The Gregorian Egyptian Museum in Vatican City, though smaller and less crowded than other parts of the Vatican Museums, is a fascinating destination for anyone interested in ancient Egypt. It houses an impressive collection of over 1,000 artifacts, including mummies, sarcophagi, and granite statues of pharaohs and gods, offering insight into Egyptian life, religion, and art. Highlights include a stunning statue of Ramses II and intricately decorated burial objects that reveal the depth of Egyptian cultural practices. The museum also showcases the Roman-Egyptian interaction, with Roman artifacts reflecting Egyptian styles. Though compact, the space is atmospheric and educational, with informative signage in multiple languages. Visitors can expect a quieter, more intimate experience compared to the more crowded sections of the Vatican Museums, and it provides a unique perspective on Egypt’s ancient civilization within the context of Rome’s imperial era. It’s definitely worth a visit, especially for those keen on exploring the rich fusion of Egyptian and...
Read moreIl Museo Gregoriano Egizio fu fondato nel 1839 ed è distribuita in nove sale nel Palazzetto del Belvedere, in quello che era l'App.to di ritiro di Pio IV. L'allestimento fu seguito da Padre Luigi Ungarelli, eminente egittologo, ed ancora oggi è possibile "scorgere" la parte più antica dalle decorazioni e dagli elementi architettonici che richiamano la cultura egiziana del Nilo. Il Museo è ricco di reperti dell'Egitto Romano ma anche della Roma ... egittizzante. Molti reperti provengono dall'Urbe e fu voluta al tempo dell'Impero per abbellire edifici o ville ma anche santuari. Numerosi opere egizie di manifattura romana provengono da Villa Adriana, Tivoli. Alcune Sale sono dedicate all'Oriente Antico, la Mesopotamia e l'Assiria, in collezione dal 1970. L'allestimento odierno è del curatore Jean-Claude Granier, inaugurato nel 1988. Ci immette al "Mondo Egizio" una Sala con al centro una frammento di una Statua di Ramesse II in trono e due Colonne Papiriformi espressione del precedente allestimento dell' '800. In questa Sala, dedicata ai reperti epigrafici, una interessante Stele in cui la Regina Hatshepsut accompagna il nipote, il futuro Thutmose III. Da segnalare la Statua del Naoforo del Vaticano (rappresenta il Sacerdote Udjahorresnet nell'atto di sorreggere un naos con l'immagine di Osiride). A seguire una Sala dedicata ai costumi funerari dell'Antico Egitto. In questa sede sono esposte due Mummie tra cui la Mummia di Amenirdis, esposta nel suo sarcofago originale, in legno dipinto, munito di coperchio; il Sarcofago policromo della Signora della Casa, Djedmut; il telo linteo noto come "la Dama del Vaticano" proveniente dalla Città di Antinoe, di epoca romana; il ritratto del Fayum di un giovane uomo, nella funzione di maschera funebre. Suggestivo il Serapeo del Canopo, voluta da Adriano nella Villa Adriana a Tivoli e qui riprodotta. Le statue, di epoca romana ma di stile egizio, di "moda" al tempo, sarebbero state disposte nel cosiddetto Canopo, intorno ad una esedra circolare, lungo un canale d'acqua a rappresentare il Nilo e il delta del fiume ... o forse utilizzata come area di convivio. In questa Sala Statue che rappresentano Erma Bifronte; Osiride; il Dio Toro Api; Sacerdoti che svolgono il rituale del mattino. Qui anche la Statua di Antinoo, "favorito" di Adriano, morto annegato nel Nilo, e divinizzato. La statua fu rinvenuta nel 1739 a Villa Adriana. Poi la Statua del Dio Anubi, Signore della Necropoli, nella veste di uomo con la testa di sciacallo. La Statua fu rinvenuta ad Anzio nel 1839 e donata a Benedetto XIV. Di particolare interesse i Gatti in bronzo, ex voto, che contengono al suo interno la mummia del felino. Segue l'Emiciclo (una finestra apre sul Nicchione, sul Cortile della Pigna) con Statue di Tuia del Vaticano; Tolomeo II, di sua moglie e della sorella Arsinoe-Drusilla; Mentuhotep II; di Babbuini di KarnaK; del Dio Bes; del Dio Apis. Al termine del percorso i rilievi che decoravano un Palazzo Assiro datati IX e...
Read moreVisitare il Museo Gregoriano Egizio all'interno dei Musei Vaticani è stata un'esperienza illuminante, che ha permesso di esplorare in profondità l'antica civiltà egizia attraverso una collezione straordinariamente curata. Fondato nel 1839 da Papa Gregorio XVI, questo museo è dedicato all'arte e alla cultura dell'Egitto antico, ospitando una varietà di artefatti che risalgono fino al 5000 a.C.
Il museo si articola in diverse sale tematiche, ciascuna delle quali è progettata per guidare i visitatori attraverso diverse epoche e aspetti della vita egizia. Dall'arte funeraria ai riti religiosi, ogni sala è una finestra su un aspetto distinto della cultura egizia.
Uno degli aspetti più impressionanti del museo è la Sala delle Mummie, dove è possibile vedere da vicino sarcofagi e mummie reali. Questa sala non solo mette in mostra l'incredibile maestria degli antichi egizi nel campo dell'imbalsamazione, ma offre anche una riflessione sulle loro credenze riguardo l'aldilà e la vita eterna. La cura con cui sono stati conservati questi artefatti è notevole, e la possibilità di osservare da vicino dettagli come i bendaggi e le pitture sui sarcofagi è qualcosa di raramente accessibile altrove.
Un'altra area degna di nota è la Sala dei Sarcofagi, che ospita una vasta collezione di sarcofagi di varie dinastie. Ogni pezzo racconta la storia di chi è sepolto all'interno, con iscrizioni e decorazioni che variavano a seconda del status sociale e delle credenze religiose del defunto. È affascinante vedere l'evoluzione degli stili artistici e delle tecniche di sepoltura nel corso dei secoli attraverso questi esempi.
Il museo presenta anche una ricca collezione di statue, rilievi e oggetti quotidiani, come gioielli e utensili, che offrono una visione completa della vita quotidiana in Egitto. La statuaria, in particolare, è notevole per la varietà di materiali utilizzati e le tecniche di scultura, che mostrano un elevato livello di artigianato e dettaglio.
Inoltre, il Museo Gregoriano Egizio si distingue per la sua capacità di connettere le antiche tradizioni egizie con la storia romana, evidenziando l'influenza culturale che l'Egitto aveva sull'Impero Romano. Questo legame è particolarmente evidente nella sala che ospita il Sarcofago degli Sposi, un pezzo straordinario che fonde stili egizi e romani.
Concludendo, la visita al Museo Gregoriano Egizio nei Musei Vaticani è stata un'esperienza educativa e affascinante, che offre una comprensione profonda dell'Egitto antico attraverso una collezione ben curata e informativa. Per gli appassionati di storia antica, archeologia e arte, questo museo è un must assoluto, che arricchisce la comprensione di una delle civiltà più misteriose e influenti della...
Read more