Posta al centro del decumano maggiore, in Piazza San Gaetano si trova nel medesimo punto da circa 2500 anni in quella zona che anticamente era detta Regio Augustale la Basilica di San Paolo Maggiore. La denominazione di Augustale data alla regione e così ricordata in molti documenti a partire dal 935, scomparve intorno al 1330 sotto il regno di Roberto d’Angiò, mentre in seguito prese il nome di “Signa” e la strada in parte “ad Arcus” e in parte ad “mercatum veteris” per il trasferimento delle attività commerciali disposto da Carlo I d’Angiò nell’area posta in prossimità della chiesa del Carmine e della porta Nolana, corrispondente all’attuale piazza Mercato: la regione era costituita, in linea di massima, dagli edifici posti ai lati dell’odierna via Tribunali nel tratto compreso dall’incrocio tra le attuali via Nilo e via Atri fino all’incrocio con via Duomo; in questi due crocevia vi erano anticamente due torri con sottostanti archi per il transito di persone e mezzi che si denominavano arcum cabredatum e arcum roticorum, di cui, pare, oggi restano solo il ricordo in alcuni toponimi e poco altro. In questo luogo fu costruito, probabilmente in concomitanza alla fondazione di Neapolis (sono state trovate tracce di fondazione di V secolo a.C.), il tempio dedicato ai Dioscuri, letteralmente “i figli di Zeus”, i Castore e Polluce della mitologia greca: particolarmente venerati anche nelle città della Magna Grecia, dove erano venerati come protettori della poesia e delle arti, nelle città di mare in particolare acquisirono nel tempo il rango di numi tutelari dei naviganti. La centralità del luogo ben presto fu ritenuta ideale per la costruzione di un tempio di tale importanza, che fu realizzato in forme e dimensioni particolarmente importanti: sei colonne e frontone triangolare completo di decorazione scultorea caratterizzavano il prospetto della facciata, elevata rispetto al piano di calpestio di diversi metri. Le figure convergevano al centro del frontone, dominato dai personaggi principali, i Dioscuri e la personificazione della pòlis, mentre agli angoli c’erano dei tritoni, e le personificazioni della Tellus (la dea Terra) e di Oceanus, accanto ad Apollo e Diana; fu poi ricostruito o restaurato nel I secolo d.C., probabilmente sotto Tiberio. Il tempio rimase in piedi nelle sue forme originali fino all’VIII/IX secolo, quando fu inglobato nella prima fase costruttiva della Basilica di San Paolo Maggiore, della quale poco o nulla conosciamo: la testimonianza di Giovanni Diacono, ci informa che essa fu edificata dal console napoletano Antimo nel periodo del suo ducato (801-818); la costruzione doveva avere la stessa dimensione e tipologia delle chiese già esistenti di San Lorenzo e di Santa Restituta, costituite da tre navate divise da colonne di spoglio provenienti da edifici preesistenti e abside semicircolare, mentre le navate dovevano con ogni probabilità presentare decorazioni ad affresco naturalmente andate perse. Ancora viva in alcuni la tradizione che attribuisce la costruzione della chiesa di San Paolo al ricordo delle due vittorie dei napoletani sui saraceni che avevano invaso la città (788 e del 789) entrambe correlate a date nelle quali si festeggia il santo, 30 giugno e 25 gennaio, giorni della commemorazione del martirio e della conversione di s. Paolo. Elemento caratterizzante di questa costruzione doveva essere il pronao del tempio con il frontone decorato e le colonne in ordine corinzio, e ancora rimase tale quando, nel tardo ‘500 fu ordinato un restauro ad opera dei padri teatini che realizzarono la Basilica nelle forme che conosciamo ancora oggi. Purtroppo il pronao e il frontone andarono persi a seguito di un tremendo terremoto che nel 1688 devastò la città: di quel tempio che doveva certamente essere uno splendido esempio del nostro passato non restano oggi che due colonne, ancora orgogliosamente in piedi. Infine, nel 1943 la chiesa venne gravemente danneggiata, e nel 1962, durante i lavori di ristrutturazione, furono rinvenuti resti del primitivo tempio e anche un cimitero...
