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Church Of Saint Francis of Assisi — Attraction in Turin

Name
Church Of Saint Francis of Assisi
Description
The Church of St. Francis of Assisi is a parish church under the authority of the Roman Catholic Archdiocese of New York, and is located at 135–139 West 31st Street, Manhattan, New York City. The parish is staffed by the Order of Friars Minor.
Nearby attractions
Chapel of the Merchants
Via Giuseppe Garibaldi, 25, 10122 Torino TO, Italy
Museum of Oriental Art
Via San Domenico, 11, 10122 Torino TO, Italy
Egyptian Museum
Via Accademia delle Scienze, 6, 10123 Torino TO, Italy
Piazza Castello
P.za Castello, 10122 Torino TO, Italy
Palazzo Madama
P.za Castello, 10122 Torino TO, Italy
Piazza San Carlo
P.za S. Carlo, 10123 Torino TO, Italy
Cathedral of Saint John the Baptist
Piazza San Giovanni, 10122 Torino TO, Italy
Piazza Solferino
Piazza Solferino, 10121 Torino TO, Italy
Palazzo Falletti di Barolo
Via delle Orfane, 7/A, 10122 Torino TO, Italy
The Estampe Art Gallery Ancient and Modern
Via dei Mercanti, 3G, 10122 Torino TO, Italy
Nearby restaurants
Da Peppino
Via dei Mercanti, 7, 10122 Torino TO, Italy
Trattoria Cantine Barbaroux
Via Giuseppe Barbaroux, 13, 10122 Torino TO, Italy
Poormanger 2
Via Palazzo di Città, 26/B, 10121 Torino TO, Italy
Il Signor Panino
Via dei Mercanti, 7D, 10122 Torino TO, Italy
Pasticceria Venier
Via Monte di Pietà, 22, 10122 Torino TO, Italy
TAKE AWAY street food
Via San Francesco D'Assisi, 1/C, 10122 Torino TO, Italy
Ristorante Consorzio
Via Monte di Pietà, 23, 10122 Torino TO, Italy
Kensho Restaurant
Via dei Mercanti, 16, 10122 Torino TO, Italy
Piola da Cianci
Largo IV Marzo, 9/b, 10122 Torino TO, Italy
Le Vigne
Via Giovanni Botero, 7, 10122 Torino TO, Italy
Nearby hotels
Le Petit Hotel
Via San Francesco D'Assisi, 21, 10121 Torino TO, Italy
Terres d'Aventure Suites
Via Santa Maria, 1, 10122 Torino TO, Italy
Hotel Dogana Vecchia
V. Corte d'Appello, 4, 10122 Torino TO, Italy
Centralissima Torino (attività chiusa)
Via dei Mercanti, 6, 10122 Torino TO, Italy
Flaneur
Via dei Mercanti, 16, 10121 Torino TO, Italy
Il Guardinfante Apartments
Via dei Mercanti, 3, 10122 Torino TO, Italy
Hotel NH Collection Torino Santo Stefano
Via Porta Palatina, 19, 10122 Torino TO, Italy
Hotel Indigo Turin
Via XX Settembre, 70, 10121 Torino TO, Italy
B&B Viastampatori
Via Stampatori, 4, 10122 Torino TO, Italy
La casa di Chloé
Via Giuseppe Barbaroux, 14, 10122 Torino TO, Italy
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Church Of Saint Francis of Assisi
ItalyPiedmontTurinChurch Of Saint Francis of Assisi

Basic Info

Church Of Saint Francis of Assisi

Via San Francesco D'Assisi, 11, 10122 Torino TO, Italy
4.6(92)
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spot

Ratings & Description

Info

The Church of St. Francis of Assisi is a parish church under the authority of the Roman Catholic Archdiocese of New York, and is located at 135–139 West 31st Street, Manhattan, New York City. The parish is staffed by the Order of Friars Minor.

Cultural
Scenic
Accessibility
Family friendly
attractions: Chapel of the Merchants, Museum of Oriental Art, Egyptian Museum, Piazza Castello, Palazzo Madama, Piazza San Carlo, Cathedral of Saint John the Baptist, Piazza Solferino, Palazzo Falletti di Barolo, The Estampe Art Gallery Ancient and Modern, restaurants: Da Peppino, Trattoria Cantine Barbaroux, Poormanger 2, Il Signor Panino, Pasticceria Venier, TAKE AWAY street food, Ristorante Consorzio, Kensho Restaurant, Piola da Cianci, Le Vigne
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Palazzo Madama

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Chapel of the Merchants

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4.7

(403)

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Museum of Oriental Art

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4.5

(2.2K)

