Situato nel cuore della Kalsa, il quartiere arabo di Palermo, e a pochi metri dalla celebre chiesa dello Spasimo, questo oratorio, da quando sono stati completati i lavori di riallestimento, è divenuto uno dei più affascinanti della città! L'ingresso è gratuito e vi viene fornita una breve brochure sulla storia dell'edificio. Conserva ancora l'unica porta araba del X secolo sopravvissuta in città, quella dalla quale fecero il loro ingresso trionfale i Normanni. L'oratorio si compone di due piani: in quello inferiore sono stati collocati alcuni stucchi del Serpotta, provenienti da chiese non più esistenti, che forniscono la straordinaria possibilità di osservare da vicino santi, decorazioni ed i famosi putti serpottiani e capire come vennero realizzati nei minimi dettagli, con tanto di denti, pupille ed unghie, particolari che è davvero impossibile osservare negli altri oratori, nei quali gli stucchi sono rimasti al loro posto. Al piano superiore si accende attraverso un magnifico scalone a doppia rampa, fino ad arrivare all'oratorio vero e proprio, con i lacerti di quello che doveva essere uno dei più bei pavimenti maiolicati del 700! In fondo a sinistra il salone Fumagalli, con le sue decorazioni ariose!...
Read moreSiamo alla Kalsa. L’edificio in questione fu costruito nella seconda metà del XVI secolo e incorpora al primo livello l’antica chiesa della Vittoria costruita nel luogo dove esisteva un’antica porta, dalla quale i condottieri normanni penetrarono in città nel 1072. L’oratorio fu voluto dalla Compagnia del SS. Crocifisso detta dei Bianchi, la quale si occupava di accompagnare alla morte i condannati alla pena capitale. E’ un luogo che ancora trasmette fascino e mistero. Ma la vera meraviglia è la raccolta di opere del Serpotta e della sua scuola che illumina il piano terra: quei putti giocosi che sembrano volersi staccare dalle pareti sono irresistibili. In questo momento, al secondo piano e’ visitabile una mostra dedicata ai 400 anni dalla nascita di Santa Rosalia: un tuffo nella tradizione ....
Read moreBuilt in 1542 by La nobile compagnia dei Bianchi, was rebuilt in 1681 and enlarged in 1794. The company was in charge of the condemned for the three days previous to their execution. On Good Friday they had the privilege to set free one...
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