Galleria Doria Pamphilj
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Galleria Doria Pamphilj in Rome
Naomi EdwardsNaomi Edwards
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Doria Pamphilj Gallery: A uncrowded and pleasant Roman art gallery
Hannah LewisHannah Lewis
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Hidden Gem Art Gallery in Rome
LaurenLauren
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Hidden Gem Art Gallery in Rome
Naomi EdwardsNaomi Edwards
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In un caldo pomeriggio romano, immerso nel frastuono della città eterna, decisi di cercare un rifugio di calma e bellezza. Attraversando vicoli e piazze, giunsi finalmente davanti al maestoso Palazzo Doria Pamphilj. Varcando il portone di legno antico, fui accolto da un silenzio avvolgente, quasi sacro, che mi accompagnò lungo tutto il percorso. Appena entrato, mi ritrovai in un cortile interno, circondato da eleganti logge e arricchito da una fontana centrale. I miei occhi si sollevarono verso gli archi rinascimentali, immaginando le storie e i segreti custoditi da quelle mura. Iniziando la visita, ogni passo mi portava più vicino al cuore della Galleria Doria Pamphilj, un autentico scrigno di tesori artistici. Il primo incontro fu con il "Ritratto di Innocenzo X" di Diego Velázquez. Il dipinto, famoso per la sua incredibile vivacità e realismo, pareva osservarti con occhi penetranti, quasi a voler raccontare la storia del Papa che esclamò "Troppo vero!" alla vista della sua immagine. Il rosso delle vesti papali e la profondità dello sguardo rendevano l'opera vibrante e pulsante di vita, un capolavoro che lasciava senza fiato. Proseguendo, mi trovai di fronte alla "Maddalena Penitente" di Caravaggio. La luce e l'ombra giocavano sulla tela, creando un effetto di chiaroscuro che rivelava l'intensa emotività del soggetto. La figura della Maddalena, assorta in profonda riflessione, sembrava emergere dal buio, invitando l'osservatore a condividere il suo tormento interiore e la sua ricerca di redenzione. Ogni sala della galleria era un viaggio attraverso epoche diverse, con opere di maestri come Tiziano, Raffaello e Bernini che arricchivano ulteriormente l'esperienza. Ogni dipinto, ogni scultura, raccontava una storia, contribuendo a creare un mosaico di bellezza e storia che si snodava lungo le gallerie del palazzo. Il palazzo stesso era un'opera d'arte. Costruito nel XVI secolo e decorato con sontuosi affreschi, eleganti arredi e stucchi dorati, offriva un ambiente lussuoso che rispecchiava la grandezza della collezione d'arte. I soffitti affrescati raccontavano miti e leggende, mentre i pavimenti in marmo riflettevano la luce che filtrava dalle grandi finestre, creando un'atmosfera di raffinata eleganza. Visitare la Galleria Doria Pamphilj non era solo un'occasione per ammirare capolavori artistici, ma un'immersione nella storia e nella cultura di una delle famiglie nobili più influenti di Roma. Ogni stanza, ogni opera, era intrisa di un passato glorioso, di intrighi e di potere. La galleria, meno affollata rispetto ad altre attrazioni turistiche, permetteva di godere appieno di ogni dettaglio, in un ambiente di rara tranquillità. Alla fine del mio viaggio, mentre uscivo dal palazzo, portavo con me non solo la meraviglia per le opere d'arte viste, ma anche un profondo apprezzamento per la storia e l'eleganza che la Galleria Doria Pamphilj rappresenta. Questo tesoro nascosto nel cuore di Roma aveva arricchito il mio spirito, regalandomi un'esperienza indimenticabile. Se siete a Roma, non perdete l'opportunità di visitare questo luogo magico, dove la bellezza e la cultura si fondono in un abbraccio senza tempo.
