La Chiesa di Santo Spirito in Sassia è ubicata nel Rione XIV (Borgo), si trova all’incrocio fra Borgo Santo Spirito e Via dei Penitenzieri in Roma, non lontana dal fiume Tevere.
Questo luogo, come molti altri, è stato testimone di una città che nel tempo ha prima acquisito la sua grandezza e poi con il tempo ha subito i colpi, anche violenti, della decadenza, come descrivo di seguito.
Fu edificata nell’VIII secolo, su volere de Re della Sassonia occidentale, uno dei sette regni anglosassoni, e come era uso all’epoca in seguito fu costituito anche un ospedale, per il ricovero e l’assistenza dei pellegrini a Roma di quel paese, venne poi ricostruita e restaurata nel XIV e XV secolo, di quest’epoca oggi rimane solo il campanile, con il “sacco di Roma” (prima metà del XVI secolo la chiesa venne distrutta e quindi ricostruita con l’architetto Antonio da Sangallo il Giovane
L’ampio sagrato, si sviluppa su più livelli grazie a una doppia scalinata mistilinea; non è delimitata da una cancellata ma è aperto ed è un invito ai fedeli a ritrovarsi in questo spazio aperto.
Il campanile romanico (della seconda metà del XV secolo), con pianta quadrata, si presenta con paramento murario mattonato e travertino, su più ordini delimitati da cornicioni marcapiano, si trova dalla parte della controfacciata, secondo l’orientamento della chiesa precedente, su ogni piano si trovano delle finestre bifore, mediante colonnine marmoree, con capitelli sui quali si poggiano due archi a sesto ribassato.
La facciata, che si presenta in due ordini, è una vera e propria opera d'arte. Al centro del primo ordine, un portale ligneo a cassettoni con un frontone triangolare e una composizione armoniosa di lesene con capitelli compositi. Le nicchie laterali, vuote e silenziose, sembrano osservare il passare del tempo, mentre il secondo ordine, di dimensioni inferiori, raccordato con elegante lesene, presenta un grande rosone centrale e due nicchie vuote ai lati, con un elegante bassorilievo nel timpano che raffigura la Colomba dello Spirito Santo, un simbolo di pace e divinità.
L’interno si sviluppa elegante, con un’unica navata, con cinque cappelle per lato, senza transetto, con abside semicircolare.
Il dipinto dell’abside raffigura Il Redentore, in un tripudio di angeli e Santi e lo Spirito Santo raffigurato dalla colomba raggiata d’oro, mentre la parete curva è completamente affrescata e raffigura in modo rinascimentale la Pentecoste un affresco che sprigiona la sua spiritualità.
Il soffitto è ligneo policromo a cassettoni dorati di varie forme geometriche, con stemma, simboli vegetali e ornamenti i quali si intrecciano esaltando la bellezza di questo luogo.
Se questa storia ti ha suscitato curiosità o emozioni, ti invito a scoprire le altre mie recensioni, un invito a percorrere insieme le strade meno battute di Roma, dove ogni angolo nasconde una meraviglia...
