Il monumento al partigiano venne realizzato e donato alla città dal pittore e scultore Giacomo Manzù (pseudonimo di Giacomo Manzoni) nel 1977.
Lo scultore bergamasco, invitato nella sua città natale nel 1974 per ricevere un’onorificenza, ricambiò tale riconoscimento regalando un monumento in memoria dei suoi genitori e di tutti gli eroi della Resistenza.
L’opera è costituita da una grande lastra di bronzo: sul lato frontale sono rappresentati un giovane appeso a testa in giù con accanto una donna, moglie o madre sopravvissuta, che protende il braccio in un atto di pietà; sul lato opposto è invece inciso un testo poetico dello scultore (“Partigiano ti ho visto appeso immobile. Solo i capelli si muovevano leggermente sulla tua fronte. Era l’aria della sera che sottilmente strisciava nel silenzio e ti accarezzava, come avrei voluto fare io”).
La collocazione dell’opera in centro città, in un’area caratterizzata da traffico intenso, la rende visibile e fruibile a tutti, ma anche molto vulnerabile agli agenti atmosferici e...
Read moreI liked the idea of it very much and I'm sure there's a compelling story behind this monument but I was a little sad that I couldn't understand it. Everything is written in Italian and there are no translated boards or texts nearby so if you don't speak Italian, you can't possibly assume what the...
Read moreFusione in bronzo su marmo, opera dello scultore bergamasco Giacomo Manzoni, (detto Manzù). Fu inaugurato verso la fine degli anni '70 come tributo alla Resistenza: rappresenta un partigiano appeso a testa in giù accanto ad una donna. Ai tempi fu oggetto di polemiche: la destra (ovviamente) lo criticò perchè denunciava in modo crudo e diretto i crimini del fascismo, ma anche parte della sinistra non ne fu entusiasta perchè non ricalcava il cliquet del partigiano vittorioso. Secondo me invece rappresenta una delle più belle opere sul tema perchè, oltre che una chiara denuncia contro il fascismo, simboleggia la pietà come...
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