Il Gran Teatro La Fenice ubicato nel Sestiere di San Marco, in Campo San Fantin, raccolto ed appartato nonostante la vicinanza con la più turistica e affollata Piazza San Marco, è un gioiello nascosto che impreziosisce Venezia, assolutamente da visitare. La mia occasione è coincisa con l'ultima rappresentazione della stagione lirico-operistica nello spettacolo pomeridiano di domenica 30 giugno scorso, opera in scena Ariadne auf Naxos di Strauss. La Fenice fu inaugurata nel 1792 ed è risorta dalle sue stesse ceneri per ben 2 volte. Il primo incendio del 1836 a causa di una stufa difettosa lo distrusse completamente. Fu ricostruito fedelmente e con perizia. Il secondo incendio del 1996, doloso, lo distrusse anche questa volta completamente, comprese la torre della macchina di scena, e furono impiegate le migliori maestranze del tempo per restituirlo a Venezia e al mondo com'era e dov'era e con alcune aggiunte davvero suggestive come le sale Apollinari e le scalinate di accesso ai palchi, nel 2003. Tanto austera e lineare la facciata bianca principale in stile neoclassico, prospettata sul Campo San Fantin, con scalinata d'accesso al doppio atrio e al foyer, tanto barocco e ricco di orpelli, figure e stucchi dorati di gusto manieristico, sapientemente illuminato da candelabri e lampadari sfarzosi, l'interno. Esiste anche una cosiddetta entrata d'acqua che ne permetteva l'accesso in gondola da un canale costruito appositamente, ora non più usata. I posti a sedere sono stati incrementati con la ricostruzione, 300 nella sala teatrale e i restanti 690 distribuiti nei 3 ordini di palchetti deliziosi, 1 galleria e 1 loggione. Dal loggione all'ultimo piano si ha uno sguardo d'insieme incantevole e si apprezza la meravigliosa volta affrescata con tenui colori che ricordano il mare e il prezioso lampadario che si apre come un fiore al centro di un cameo intarsiato e dorato. Lungo tutto il loggione si affacciano sulla sala metodi scolpite nel legno, mezzi busti femminili in stile classico, dipinte e dorate. Nella volta sopra il palcoscenico è posto un orologio. Di fronte nel secondo ordine di palchi centralmente si trova il palco imperiale in cui trovarono posto Napoleone e il re. Dalla sala teatrale si apprezzano le decorazioni degli stucchi dorati e i dipinti negli ovali definiti da cornici intarsiate dorate. I colori tenui e lo sfondo nei toni del celeste si armonizzano magnificamente con gli intarsi dorati arabescati e l'oro fa da cornice al tutto senza disturbare. Non sono un'esperta ma anche l'acustica del teatro è molto buona e la cavea dell'orchestra fa da cassa di risonanza a tutti gli elementi dell'orchestra. Per me è stata una scoperta entusiasmante e da ora in poi consiglio se venite a Venezia di visitare la Fenice, non ha nulla da invidiare ad altri siti più sponsorizzati della Serenissima. Sono prenotabili anche visite guidate al di fuori degli spettacoli operistici. Da non perdere perché la visita comprende anche le sale Apollinari utilizzate per concerti ed eventi più intimi e il museo dedicato a Maria Callas.