and fennel, but instead got a bland tomato trocolli. Not only this, but on the receipt in Italian - it also stated I had eaten the anchovies trocolli! The toilets also didn't reflect how nice the restaurant was. The light didn't work in the men's toilet.
All in all, we were slightly disappointed and felt the price we paid (which wasn't cheap), only reflected the location rather than the food. We didn't bother to stay for dessert. We did leave full however, and the...
Read moreDurante una serata estiva io e la mia fidanzata abbiamo avuto il piacere di cenare in un locale a Specchia che si distingue per l’atmosfera suggestiva e l’eleganza della location. Il ristorante gode di una posizione privilegiata con vista sul celebre ponte, uno scenario mozzafiato reso ancor più suggestivo dalle luci che impreziosiscono l’ambiente esterno. Va però segnalato che, nel giorno della nostra visita, era in corso un evento privato che ha reso inaccessibile la parte più scenografica del ristorante, le celebri arcate affacciate sul ponte. Un dettaglio non trascurabile, poiché rappresenta uno dei punti di forza della location e, a mio avviso, un malus non indifferente. Abbiamo scelto il menù degustazione, soluzione ideale per un primo approccio e per poter esplorare le diverse proposte della cucina. Il percorso prevedeva entrée, antipasto, primo, secondo e dolce, e con un aggiunta abbiamo accompagnato con dei calici di vino selezionati in abbinamento. L’entrée ha aperto la cena con una piacevolissima sorpresa: uno smashed gamberetto impanato su letto d’insalata. Il piatto si è rivelato equilibrato, con un gusto delicato e al tempo stesso deciso, capace di fondere croccantezza e morbidezza in un insieme armonico. Sono rimasta piacevolmente colpita. L’antipasto comprendeva sashimi di salmone marinato allo yuzu, riso venere con misticanza di cetriolo e mango, e mazzancolla alla mentuccia. I sapori erano freschi e bilanciati, con un ottimo gioco tra la dolcezza del mango e la nota più sapida del salmone. Degna di nota la qualità del salmone, molto magro e fine, seppur servito in quantità forse troppo ridotte (solo tre fettine). Il riso venere, volutamente poco sapido, si prestava a completare il boccone insieme al pesce. La mazzancolla era morbida e ben preparata, ma va segnalata la mancanza dei cetrioli nel mio piatto, particolare che ha leggermente inciso sull’armonia complessiva. Il primo piatto, un maccheroncino con datterino giallo, julienne di zucchina, tartare di gamberi e olio al basilico, è stato servito in porzione abbondante e con una buona coerenza di sapori. Freschezza e leggerezza dominavano il piatto, con il gambero nuovamente protagonista. Personalmente avrei preferito una cottura della pasta più al dente, ma nel complesso l’esperienza è stata piacevole. Il secondo piatto prevedeva tonno in crosta di pistacchio con maionese al rabarbaro e bouquet di verdure. La qualità della materia prima era indiscutibile: il tonno si scioglieva letteralmente in bocca. Tuttavia, la presenza del pistacchio risultava piuttosto marginale e la salsa al rabarbaro, prevista da menù, è stata sostituita con un’altra tipologia di condimento, meno caratterizzante. Inoltre, il piatto presentava un retrogusto che ricordava l’uovo, intendo propriola ceramica del piatto: non l’ho fatto notare in sala, per non rischiare che la portata venisse ritirata e sprecata, odio buttare via il cibo, ma resta un dettaglio che ha inciso leggermente sulla percezione complessiva. Il percorso si è chiuso con un dolce casalingo, una torta mimosa. Pur buona, ho trovato la proposta poco in linea con lo stile più ricercato delle portate precedenti; un dessert maggiormente studiato avrebbe reso il finale più coerente con l’intero menù degustazione. Il servizio è stato cortese e nella norma, con un personale attento e disponibile. Tuttavia, considerato il calibro del ristorante, mi sarei aspettata che ogni portata venisse raccontata e spiegata al tavolo, dettaglio che avrebbe reso l’esperienza più completa e immersiva. I calici di vino previsti in abbinamento hanno accompagnato discretamente le portate, senza però lasciare un ricordo memorabile.
Alcuni dettagli, come le porzioni ridotte di certi piatti, la sostituzione non dichiarata di alcune preparazioni, Tuttavia, resta un locale che merita le 5 stelle, con ancora margini di miglioramento per trasformare un’ottima esperienza in qualcosa di davvero...
Read moreWe went there for my birthday last night. I’ll give it that we didn’t make a reservation, so we weren’t expecting a great table, but they put us at the very last one, almost outside of the restaurant far from everything; just to learn at the end of our stay there were still plenty of table left empty in better spots.
The waiting staff was really nice and tried to make our evening pleasant. The wine was great! Emozione!
The food was not good: the octopus we ordered as a starter was chewy (probably already cooked and put into a microwave to be served warm) and the risotto was completely tasteless. The tuna tartar was ok and my brother was luckier and ordered the beef: really good (which guaranteed the 2 stars)
Real shame for my...
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