Prima volta nel ristorante romano, devo dire che mi sono trovata molto bene. Inizialmente ho aspettato un paio di minuti prima di essere accolta, ma essendo sabato sono super scusati. Mi accompagnano al tavolo e poco dopo sono servita da un cameriere super gentile e cordiale che mi indirizza sui piatti tipici della cucina romana. Nella mia indecisione, ha saputo consigliarmi egregiamente. Ovviamente, la carbonara era d'obbligo. Cremosa, saporita e con il guanciale super croccante, insomma, fatta come dio comanda. Come seconda portata ho ordinato l'abbacchio a scottadito con contorno di cicorietta saltata aop (aglio, olio e peperoncino) consigliata dal cameriere. Che dire ragazzi, cottura perfetta dell'agnello , succosa, morbida e saporita (cosa da non sottovalutare, dato che ormai la cottura della carne è un terno al lotto) e l'accompagnamento della cicoria, delicata ma altrettanto saporita (assolutamente non amara) insieme al pane casereccio di loro produzione ha fatto sì che ci fosse un'armonia tra i tre elementi. Mi sono goduta ogni singolo boccone di agnello e di cicoria, volevo quasi fossero infiniti. Dulcis in fundo, potevo non prendere il Maritozzo? Parto dal presupposto che sia il primo in assoluto che mangio in vita mia. Nel complesso l'ho trovato buono, un fine pasto non così pesante come ci si immagina. Uniche due pecche, probabilmente avrei montato la panna con un pizzico di zucchero in più e avrei scaldato il Maritozzo in modo tale da non farlo seccare. Del resto, do a questo dolce un bel 7. La cordialità del titolare, seguita dai camerieri mi ha fatto sentire quasi in famiglia e sicuramente balena nella mia mente l'idea di tornare a mangiare. Infine, vorrei nuovamente ringraziare il titolare per avermi offerto un bicchiere di amaro affumicato prodotto a Tivoli. Consiglio pienamente di trovare il tempo per andarci e lasciarsi trasportare come foste in una...
Read moreDue antipasti, due secondi, due contorni, un dolce, un calice di rosso "modello base", un dolce, acqua: 73,50 eur. Caro, ma l'antipasto e i contorni erano buoni, e per essere in pieno centro a Bologna ci puo' anche stare. Ma c'e' una cosa, anzi due, che mi hanno davvero contrariato: l'abbacchio scottadito, un piatto da 18 eur, e' arrivato con una quantita' di carne minuscola. Un piatto di quattro ossetti arcuati su lettino di rucola, il primo dei quali completamente privo di carne, se non minuscole "tracce"; gli altri avevano un cerchietto di carne da 2 centimetri e poi dei lembi di "cotica" o come si chiama, comunque scarto, lasciato li' a far volume per sembrare commestibile. Lo abbiamo fatto presente al cameriere, che poco dopo ci ha riferito la spiegazione dello chef: "l'abbacchio e' l' agnellino da latte, per cui la carne e' poca, non e' come l'agnello". Sara', ma allora sul menu scrivici "degustazione", fai capire che "guarda che nun ce magni", perche' con gli altri secondi si mangia, mentre questo, il piu' caro, va bene per top model anoressiche, che poi non sarebbe la tipica platea romanesca. Ho preso altre volte l'abbacchio, a Roma o a Frascati, e per confronto posso dire che qui mi hanno trattato da "turista giapponese", quello che "tanto non lo rivedi mai piu'". Le foto di abbacchio da altre recensioni mostrano piatti apparentemente piu' consistenti di quello servito a me. Forse non avevano la carne e hanno voluto servire ugualmente la pietanza, insomma, m'ha detto male. La seconda cosa, il dolce: il millefoglie consiste in due "zattere" spesse un dito, coriacee, e da tagliare con un coltello appuntito. Anche questo molto deludente, in rapporto al costo. Sono uscito con fame e un...
Read morePremetto che ho frequentato questo ristorante in più occasioni e non avevo mai rimandato indietro un piatto. Ordino bucatini alla gricia e le polpette al sugo. Gricia nella norma, niente di eccezionale e guanciale duro come un sasso. Le Polpette al sugo arrivano fredde all’interno Era evidente che fossero riscaldate al microonde dal momento che il sugo era bollente. Dalla consistenza pastosa si notava che non fossero fresche e che avessero qualche giorno. Il dubbio che avevo è che fossero state decongelate. Rimando indietro il piatto senza consumarlo, il cameriere, che prima faceva il simpatico, si irrigidisce e comincia a discutere. Al momento del conto lo faccio presente al titolare, il quale sosteneva che mi sbagliassi. “Le facciamo ogni 4 giorni e si mantengono per una settimana” dandomi di fatto ragione. Al ristorante mi aspetto di mangiare la carne fatta al momento o comunque da qualche ora. Mi sarei aspettato delle scuse, ma figurarsi. E come se non bastasse mi hanno fatto pagare il piatto, ripeto, non consumato. Buona norma sarebbe porgere le scuse, proporre una sostituzione nel corso della cena o scontare il piatto alla fine, ma loro se ne fregano. Hanno preferito incassare 13 € anziché tenersi stretto un cliente. Negli anni ho portato qui parenti ed amici e ne ho sempre parlato come un ottimo ristorante. Non è più neanche il lontano ricordo. Evidentemente adesso che hanno un nome, vivono di rendita e riducono la qualità del cibo in favore di maggiori profitti. Personalmente non ci metterò mai più piede. Imparate ad accettare le critiche! Il fatto che altre persone non ve lo vengano a dire non significa che abbiano mangiato bene. Allego foto...
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