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Egyptian Museum

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4.7

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Piazza Castello

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4.8

(3.4K)

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Da Peppino

Trattoria Cantine Barbaroux

Poormanger 2

Il Signor Panino

Pasticceria Venier

TAKE AWAY street food

Ristorante Consorzio

Kensho Restaurant

Piola da Cianci

Le Vigne

Da Peppino

Da Peppino

4.2

(1.4K)

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Trattoria Cantine Barbaroux

Trattoria Cantine Barbaroux

3.9

(613)

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Poormanger 2

Poormanger 2

4.4

(2K)

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Il Signor Panino

Il Signor Panino

4.3

(363)

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AndreaAndrea
La chiesa di San Francesco d’Assisi, nella via omonima, deve la sua origine all’ordine francescano, che si stabilì a Torino nel XIII secolo. Collocati in una posizione centrale e strategica della città medievale, nei pressi della Contrada di Dora Grossa (l'attuale via Garibaldi) e del Palazzo del Comune, la chiesa e l'annesso convento dei frati Minori ospitarono fin dall'inizio le attività legate all’amministrazione civica e cappelle patrocinate da nobili famiglie e corporazioni di mestiere ed erano tenuti in così alta considerazione da avere in custodia l'archivio ed il tesoro del Municipio. Nel 1580, la chiesa acquisì particolare prestigio ospitando per sette anni la Sindone, trasferita da Chambéry e in attesa di una collocazione definitiva nel Duomo. Nel 1608, fu avviata una radicale ricostruzione come parte di un progetto di rilancio della città, divenuta capitale del ducato. Anche se furono in parte reimpiegate le strutture preesistenti, dell’edificio medievale sopravvissero solo pochi tratti murari e un affresco tardomedievale della Vergine, visibile sul terzo pilastro sinistro. A partire dal 1761, la chiesa subì un'importante ristrutturazione ad opera dell’architetto piemontese Bernardo Antonio Vittone (1704-1770) che trasformò presbiterio, cupola, coro e diversi altari, introducendo soluzioni architettoniche e decorative per aumentare la luminosità naturale all’interno. Al suo intervento, si devono i finestroni ovali sopra le arcate della navata centrale, i lucernari tondi nelle cappelle della navata destra, il finestrone ovale del coro e la decorazione della cupola con angeli e putti in parte dipinti e in parte in stucco. Vittone progettò anche l’altare maggiore “alla romana” in marmi policromi mentre sotto la mensa, protetta da una grata dorata, si conservano i resti di Sant’Innocenzo, trasportati dalle catacombe romane nel 1765. Un'ulteriore ristrutturazione avvenne nel 1863-65 quando Rodolfo Morgari ritoccò gli affreschi del soffitto del presbiterio e il suo allievo, Alberto Masoero, ridipinse la volta della navata centrale. Le navate laterali sono affiancate da cappelle devozionali, spesso realizzate su iniziativa di confraternite e corporazioni artigiane. Tra le più notevoli, si ricorda quella dei Santi Cosma e Damiano, particolarmente apprezzata per la bellezza e l'atmosfera mistica, opera di Francesco Martinez, pronipote di Filippo Juvarra. All'esterno, la facciata monumentale d'aspetto classico, attribuita a Mario Ludovico Quarini, allievo di Vittone, fu ultimata nel 1761 ed è scandita da lesene e colonne scanalate con un portale ad arco ribassato sormontato da un finestrone ovale e un grande frontone centrale. Originariamente affacciata su uno stretto vicolo medievale, oggi appare compressa dai palazzi circostanti, a causa dell’ampliamento di via San Francesco d’Assisi avvenuto a fine Ottocento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nelle incursioni aeree di novembre e dicembre 1942 furono incendiati il tetto e la sommità della torre campanaria, demolito parzialmente il soffitto, danneggiate le stuccature e infrante le vetrate istoriate. Tuttavia, i successivi restauri, che sarebbe opportuno rinnovare, riportarono l'edificio all'aspetto originario conservandone il valore storico e artistico, testimone dei cambiamenti anche urbanistici della città nel corso dei secoli.
Antonio CalvoAntonio Calvo
San Francisco de Asís En la ciudad de Turín (Piamonte) Italia, se levanta esta iglesia dedicada a San Francisco. Según la tradición fue construida sobre un templo erigido por el propio San Francisco. Se inició su construcción en el año 1602. A lo largo del siglo XVII, se fue enriqueciendo con las diversas capillas que rodean la nave central. En el siglo XIX, Rodolfo Morgari retocó los frescos del presbiterio y se repintaron las bovedas de la nave central. La Capilla de la Inmaculada está decorada con mármoles y lienzos de la Virgen María.
