A pesar de sus pequeñas dimensiones, se trata de una de las construcciones arquitectónicas más relevantes del Barroco español, por la singular forma convexa de su fachada y su original planta, poco habitual en el país y única en el Barroco madrileño. El templo, que empezó a construirse en el año 1739, posee una notable influencia italiana.
El edificio, de planta de cruz latina, se debe al arquitecto italiano Santiago Bonavía, si bien fue encargado inicialmente a Teodoro Ardemans, que llegó a realizar un diseño, y fue terminado por Virgilio Rabaglio. Especialmente llamativa es su fachada, de forma convexa, rematada por dos torres con chapiteles, de influencia oriental, y un frontón, igualmente curvo.
La fachada integra varios conjuntos escultóricos. Las alegorías de la Caridad, de la Fe, de la Esperanza y de la Fortaleza, realizadas por Roberto Michel y Nicolás Caresana, adornan los dos cuerpos superiores. En la parte superior de la puerta de entrada, aparece un bajorrelieve, realizado por Caresana, donde se muestra el Martirio de los Santos Justo y Pastor, a los que estaba advocado el templo en sus orígenes.
La basílica mantiene en toda la estructura de su única nave distintos juegos de equilibrios, dada la tensión cóncava-convexa de las superficies y la alternancia de tramos circulares y elípticos con otros de arcos cruzados. A ello se añade la disposición oblicua de las pilastras y columnas, con respecto al eje central, y el cruce en forma de aspa de los arcos torales, en la bóveda.
La nave se cubre con cúpula rebajada, que se sostiene sobre pechinas de aristas reforzadas entre dos tramos rectos con arcos cruzados. Sobre el crucero se levanta una cúpula oval sobre anillo con balaustres. El presbiterio se cubre con bóveda de arista y cuarto de esfera. Las bóvedas de la nave están decoradas con frescos de Bartolomeo Rusca, realizados en 1745, en los que se representa la apoteosis celestial de los Santos Justo y Pastor con cuatro virtudes en las pechinas y los profetas Elías, Jeremías, David e Isaías pintados por Hatoy en las zonas triangulares de los tramos anterior y posterior. En las pechinas y cúpula del crucero y sobre el presbiterio las pinturas al fresco pertenecen a los hermanos Luis, Antonio y Alejandro González Velázquez, representando a los evangelistas (pechinas), Presentación de los santos Justo y Pastor ante el tirano y Martirio de los santos Justo y Pastor. En los laterales del presbiterio, pinturas de Hatoy de los arcángeles Barachiel, Gabriel y Jehudiel, a la izquierda, y Uriel, Rafael y Sealtiel a la derecha. Algunas otras pinturas en grisalla se disponen sobre el crucero y retablos laterales, completando una rica decoración de mármoles fingidos y estucos. Al pie, coro en alto con cubierta plana.
En las poco profundas capillas laterales se disponían retablos de aire clásico de finales del siglo XVIII reconstruidos en el siglo XX, con esculturas, y en algún caso vidrieras, también modernas. El presbiterio lo ocupa un lienzo de gran tamaño dedicado a San Miguel, obra de Alejandro Ferrant fechada en 1897.
Entre las tallas más notables de la iglesia, se encuentra la imagen del Santísimo Cristo de la Fe y del Perdón, del siglo XVIII, obra del escultor Luis Salvador Carmona, Elías Tormo cita en el templo otra talla de Luis Salvador Carmona de Santa Librada crucificada,...
