Il tempio di Venere e Roma (templum Veneris et Romae) era il più grande tempio di cui si abbia notizia nell'antica Roma. Collocato nella parte est del Foro romano, occupava tutto lo spazio tra la basilica di Massenzio e il Colosseo. Era dedicato alla Dee Venus Felix (Venere portatrice di buona sorte) e Roma Aeterna.
STORIA
Precedentemente si trovava in questo sito l'atrio della Domus Aurea di Nerone, dove era collocato il colosso dell'imperatore, un'enorme statua bronzea alta 35 metri più la base.
Quando Adriano decise la costruzione del tempio, ridedicò la statua al Dio Sole e la fece spostare, con l'aiuto di ventiquattro elefanti. La base del colosso si conserva ancora sotto l'angolo nord est del portico, sottolineato da blocchi di tufo, ancora visibili, di fronte al Colosseo. Le pareti del tempio, secondo le fonti, erano decorate da colonne di pregiato porfido rosso e da nicchie che originariamente presentavano un timpano, alternativamente triangolare, e semicircolare e colonnine di porfido poggianti su mensole. Il pavimento era ornato da motivi geometrici realizzati con vari tipi di marmo, tra cui il porfido. Il tutto poi fatto a pezzi e trasformato in pavimento cosmatesco nell'attuale chiesa che lo sovrasta.
Il progetto dell'imperatore di erigere sull'altro angolo, verso la Meta Sudante, un'altro colosso che rappresentasse la Dea Luna, di cui era molto devoto, non fu poi eseguito. I saggi archeologici al di sotto del tempio hanno trovato i resti di una ricca casa di età repubblicana.
SEZIONE DEL TEMPIO DI VENEREL'architetto del tempio fu lo stesso imperatore Adriano, già architetto di illustri opere a Roma e a Tivoli. La costruzione, iniziata nel 121, fu inaugurata ufficialmente da Adriano nel 135 e finita nel 141 sotto Antonino Pio. L'opera venne ironicamente criticata dall'architetto imperiale Apollodoro di Damasco, che pagò con la vita la sua audacia.
Cassio Dione Cocceiano narra che Adriano gli facesse recapitare i disegni del tempio di Venere e Roma per fargli vedere la sua maestria anche senza il suo aiuto, chiedendogli un parere sull'opera. SEZIONE DEL TEMPIO DI ROMAL'architetto rispose che si sarebbe dovuto costruire il tempio su un piano sopraelevato creando locali sottostanti, di modo che avrebbe dominato la Via Sacra, ospitando macchine teatrali nei suoi scantinati da cui introdurle nel Colosseo senza essere viste.
A proposito delle statue delle Dee, disse inoltre che erano troppo grandi per l'altezza delle celle: "Se le Dee volessero alzarsi dai loro troni, urterebbero la testa sul tetto"
DAVANTI AL TEMPIO SI ERGEVA IL COLOSSO DI NERONE Ad Adriano non piacque la critica, anche perchè era troppo tardi per rimediare agli errori, per cui lo fece uccidere.
I rapporti tra Apollodoro e l'imperatore erano pessimi fin da quando, molti anni prima, parlando di architettura con Traiano, si era rivolto ad Adriano che l'aveva interrotto con alcune osservazioni, dicendogli di andarsene e aggiungendo: "Tu di queste cose non capisci niente." Adriano se l'era legata al dito, peccato perchè privò Roma di un grande architetto.
Danneggiato dal fuoco nel 307, il tempio di Venere e Roma fu restaurato dall'imperatore Massenzio. Un ulteriore restauro fu eseguito sotto Eugenio, usurpatore (392-394) contro Teodosio I, che mirava alla restaurazione dei culti pagani. Le colonne che vediamo oggi, furono dissotterrate e allineate secondo la posizione originaria, per volontà di Benito Mussolini, nel corso dei lavori per aprire la via dei Fori Imperiali.
Nella metà del IV sec. d.c. si annoverava ancora fra le meraviglie di Roma. Intorno alla sua distruzione definitiva, nulla si sa di certo, ma non risulta distrutto da un terremoto IX sec.come...
Read moreO Templo de Vênus e Roma está situado ao lado Coliseu, era um dos maiores templos de Roma e foi dedicado às divindades Vênus, deusa do amor e ancestral mística dos romanos e a Roma Aeterna, deusa da cidade, construído pelo imperador Adriano, sua edificação teve início em 121 d.C. e foi inaugurado quatorze anos depois, contudo só foi concluído em 141 d.C., por Antonino Pio, imperador do período de 138 d.C. a 161 d.C. Adriano mandou construir o Templo sobre os restos da Domus Aurea e para isso ser possíve,l foi necessário remover a gigantesca estátua de Nero que ficou conhecida como o Colosso de Nero, que se situava perto do Anfiteatro Flaviano e que posteriormente ficou conhecido como "Coliseu" exatamente devido à enorme estátua. Segundo a história o arquiteto predileto de Adriano, Apolodoro de Damasco, zombou várias vezes do tamanho das estátuas do templo, fato que irritou o imperador que o condenou ao exílio e posteriormente o executou. Em 307 d.C, o templo sofreu um grande incêndio e foi restaurado pelo imperador Magêncio, que mandou modificar o projeto original introduzindo nichos semicirculares na parte de trás de cada lote e fazer a pavimentação do piso com mármore policromado, anteriormente o edifício já tinha sofrido outra alteração, entre 392 e 294, mas tempos depois, no século IX, foi destruído por outro incêndio e então foi restaurado e convertido em uma Igreja, chamada de Santa Maria Nova, pelo Papa Leão IV em 850, em 1615, sofreu nova restauração e foi rebatizado de Igreja Santa Francisca Romana. A igreja tinha enormes proporções, com 145 metros de comprimento e 100 de largura e possuía dois espaços distintos onde se localizavam cada uma das duas deusas a quem o templo foi dedicado, o locais eram dispostos simetricamente bem no centro da estrutura. Segundo a história, o imperador Adriano organizou expedições ao Norte da África e ao Leste Europeu, para conseguir assim o mármore de cor intensa necessário a execução do projeto e com a morte do Imperador Nero, Adriano mandou reutilizar a mesma estátua de bronze de Nero, adaptando-a para a sua imagem e acrescentando um símbolo do Sol. O imperador também introduziu inscrições, nomeando as respectivas divindades, que destacavam a palavra "amor" e como amor é Roma soletrado ao contrário, isto produziu um interessante efeito visual. Atualmente, do templo preserva-se apenas um tomo do edifício, visto que grande parte desmoronou pelas adversidades do decorrer tempo, incêndios e terremotos, o local esteve fechado nos últimos 30 anos, para restauração e para resolver problemas de infiltração, também os mármores do piso foram recompostos e após 30 anos de restauração, encontra-se...
Read moreOne of my absolute favorite places in Rome. The sheer scale of it makes you stop and stare—how could something this massive and symmetrical have been built so long ago? I remember standing there, imagining what it must have looked like fully intact—glittering marble, towering columns, and the scent of ancient incense floating through the air. There’s something mystical about it, like you’re walking through the pages of history.
✨ Interesting fact: The Temple of Venus and Rome (Templum Veneris et Romae) was the largest temple in ancient Rome, designed by Emperor Hadrian himself around 121 AD. It was dedicated to two powerful goddesses: Venus Felix (bringer of good fortune and love) and Roma Aeterna (eternal Rome). Interestingly, Hadrian redesigned the Velia Hill to fit the structure and even replaced Nero’s colossal...
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