La mia visita alla Galleria dei Candelabri nei Musei Vaticani è stata una delle esperienze più incantevoli e raffinate durante il mio soggiorno a Roma. Situata lungo il percorso che porta alla Cappella Sistina, questa galleria è meno conosciuta rispetto ad altre sezioni dei musei, ma non meno spettacolare, offrendo un tesoro di opere d'arte antica e decorazioni sontuose.
Il nome "Galleria dei Candelabri" deriva dai magnifici candelabri antichi disposti lungo il corridoio, che è lungo 120 metri. Questi candelabri, che risalgono all'epoca romana e greca, sono straordinari per la loro fattura e dimensione, e sono posizionati a intervalli regolari lungo tutta la lunghezza della galleria. Ogni pezzo è un'opera d'arte in sé, riccamente decorato con motivi mitologici e figure allegoriche che catturano l'essenza della bellezza classica.
La galleria, restaurata nel XIX secolo, è adornata con stucchi dorati e affreschi luminosi che rivestono il soffitto a volta. Questi affreschi, creati da artisti del calibro di Domenico Torti e Ludwig Seitz, rappresentano scene della mitologia greca e romana, completando il tema classico della galleria. La vivacità dei colori e la finezza dei dettagli in questi affreschi sono veramente mozzafiato e aggiungono un senso di maestà all'ambiente già sontuoso.
Oltre ai candelabri, la galleria ospita una collezione eccezionale di sculture antiche, che vanno da busti e statue a bassorilievi. Queste opere sono sapientemente integrate nell'arredamento della galleria, offrendo ai visitatori una comprensione più profonda dell'arte e della cultura dell'antichità. Tra le sculture, spiccano pezzi come la statua di Sileno e le varie rappresentazioni di divinità e eroi, ognuna con una storia da raccontare.
Il design architettonico della Galleria dei Candelabri è altrettanto impressionante. Le grandi finestre ad arco lungo un lato della galleria lasciano entrare abbondante luce naturale che riflette sui pavimenti di marmo e illumina le opere d'arte, creando un'atmosfera quasi eterea. Questo gioco di luce enfatizza la tridimensionalità delle sculture e la profondità degli affreschi sul soffitto, rendendo la passeggiata attraverso la galleria un'esperienza visiva dinamica.
In conclusione, la Galleria dei Candelabri nei Musei Vaticani è una testimonianza della continua celebrazione dell'arte e della cultura classica. La sua elegante collezione di candelabri, la ricchezza delle sculture e la bellezza degli affreschi creano un'atmosfera che è tanto educativa quanto esteticamente piacevole. È un luogo che incanta e istruisce, rendendolo un must per ogni visitatore dei...
Read moreNr 1 crithics
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Is...
Read moreLa Galleria che solo in un posto immenso e ricco come i Musei Vaticani può essere percorsa in fretta e furia come un corridoio qualsiasi. Purtroppo accade di sovente e vi spiego perché: iniziato con lo spiegare il suo nome, dovuto ai candelabri monumentali in marmo che assieme a coppie di colonne in marmo colorato delimitano le sei sezioni espositive lungo il corridoio (ma è difficile avere contezza di questa suddivisione, vi sembrerà un tutt'uno): questi candelabri, come il pavimento della sala circolare, sono del II secolo d.C. e provengono da Otricoli. Costruita nel 1761, era originariamente una loggia aperta e venne così allestita sotto papa Pio VI Braschi tra il 1785 ed il 1788, e successivamente fu completamente rinnovata nel suo decoro sotto il pontificato di Leone XIII Pecci (1878-1903). Il progetto di ristrutturazione fu affidato ad Annibale Angelini, il quale si avvalse di Domenico Torti e di Ludwig Seitz per le pitture, di Giuseppe Rinaldi e di Luigi Medici per le decorazioni con gli intarsi di marmo. Le opere in realtà erano un corredo e come tali vennero allestite, come degli arredi che seguissero criteri di simmetria compatibili con le architetture della galleria, alla quale si accedeva attraverso il monumentale cancello bronzeo che tuttora si conserva. Camminando troverete esposte statue romane, copie di originali greci del periodo ellenistico (III-I secolo a.C.). Alcune delle cose esposte sono di un pregio e di una bellezza che farebbe impallidire tutto il contorno in altre collocazioni e che qui invece si confonde e si perde tanto è bello, ricco e prezioso il tutto. Alla fine si resta affascinati dalle decorazioni parietali e del soffitto ma diventa un elemento secondario, di sfondo. Provate a percorrerla senza fretta, alla ricerca dei pezzi più curiosi. Utile consiglio?...
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