Giuliano TarquiniGiuliano Tarquini
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Nobile palazzo storico ('500/'600) appartenente ad una grande e ricca famiglia italiana come quella dei Doria Pamphilj. La visita, accompagnata da un' audioguida ben fatta, che consiglio di prendere (tra l' altro, è anche gratuita), inizia con i grandi Saloni di rappresentanza, tra cui Sala di Giove, Salone del Pussino, Sala dei Velluti (magnificamente decorata, per l' appunto, da stoffe di velluto rosso), Sala da Ballo, Sala di Cadmo. Da non perdere gli appartamenti privati del palazzo: Sala del Trono, Saletta verde, Saletta gialla (le cui pareti sono decorate da 12 divinità romane su degli arazzi), Saletta rossa e Toletta di Venere. Dalla Sala di Cadmo si arriva alla galleria vera e propria disposta su "Quattro Bracci". Nel I BRACCIO, è da notare il "Ritratto di Innocenzo X" di Velàzquez del 1650, ritenuto il capolavoro della collezione. Osservando il ritratto del pontefice, l' impressione che si ha è quella dell' immagine "troppo vera", nel senso che stia guardando realmente il visitatore (questo, almeno dal mio punto di vista). Nel II BRACCIO si trova la "Sala degli Specchi" dove alle pareti sono, appunto, affissi grandi e preziosissimi specchi. In questo segmento d' esposizione si collocano le "Nature Morte" (tele dipinte in olio su rame) dell' artista fiammingo Jan van Kessel il Vecchio. Adiacente a questa saletta, imperdibili sono i capolavori del Caravaggio: "San Giovanni Battista", "Riposo durante la Fuga in Egitto" e "Maddalena penitente". Osservando queste ultime 2 tele, si può desumere che la posizione assunta dalla Maddalena è la medesima della Madonna addormentata con il Bambino in braccio. Nel III BRACCIO, l' attenzione, credo per il tratto realistico, mi è caduta sulla "Veduta del porto di Napoli" di P. Bruegel detto il Vecchio. Si ipotizza, infatti, che l' opera sia stata realizzata in loco durante un soggiorno dell' artista in Italia verso il 1550 ca. Ma, oltre a questo, spiccano tante altre straordinarie opere, tra cui la "Madonna che adora il Bambino" di Guido Reni, l' "Allegoria" del Correggio... Al III BRACCIO si colloca il ricco "Salone Aldobrandini" con al centro una grande scultura in marmo policromo raffigurante un Centauro (l' audioguida permetterà una chiara spiegazione di alcuni sarcofagi e sculture archeologiche). Meritano, senz'altro, attenzione la "Deposizione" di Giorgio Vasari, la "Salomè con la testa del Battista" di Tiziano, il "Doppio Ritratto" di Raffaello. Proseguendo, si trova il "Salone verde" dove è conservata un' importante serie di quadri quali l' "Annunciazione" di Filippo Lippi, le "Storie di S. Silvestro" del Pesellino, quelle di S. Antonio Abate del Parentino. Al IV BRACCIO, degne di nota sono una serie di opere di Jan Brueghel, tra cui le tavole dei Quattro elementi, due Paradisi terrestri e una Visione di S. Giovanni. Consiglio vivamente di fare un tuffo in questo splendore secolare intriso di storia, arte, politica e nobiltà. Ingresso galleria: 16€
silvia fasanellasilvia fasanella
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Basic Info
Address
Via del Corso, 305, 00186 Roma RM, Italy
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Phone
+39 06 679 7323
Call
Website
doriapamphilj.it
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Overview
4.6
(3K reviews)
Ratings & Description
attractions: Trevi Fountain, Pantheon, Piazza Navona, Piazza di Spagna, Roman Forum, Spanish Steps, Monument to Victor Emmanuel II, Campo de' Fiori, Piazza Venezia, Largo di Torre Argentina, restaurants: La Nuova Piazzetta, Osteria da Fortunata, Cantina e Cucina, Osteria da Fortunata - Rinascimento, Two Sizes, Achille Al Pantheon di Habana, Sant' Eustachio Caffè, Ristorante Pancrazio dal 1922, Angelino "ai Fori" dal 1947, Pizzeria Da Baffetto
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