I viaggi di DanielaI viaggi di Daniela
Purtroppo ogni volta che torno a Torino capito nei giorni sbagliati e la trovo sempre chiusa, non posso giudicare gli interni, esternamente è in stile barocco ma sapere che qui Don Bosco ha predicato la sua prima messa e da qui è partita la sua idea di oratorio è emozionante.
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La chiesa di San Francesco d’Assisi, nella via omonima, deve la sua origine all’ordine francescano, che si stabilì a Torino nel XIII secolo. Collocati in una posizione centrale e strategica della città medievale, nei pressi della Contrada di Dora Grossa (l'attuale via Garibaldi) e del Palazzo del Comune, la chiesa e l'annesso convento dei frati Minori ospitarono fin dall'inizio le attività legate all’amministrazione civica e cappelle patrocinate da nobili famiglie e corporazioni di mestiere ed erano tenuti in così alta considerazione da avere in custodia l'archivio ed il tesoro del Municipio. Nel 1580, la chiesa acquisì particolare prestigio ospitando per sette anni la Sindone, trasferita da Chambéry e in attesa di una collocazione definitiva nel Duomo. Nel 1608, fu avviata una radicale ricostruzione come parte di un progetto di rilancio della città, divenuta capitale del ducato. Anche se furono in parte reimpiegate le strutture preesistenti, dell’edificio medievale sopravvissero solo pochi tratti murari e un affresco tardomedievale della Vergine, visibile sul terzo pilastro sinistro. A partire dal 1761, la chiesa subì un'importante ristrutturazione ad opera dell’architetto piemontese Bernardo Antonio Vittone (1704-1770) che trasformò presbiterio, cupola, coro e diversi altari, introducendo soluzioni architettoniche e decorative per aumentare la luminosità naturale all’interno. Al suo intervento, si devono i finestroni ovali sopra le arcate della navata centrale, i lucernari tondi nelle cappelle della navata destra, il finestrone ovale del coro e la decorazione della cupola con angeli e putti in parte dipinti e in parte in stucco. Vittone progettò anche l’altare maggiore “alla romana” in marmi policromi mentre sotto la mensa, protetta da una grata dorata, si conservano i resti di Sant’Innocenzo, trasportati dalle catacombe romane nel 1765. Un'ulteriore ristrutturazione avvenne nel 1863-65 quando Rodolfo Morgari ritoccò gli affreschi del soffitto del presbiterio e il suo allievo, Alberto Masoero, ridipinse la volta della navata centrale. Le navate laterali sono affiancate da cappelle devozionali, spesso realizzate su iniziativa di confraternite e corporazioni artigiane. Tra le più notevoli, si ricorda quella dei Santi Cosma e Damiano, particolarmente apprezzata per la bellezza e l'atmosfera mistica, opera di Francesco Martinez, pronipote di Filippo Juvarra. All'esterno, la facciata monumentale d'aspetto classico, attribuita a Mario Ludovico Quarini, allievo di Vittone, fu ultimata nel 1761 ed è scandita da lesene e colonne scanalate con un portale ad arco ribassato sormontato da un finestrone ovale e un grande frontone centrale. Originariamente affacciata su uno stretto vicolo medievale, oggi appare compressa dai palazzi circostanti, a causa dell’ampliamento di via San Francesco d’Assisi avvenuto a fine Ottocento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nelle incursioni aeree di novembre e dicembre 1942 furono incendiati il tetto e la sommità della torre campanaria, demolito parzialmente il soffitto, danneggiate le stuccature e infrante le vetrate istoriate. Tuttavia, i successivi restauri, che sarebbe opportuno rinnovare, riportarono l'edificio all'aspetto originario conservandone il valore storico e artistico, testimone dei cambiamenti anche urbanistici della città nel corso dei secoli.
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San Francisco de Asís En la ciudad de Turín (Piamonte) Italia, se levanta esta iglesia dedicada a San Francisco. Según la tradición fue construida sobre un templo erigido por el propio San Francisco. Se inició su construcción en el año 1602. A lo largo del siglo XVII, se fue enriqueciendo con las diversas capillas que rodean la nave central. En el siglo XIX, Rodolfo Morgari retocó los frescos del presbiterio y se repintaron las bovedas de la nave central. La Capilla de la Inmaculada está decorada con mármoles y lienzos de la Virgen María.
Antonio Calvo