Read moreLa Basilica di San Paolo Maggiore è ubicata in Piazza San Gaetano, nel centro storico di Napoli.
La monumentale Basilica fu costruita sul resto del Tempio dei Dioscuri (1 secolo d.C.), del quale rimangono delle importanti testimonianze sulla facciata: Due colonne con capitelli corinzi con il relativo architrave.
La sua facciata si componeva di 6 colonne con architrave e frontone triangolare e sculture come ornamento, crollò nel terremoto del 1688.
Già nel IX secolo fu costruita la prima chiesa, poi nel corso dei secoli si ebbero vari restauri e rifacimenti, fino a che nel XVII secolo causa il terremoto furono eseguiti importanti lavori, utilizzando gli antichi marmi del Tempio ormai distrutto, sia per il pavimento che per le lesene della navata centrale.
Purtroppo nel corso della seconda guerra mondiale, causa bombardamenti subì notevoli danni, in special modo il tetto e la zona del transetto.
Alla Basilica si accede salendo una scalinata con più rampe, ornata con una balaustra, con la quale si e si arriva all’area relativa al sagrato
La Facciata si presenta su 2 ordini, il primo è Impreziosito dalle due colonne rigate con alte ben 11 metri con capitelli corinzi che formano un avancorpo tramite il pezzo originario di architrave posto in posizione perpendicolare, al centro spicca l’importante portale ligneo, incorniciato da colonne con capitello e sormontato da un frontone spezzato nel cui timpano è presente un vaso ornamentale, ai lati estremi della facciata si trovano due nicchie con le statue dei Santi Pietro (a sinistra) e Paolo (a destra) del XVII secolo.
Sul secondo ordine, di altezza e larghezza minori una sorta di altana di un palazzo, al centro si trova una grande finestrone vetrato incorniciato da colonne e con frontone triangolare spezzato con quattro lesene in corrispondenza di quelle centrali del primo ordine, il tutto sovrastato da un frontone curvilineo abbassato.
L’interno con architettura barocca, ricco di marmi e dipinti, si sviluppa a forma Basilicale con tre navate, con abside semicircolare e transetto, inoltre vi sono quattro cappelle per lato sulle navate e tre per lato nella zona del transetto e dell’abside.
Di grande pregio e bellezza la famosa statua “dell’Angelo Custode” opera del 1724 di Domenico Antonio Vaccaro, posta sulla sinistra nella navata centrale, di fronte alla cappella Flasconi.
Molto ricco l’altare maggiore, eseguito con marmi policromi nel XVIII secolo (su disegno di Ferdinando Fuga) e con importanti sculture di angeli ai due lati.
Sul soffitto, anche se visibili parzialmente poiché danneggiati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, sono visibili gli affreschi che riguardano la vita dei Santi Pietro e Paolo (prima metà del XVII secolo).
Sulla controfacciata si trova il gigantesco dipinto “Dedicazione del tempio di Salomone”, del...
Read moreThe Basilica di San Paolo Maggiore in Naples is a stunning example of religious and architectural heritage. Located near the historic center, it’s a site where history and spirituality intersect beautifully. Built over an ancient Roman temple dedicated to Castor and Pollux, its origins add an intriguing layer of historical significance.
The basilica boasts an impressive Baroque style, with intricate details, stunning frescoes, and a serene atmosphere that makes it a must-visit for those exploring Naples. The facade, though relatively simple, hides an interior filled with artistic treasures, including works by local masters.
It’s a peaceful escape from the bustling streets, offering a moment of reflection and a glimpse into Naples’ rich cultural and religious history. If you’re nearby, it’s well worth a visit to appreciate its beauty and...
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