Palazzo Martelli si trova in Via Zanetti, nei pressi di quello che una volta era "Forca di Campo Corbolino". E' un Museo Statale inserito nel circuito museale del Bargello ed è un "regalo" che la Città fa al turista più attento ... è ad ingresso gratuito ed è guidato da personale qualificato (per i giorni e gli orari di apertura consiglio di consultare il sito ufficiale). Il luogo si trova dove una volta erano le Case dei Martelli, negli anni '20 del '500, prima che, con il matrimonio di Maria e Marco Martelli, nel 1627, cugini, le proprietà e i titoli dei vari rami furono aggregate sotto un unico nucleo. Questo consentì a Marco, capostipite, nel 1668/69 di avviare la fabbrica del Palazzo, per come oggi lo vediamo, realizzato in circa 80anni. I lavori furono completati con Giuseppe Maria, Arcivescovo di Firenze, e Niccolò Martelli, vollero loro gli interventi al Piano Nobile, avvalendosi dell'Arch. Bennardino Ciurini, dei pittori Vincenzo Meucci e Ferdinando Melani; dello stuccatore Giovan Martino Portogalli e del paesaggista Bennardino Minozzi). Alla fine del '700 Marco, figlio di Niccolò, riordino la quadreria, di stampo barocco, con una moderna concezione illuminista (divisione delle opere per genere). Nello stesso tempo commissionò a Tommaso Gherardini gli affreschi a tema mitologico e celebrativo della famiglia e a Luigi Sabatelli la decorazione della volta dello Scalone Monumentale. Lì, sullo Scalone, furono collocati i "gioielli di famiglia" ... il San Giovanni Battista e lo Stemma Martelli (un Grifone su fondo rosso), entrambi di Donatello, oggi al Museo del Bargello. Nel XIX, come accadde in Europa a molte famiglie aristocratiche, i Martelli entrarono in crisi ... la quadreria e non solo (pare anche oggetti del vivere comune quali: vestiti, porcellane, tovaglie, gioielli) fu in parte dispersa e solo nel 1986, quando Francesca Martelli, ultima discendente del casato, donò alla Curia di Firenze il Palazzo con tutti i beni contenuti, l'emorragia pare sia stata arrestata. Nel 1998 la Curia ha venduto allo Stato il bene che, dopo un restauro e la catalogazione delle opere, lo ha aperto al pubblico nel 2009, precisamente il 22 ottobre. Oggi possiamo visitare, partendo dall'Androne d'Ingresso, il "trompe l'oeil", dove, grazie all'effetto illusionista, si ampliano gli spazi a disposizione. Sempre al Piano Terra c'è un piccolo cortile, non aperto al pubblico, dove è posta una porta che consente di accedere direttamente alla Basilica di San Lorenzo, dove la famiglia aveva una Cappella. Si prosegue poi in un "Giardini d'Inverno", con affreschi a pergolato e animali e uccelli. Ultima stanza del Piano, la "Stanza da Bagno", affrescato nel 1822 con scene bucoliche da Niccolò Connestabile e dotato di fontane, vasca da bagno e finestre sul lato più fresco del Palazzo ... il cortile interno. Si sale poi lo Scalone Monumentale, dove oggi è collocata la copia dello Stemma Martelli, si sale al Piano Nobile con le sale che accolgono la quadreria. Nella 1a Stanza, affrescata da Marini, opere di Francesco Francia; il Poppi; Salvador Rosa; Luca Giordano e un singolare ritratto di famiglia, ambientato proprio nella quadreria, di Giovan Battista Benigni. Nella 2a Stanza, decorata da Connestabile con le nozze di Cosimo I de' Medici con Camilla Martelli, opere del Beccafumi e Justus Sustermans. Nella 3a Stanza affreschi del Marini con Roberto Martelli nella Bottega di Donatello, opere di Bruegel il giovane. Nella 4a Stanza opere di francesco Curradi e Orazio Borgianni. Segue la Cappella, con l'affresco del Ratto di Proserpina; il Salotto Giallo, con l'Adorazione del Bambino, di Piero di Cosimo; il Salotto Rosso, con arredi e ritratti dell'ottocento; il Salottino Pucci, con grottesche in stile pompeano ed infine il Salone da Ballo, con decorazioni sobrie del XIX secolo. Ultimo dato, ma mi sembra ovvio visto il matrimonio tra Cosimo I e Camilla Martelli, i Martelli erano sodali con la potente...