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La chiesa di San Francesco d’Assisi, nella via omonima, deve la sua origine all’ordine francescano, che si stabilì a Torino nel XIII secolo. Collocati in una posizione centrale e strategica della città medievale, nei pressi della Contrada di Dora Grossa (l'attuale via Garibaldi) e del Palazzo del Comune, la chiesa e l'annesso convento dei frati Minori ospitarono fin dall'inizio le attività legate all’amministrazione civica e cappelle patrocinate da nobili famiglie e corporazioni di mestiere ed erano tenuti in così alta considerazione da avere in custodia l'archivio ed il tesoro del Municipio. Nel 1580, la chiesa acquisì particolare prestigio ospitando per sette anni la Sindone, trasferita da Chambéry e in attesa di una collocazione definitiva nel Duomo. Nel 1608, fu avviata una radicale ricostruzione come parte di un progetto di rilancio della città, divenuta capitale del ducato. Anche se furono in parte reimpiegate le strutture preesistenti, dell’edificio medievale sopravvissero solo pochi tratti murari e un affresco tardomedievale della Vergine, visibile sul terzo pilastro sinistro. A partire dal 1761, la chiesa subì un'importante ristrutturazione ad opera dell’architetto piemontese Bernardo Antonio Vittone (1704-1770) che trasformò presbiterio, cupola, coro e diversi altari, introducendo soluzioni architettoniche e decorative per aumentare la luminosità naturale all’interno. Al suo intervento, si devono i finestroni ovali sopra le arcate della navata centrale, i lucernari tondi nelle cappelle della navata destra, il finestrone ovale del coro e la decorazione della cupola con angeli e putti in parte dipinti e in parte in stucco. Vittone progettò anche l’altare maggiore “alla romana” in marmi policromi mentre sotto la mensa, protetta da una grata dorata, si conservano i resti di Sant’Innocenzo, trasportati dalle catacombe romane nel 1765. Un'ulteriore ristrutturazione avvenne nel 1863-65 quando Rodolfo Morgari ritoccò gli affreschi del soffitto del presbiterio e il suo allievo, Alberto Masoero, ridipinse la volta della navata centrale. Le navate laterali sono affiancate da cappelle devozionali, spesso realizzate su iniziativa di confraternite e corporazioni artigiane. Tra le più notevoli, si ricorda quella dei Santi Cosma e Damiano, particolarmente apprezzata per la bellezza e l'atmosfera mistica, opera di Francesco Martinez, pronipote di Filippo Juvarra. All'esterno, la facciata monumentale d'aspetto classico, attribuita a Mario Ludovico Quarini, allievo di Vittone, fu ultimata nel 1761 ed è scandita da lesene e colonne scanalate con un portale ad arco ribassato sormontato da un finestrone ovale e un grande frontone centrale. Originariamente affacciata su uno stretto vicolo medievale, oggi appare compressa dai palazzi circostanti, a causa dell’ampliamento di via San Francesco d’Assisi avvenuto a fine Ottocento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nelle incursioni aeree di novembre e dicembre 1942 furono incendiati il tetto e la sommità della torre campanaria, demolito parzialmente il soffitto, danneggiate le stuccature e infrante le vetrate istoriate. Tuttavia, i successivi restauri, che sarebbe opportuno rinnovare, riportarono l'edificio all'aspetto originario conservandone il valore storico e artistico, testimone dei cambiamenti anche urbanistici della città nel...

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Eretta una prima volta in epoca medievale (sicuramente dopo il 1214), venne completamente ricostruita dopo una parziale demolizione fra il 1608 ed il 1761, con lavori eseguiti a più riprese. Nel 1761 vi furono interventi anche di Bernardo Antonio Vittone. La facciata è della fine del XIX secolo. All'interno ha una pianta a tre navate sui cui lati si aprono sei cappelle laterali. Esse contengono un' Annunciazione e una Visitazione attribuite al pittore Giovanni Antonio Molineri; una Sant'Anna di Federico Zuccari; un Crocifisso, opera dello scultore Carlo Giuseppe Plura. Il coro e la cupola sono stati affrescati dal Milocco. L'altare della cappella dei Santi Cosma e Damiano è opera di Francesco Martinez. Nella sacrestia della Chiesa viene ricordato il famoso episodio di don Bosco con...

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9w

San Francisco de Asís En la ciudad de Turín (Piamonte) Italia, se levanta esta iglesia dedicada a San Francisco. Según la tradición fue construida sobre un templo erigido por el propio San Francisco. Se inició su construcción en el año 1602. A lo largo del siglo XVII, se fue enriqueciendo con las diversas capillas que rodean la nave central. En el siglo XIX, Rodolfo Morgari retocó los frescos del presbiterio y se repintaron las bovedas de la nave central. La Capilla de la Inmaculada está decorada con mármoles y lienzos de la...

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