“Tuttomondo” (Keith Haring) — Attraction in Pisa

Often overshadowed by the iconic Leaning Tower, the Keith Haring Mural in Pisa, Tuscany (titled "Tuttomondo," meaning "All World") is a truly monumental and frequently overlooked gem that deserves far more recognition. Located on the exterior wall of the Church of Sant'Antonio Abate, just a short walk from the central station, it's a vibrant explosion of color and movement that stands in stark contrast to the ancient surroundings, yet somehow feels perfectly at home. This massive mural, completed by Haring in 1989 just a year before his untimely death, is not just a beautiful piece of street art; it's a powerful testament to Keith Haring's immense importance to the modern art scene. Haring was a pioneer who broke down the rigid barriers between "high art" and popular culture, democratizing art and bringing it directly to the people. His instantly recognizable, bold-lined figures, often conveying messages of unity, peace, and social justice, became a universal language. He tackled pressing issues of his time – from AIDS awareness to anti-apartheid and drug abuse – making complex topics accessible through his joyous yet profound imagery. "Tuttomondo" itself embodies this philosophy. It's a joyful dance of interconnected figures, symbolizing peace and harmony, a universal message that resonates just as strongly today. It’s one of Haring's few outdoor public works intended for permanent display, making its presence in Pisa even more significant. For anyone with an appreciation for contemporary art, or simply those curious about how art can transcend boundaries and communicate powerful messages, seeking out the Keith Haring Mural is an absolute must. It's a vibrant, living piece of history that speaks volumes about an artist who profoundly shaped how we view public art and its potential for social commentary. Don't let it be overlooked – it's a brilliant and moving sight in the...

Sono passato di recente davanti alla Chiesa di Sant'Antonio Abate, nell'omonima Piazza. Lì, su una parete del Convento, c'è il "Tuttomondo" di Keith Harring, l'ultimo lavoro dell'artista writer, unica opera, per quanto risaputo, nata per essere permanente. L'anno dopo a New York, a soli 32 anni, era il 16 febbraio del '90, a causa dell'AIDS, Harring ci lasciava per sempre. Era il 1989 e fu eseguito a Pisa come omaggio alla Città della Torre, che lo aveva ospitato per un breve periodo. Tutto nasce grazie ad un incontro, almeno così ci tramanda la storia, tra Keith e un giovane studente pisano, tale Piergiorgio Castellani, proprio nella Città Cosmopolita della Grande Mela. Dal soggiorno in terra pisana nacque l'idea di un murales da donare alla Città. Fu trovata una sinergia tra l'artista, il Parroco di Sant'Antonio, che mise a disposizione una parete dell'annesso Convento, il Comune di Pisa e una nota e locale ditta di vernici (non so se è possibile nominarne il nome ma la ditta fu sponsor attivo, mettendo a disposizioni tutte le vernici necessarie). In soli quattro giorni, anche con l'aiuto di alcuni studenti, Harring, dopo aver sanato la parete scelta, imbiancato e tratteggiato in nero le figure del suo progetto, dipinse il grande murales ... 180 metri quadri di superficie. Il progetto ritrae 30 figure dinamiche, collegate e incastrate tra di loro a voler simboleggiare la Pace del Mondo (tema di una attualità sconvolgente ... ahimè). Un inno all'amore e all'armonia tra uomini, animali e natura. Tra le figure al centro, in giallo, la "Croce Pisana" (omaggio al simbolo di Pisa). E poi l'Uomo che sorregge sulle spalle un delfino; un Cane; una Scimmia; un Volatile; le Forbici che tagliano in due il serpente (il Bene che prevale sul Male); la Donna con il suo Bambino (l'amore materno); una Matriosca, pensata come un cuore dove una figura entra in quella di un'altra che, a sua volta, entra nel corpo di una ulteriore figura, le figure sono di colore diverso come le tre maggiori etnie al Mondo (siamo tutti uguali); l'Uomo Televisione, sia come eccezione positiva, uno sguardo sul Mondo, che negativa, il distacco dalla realtà. Al livello della strada una figura che cammina, è il pubblico (un passante o un turista). Mi sono fermato colpito da un nutrito gruppo di giovani, lì seduti, che ascoltavano chi, per me, era la loro insegnante ... parlavano in francese. Questo fa riflettere sull'importanza di questa opera di Street Art, dove buona parte del turismo è "assorbito" da Piazza dei Miracoli ... a torto se dalla Francia una probabile scolaresca, in gita in Terra Pisana, trova il tempo di fermarsi a discernere di Arte Moderna. Mi ha indotto ad una "ricerca" che, come risultato, porta al seguente risultato. Non appena mi è possibile completerò la recensione con le...

The Tuttomondo mural was created by Keith Haring in 1989. Piergiorgio Castellani, a boy from Pisa, met him one day in New York and proposed that he reach Pisa to create one of his street art works : Keith Haring accepted and was welcomed with open arms . Before starting to paint these figures he walked around the city to absorb the colours, vibrations, ideas... thus this hymn to love and harmony between men, animals and nature was born. In the end they asked him to give a title to the work, so he said ' Tuttomondo ': this was therefore what he found in Pisa; since ancient times a river and sea port, a cultural center for its universities and, today, one of the most famous tourist cities in the world. Thousands of people from all over the world meet, live and study...