Read moreNonostante le sue piccole dimensioni, è una delle costruzioni architettoniche più rilevanti del barocco spagnolo, grazie alla forma unica convessa della sua facciata e alla sua pianta originale, insolita nel paese e unica nel barocco di Madrid. Il tempio, che iniziò a essere costruito nel 1739, ha una notevole influenza italiana. L'edificio occupa il sito dell'ex chiesa dei Santi Justo e Pastore, martiri cristiani che, secondo la tradizione, morirono ad Alcalá de Henares . Poco si sa di questa chiesa scomparsa, una delle dieci più antiche della città. La sua costruzione fu antecedente al XIII secolo, o quanto meno segue dalla giurisdizione del 1202, in cui la nomina. Il tempio subì un incendio nel 1690 e fu completamente distrutto. Nel 1739 iniziò la costruzione dell'attuale chiesa, su richiesta del cardinale infantile Luis Antonio de Borbón y Farnesio , arcivescovo di Toledo, che pagò 1.421.000 reais. Nel 1745 l'edificio fu completato. Con José I Bonaparte , la chiesa aggiunse una nuova invocazione: oltre ai santi Justo e Pastore, fu aggiunto quello di San Miguel , un santo che fu lasciato senza parrocchiani con la demolizione della vicina parrocchia di San Miguel de los Octoes. Nel 20 ° secolo, l' Opus Dei assunse il controllo del tempio. Questa istituzione promosse diverse riforme, come la soppressione degli altari laterali e la costruzione di una cripta sotto l'edificio. In questo secolo divenne una chiesa pontificia, con il nome di Pontificia Basilica di San Miguel (ovvero, è il tempio della Nunziatura Apostolica della Santa Sede in Spagna). Il compositore di origine italiana Luigi Boccherini , morto a Madrid, fu sepolto in questa basilica, fino a quando nel 1927 Benito Mussolini ordinò che i suoi resti fossero portati a Lucca , dove il musicista era nato. Particolarmente sorprendente della chiesa è la sua facciata, convessa, sormontata da due torri a guglia , influenza orientale e un frontone altrettanto curvo. La facciata integra diversi set scultorei. Le allegorie di Carità , Fede , Speranza e Forza , fatte da Roberto Michel e Nicolás Caresana , adornano i due corpi superiori. In cima alla porta d'ingresso, c'è un bassorilievo , realizzato da Caresana, che mostra il martirio dei santi Justo e Pastore , a cui il tempio era originariamente invocato. Una cupola ovale su un anello con colonnine sorge sopra la crociera. Il presbiterio è coperto da una volta a crociera e un quarto di sfera. Le volte della navata sono decorate con affreschi di Bartolomeo Rusca , realizzato nel 1745, che raffigura l'apoteosi celeste dei Santi Justo e Pastore con quattro virtù e i profeti Elia, Geremia, David e Isaia dipinti da Hatoy nelle aree triangolari delle sezioni anteriore e posteriore. Tra le incisioni più notevoli della chiesa, vi è l'immagine del Beato Cristo della Fede e del Perdono , del XVIII secolo , opera dello scultore Luis Salvador Carmona , che esce in processione ogni domenica delle Palme presa dalla Confraternita...
Read moreLa Chiesa che, dal 1892, è dedicata a San Michele è erede della vita arricchita dei Santi Bambini Giusto e Pastore. In questo stesso anno divenne dipendente della Santa Sede. La sua facciata barocchetto dove nel corpo centrale si apre una porta di legno intarsiato al di sotto di un medaglione in pietra calcarea raffigurante il martirio dei Santi Giusto e Pastore. Più in alto risalta lo stemma del Cardinale Infante, nelle 4 nicchie le quattro virtù della Fede e della Speranza (in alto), della carità e della Fortezza (in basso). Nel 1930 fu elevata al grado di Basilica Minore e nel 1984 è stata dichiarata Monumento Storico- Artistico Nazionale. Il progetto architettonico, opera dell’Italiano Giacomo Bonavia bassato sui precedenti disegni di Teodoro di Ardemans. All’entrata potete ammirare la bellezza della Cappella Maggiore davanti a voi dominata da un grande Tabernacolo, realizzato nel 1968 da Artigiani d’Arte Granada. La pala d’altare, che contiene una preziosissima tela che raffigura San Michele Arcangello, di Alejandro Ferrán del 1898, fu commissionata espressamente dal Papà Leone XIII. Accanto all’ingresso c’è una piccola cappella simmetrica all’incavo della scala a chiocciola che sale al coro e al campanile, Capella del Bambino Gesù del XVIII. Le sei cappelle della navata presentano uno stile neoclassico, nella terza Capella a sinistra dedicata a Josémaria Escriba de Balaguer, fondatore dell ‘ Opus Dei, che ha celebrato la Messa in questa chiesa appena arrivato a Madrid nel 1927. La statua è un opera di Agustín de la Herrán vedere il dipinto che rappresenta la sua prima messa nella Basilica di San Michel è stato realizzato da un giovane messicano Jose Antonio Ochoa nel 2014. La cappella sulla destra di fronte a questa sormontata da un n rilievo dell’Annunciazione, ospita le immagini sacre della Confraternita della Fede e del Perdono, di Maria Madre Immacolata della Chiesa e di San Michele Arcangello ( Gli studenti). Nel transetto cappelle laterali sulla sinistra; la meravigliosa scultura in legno di noce con una delicata policromia di San Giuseppe e Gesù che regge una tavola di legno, per rammentare il mestiere del Santo; nella cappella dalla parte opposta La Capplla dell’ Assunzione, l’immagine della Vergine Maria è una scultura che risale all’ inizio del XVIII secolo, circondata da angeli. Non mancate in visitare La Cripta scendendo dalla strada per una scalinata signorile si accede a tutti n elegante spazioso vestibolo che conduce a una cripta-Capella in stile sobrio e neoclassico con una decorazione di sapore castigliano. Durante la visita si può collaborare e lasciare una donazione per il mantenimento ed I’m restauro di questa deliziosa Basilica e anche partecipare a contribuire con la raccolta del Pane Solodario “Pancillo Solidario” per aiutare i più bisognosi si può lasciare in sagrestia degli alimenti. Presenziare una messa in questa Basilica è suggestiva cornice per avere lo spirito in pace durante...
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