Read moreIl sacco di Roma danneggiò gravemente la chiesa di Santa Maria, motivo per cui papa Paolo III volle che venisse ricostruita; dell'antica struttura fu preservata soltanto la torre campanaria. Il progetto del nuovo edificio venne affidato ad Antonio da Sangallo il Giovane (il quale sarebbe subentrato a Baldassarre Peruzzi, morto nel 1536) e i lavori iniziarono nel 1538; dopo una interruzione, furono ripresi nel 1543 e terminarono nel 1545. La chiesa, che acquisì fin dall'inizio la nuova intitolazione allo Spirito Santo, venne dedicata il 17 maggio 1571 da Francesco Maria Piccolomini, vescovo di Montalcino e Pienza. Fu in vista della dedicazione che il commendatore dell'arcispedale Bernardino Cirillo volle che venisse decorata secondo le istanze del concilio di Trento su progetto di Ottaviano Mascherino; la facciata fu edificata tra il 1585 e il 1590. L'apparato decorativo dell'abside, invece, venne realizzato a partire dal 1593 da Jacopo Zucchi. Un nuovo altare maggiore venne dedicato nel 1668 da Francesco Maria Febei, commendatore dell'arcispedale e arcivescovo titolare di Tarso. Restauri vennero condotti sotto i pontificati di Benedetto XIV e Pio IX, e nuovamente nel 1950-1958. La chiesa di Santo Spirito anche dopo le secolarizzazioni dei beni ecclesiastici ha continuato a fungere da punto di riferimento spirituale per le esigenze dell'ospedale, essendo sede della confraternita istituita da papa Eugenio IV. Nel 1986, a causa dello spopolamento della zona, cessò la funzione parrocchiale divenendo rettoria della parrocchia di Santa Maria in Traspontina. Nel 1991 fu eretta da papa Giovanni Paolo II a sede cardinalizia diaconale. Il 1º gennaio 1994 il cardinale vicario Camillo Ruini elevò la chiesa a centro di Spiritualità della Divina Misericordia, legato alla figura di suor Faustina Kowalska successivamente proclamata santa dalla Chiesa cattolica, istituendola santuario della Divina Misericordia.Papa Giovanni Paolo II visitò la chiesa di Santo Spirito domenica 23 aprile 1995 celebrandovi la messa e benedicendo l'immagine di Gesù Misericordioso. In occasione del ventennale dell'istituzione della domenica della Divina Misericordia, domenica 19 aprile 2020 papa Francesco ha visitato in forma privata la chiesa presiedendovi la celebrazione eucaristica; il pontefice ha fatto lo stesso anche il successivo 11 aprile, nel medesimo...
Read moreSo, just a few steps from St. Peter’s Basilica in Rome, there’s this beautiful church called Santo Spirito in Sassia, now known as the Sanctuary of Divine Mercy. It’s not one of those super-touristy spots, but honestly, it’s stunning and full of peace.
The church has really deep roots—originally, it was connected to a hospital for pilgrims from Saxony (that’s where the name “Sassia” comes from). Over the centuries, it became a spiritual place for mercy and healing.
What makes it special today is the strong focus on Divine Mercy—the devotion inspired by Saint Faustina. You’ll see her image inside, and there’s a beautiful icon of Jesus with rays of light from His heart.
The inside is very Roman baroque, golden and soft, but not too heavy. A great place to stop, pray, or just enjoy some quiet in the middle of Vatican traffic. Allora, a due passi dal Vaticano, proprio dietro a San Pietro, c’è questa chiesa che si chiama Santo Spirito in Sassia—oggi è conosciuta anche come Santuario della Divina Misericordia. Non è una di quelle chiese super turistiche, ma quando entri ti colpisce per la pace che trasmette.
È una chiesa con una lunga storia: anticamente era legata a un ospedale che accoglieva pellegrini provenienti dalla Sassonia, e da lì viene il nome “in Sassia”. Col tempo è diventata un luogo dedicato alla Misericordia, molto legato alla spiritualità di Santa Faustina Kowalska.
Dentro trovi un bellissimo dipinto di Gesù Misericordioso, con quei raggi che escono dal cuore, simbolo della fiducia e del perdono. Lo stile è barocco romano, elegante ma sobrio. Un posto perfetto per una pausa spirituale, lontano dal rumore dei turisti. خب، خیلی نزدیک به واتیکان، پشت کلیسای سنت پیترو، یه کلیسای آروم و قشنگ هست به اسم Santo Spirito in Sassia یا همون کلیسای رحمت الهی (Divina Misericordia). زیاد تو لیست توریستها نیست، ولی وقتی میری تو، یه حس خاصی داره—خیلی آروم و معنوی.
اسمش از قدیم مونده، چون اینجا یه بیمارستان برای زائرهای آلمانی (از منطقه ساکسونی) بوده، واسه همین میگن “in Sassia”. با گذر زمان تبدیل شده به یه مکان مهم برای دعای رحمت الهی، مخصوصاً با تأثیر از قدیسة فاوستینا.
تو کلیسا یه تصویر خیلی معروف از حضرت مسیح هست که نور از قلبش میزنه بیرون، نشونهی بخشش و مهربونیه. فضای داخلش سبک باروک رومی داره، طلاکاریشده ولی نه زیاد شلوغ. جای خوبیه برای یه مکث کوتاه و آرام وسط...
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