Tra via sant’Agnese (davanti alla sede più antica dell’Università Cattolica) e via Nirone (la via che ricorda il torrente che costeggiava le mura romane), in mezzo a moderni condomini, si estende un giardino: interessante per molti motivi. Primo, il suo aspetto: sul lato di via sant’Agnese sembra il cortile di una casa antica; e … lo è. Qui sorgeva la casa della famiglia Corio, al servizio dei Visconti durante l’età d’oro del loro ducato e di Milano, cui apparteneva Bernardino (autore di una importante Storia di Milano, pubblicata nel 1503); la casa venne quasi completamente distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. La superficie del cortile, liberata dalle macerie e abbellita da alcune statue, divenne un giardino che fu intitolato ad un altro storico, Aristide Calderini, archeologo e professore dell’Università Cattolica scomparso nel 1968,. Secondo, il suo significato: è un luogo della memoria. Il giardino, come recita la targa (poco visibile) sul lato via Nirone, è dedicato a “un ragazzo che qui ha trascorso molte ore serene con i suoi amici”, Francesco Castellini morto il 24 agosto 1996, a 17 anni, in un incidente stradale. Sua madre (Marcella, che fa parte dell' Associazione familiari vittime della strada) e suo padre hanno chiesto e ottenuto di poter curare, abbellendolo con piante e fiori, il giardino che il ragazzo aveva frequentato. E qui, nel grande prato, nel 2001, è stata collocata una stele realizzata (e donata) dallo scultore Arnaldo Pomodoro, Asta cielare, intitolata alle vittime della strada.
Questo giardino è un pezzo di storia di Milano e un luogo di memoria; non sempre è rispettato dai visitatori e non è proprio pulito: ma vale la pena di...
Read moreLo definirei un giardinetto, più che un giardino. E' comunque un angolo pittoresco, un'oasi di pace, un concentrato di arte e, finalmente, un posto curato. La prima cosa che salta all'occhio sono le rovine di un portico colonnato che fanno da cornice ad alcune statue: sono gli unici resti del palazzo Quattrocentesco della influente famiglia Corio, imparentata con i Visconti. Il palazzo fu distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale ed il sito, una volta ripulito dalle macerie, divenne un giardino. Dall'altra parte del giardino è presente una stele in metallo, scultura di Arnaldo Pomodoro dedicata alle vittime della strada ("Asta cielare", 1996): è un monumento alla memoria voluto dalla famiglia di Francesco Castellini, un ragazzo di 17 anni che, prima di morire in un incidente, trascorreva il suo tempo in...
Read moreSono sempre passata davanti a questo luogo di fretta e con la testa china, per cui non ne ho mai goduto della bellezza, fino ad un sabato mattina, in cui, complice la tranquillità che si respira solitamente in una zona universitaria in un giorno senza lezioni, ho deciso di fermarmi, alzare la testa, sedermi ed ammirare ciò che resta di questo posto che ha una storia da raccontare. Allora ho immaginato lo splendore del portico, le persone che hanno camminato al fianco di quelle statue, che chissà cosa avranno da raccontare della storia di questa piccola parte nascosta di Milano. Questa traccia di storia, con la sua atmosfera, è stata un rifugio in un città che guarda...
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