Read moreAs of February 2018 entry is free, although our guide book indicated 3€. The only way to see inside is on a guided tour.
An English speaker was found for us and off we went on a whirlwind tour through about a dozen rooms learning a little of the history of the building, the family and the artworks. We finished in time for some classical music. There was a 40 minute chamber concert given by young students (we aren't actually clear where they study) of Bach, Liszt, Poulenc and Rossini. It was very pleasant.
We really wanted to have a better look at the paintings (3 small rooms of floor to ceiling works) and they had notes about them in each room. As you have to be on a tour we tacked on to one in Italian with about 15 people and busied ourselves with the art in each room. Most of the artists were new to us. There were a couple of paintings by Brueghel the Younger and a tondo by Piero di Cosimo. The current building's configuration dates from the 17th century when Marco Martelli married his cousin to consolidate two branches of the family. Some of the ceiling and wall frescoes date...
Read moreUna dimora patrizia restituita all'ammirazione dei visitatori, ricca di opere d'arte e di storia. Un apprezzamento particolare alle guide volontarie che con passione ci hanno accompagnato nella nostra visita.
Casa Martelli non è una casa. E' un palazzo patrizio, decisamente poco conosciuto, situato nel centro di Firenze dietro alla Cappella dei Principi in San Lorenzo, abitato sempre dalla stessa famiglia - Martelli per l'appunto, spadai della val di Sieve trasferiti a Firenze dai primi del Trecento - che lo ha modellato nell'arco di tempo che va dal 1500 al 1986, data in cui l'ultima della casata, Francesca Martelli, morì.
Se un motto si può applicare a Casa Martelli è proprio quello coniato dallo scrittore Carmine Abate, "per addizione". Proprio per addizione è infatti cresciuta questa dimora, partendo da alcune case che i Martelli possedevano in via alla Forca (l'attuale via Zannetti) e allargatasi inglobando le abitazioni confinanti al crescere delle fortune familiari, sempre legate a filo doppio a quelle della famiglia dei Medici, di cui furono fedeli alleati fino dai primi anni del Quattrocento.
Ricchi come i Medici - ma sempre un passo dietro a loro, mai in piena luce - i Martelli arrivarono anche a intrecciare la loro famiglia con quella dei signori di Firenze. Nel 1570 la ventenne Camilla Martelli sposò in seconde nozze il granduca Cosimo I. Un matrimonio tormentato e sfortunato che portò comunque lustro e ricchezza alla casata, che prosperò fino alla fine del Settecento.
Con la fine del mondo mediceo cominciò il declino: l'Ottocento e ancor più il Novecento furono secoli di spoliazione e di lento decadimento, che raggiunse l'apice quando Francesca Martelli lasciò alla Curia Fiorentina il palazzo e quanto conteneva. Nei dodici anni in cui il palazzo restò nelle mani della Curia amministratori infedeli lo spogliarono di molti arredi e tanti oggetti vennero dispersi: per fortuna però nel 1998 venne raggiunto un accordo e l'eredità Martelli fu acquisita dallo Stato.
Dal 2009 il palazzo è aperto al pubblico. Io, dopo averlo visto, posso solo suggerirvi caldamente di visitarlo. E' un esempio più unico che raro di dimora nobiliare in cui molto - anche se non tutto - è rimasto come quando i Martelli l'abitavano, senza aggiunte arbitrarie. Una "capsula del tempo", una nicchia in cui il passato riesce a riemergere e a farci ancora sentire la...
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