TRATTATI A STRACCI IN FACCIA. Il cibo è nella media: niente di esageratamente buono ma nemmeno terribile. Una roba che normalmente passerebbe inosservato. E fin qui tutto bene, nel senso che da un locale del genere uno punta più alla comodità che non alla qualità. Tuttavia, quello che questi improvvisati ristoratori sembrano primeggiare alla grande è arroganza e scortesia, il tutto condito con sguardi minacciosi e intimidatori. Ma procediamo con calma: in compagnia di mia figlia di 4 anni e una coppia di amici - anche loro con una figlia (di 5 anni) - sono alla ricerca di un posto dove mangiare qualcosa di veloce. Appena entrati ci imbattiamo in una ragazza che ci accoglie in modo spiccio e sbrigativo, mettendoci anche una leggera fretta nell'ordinare. Ma ok, nessun problema. Ordiniamo. Io prendo anche una birra piccola e ci sediamo. Mia figlia di 4 anni si siede sulla panca. Purtroppo, come tutte le bambine di 4 anni, è alta come una bambina di 4 anni, quindi un posto pensato per un adulto mal si adatta a una così piccola. Ma ci sta, nessun problema. Ho la brillante idea di spingere leggermente (max 5 cm) il tavolo verso mia figlia, per accorciare la distanza tra seduta e la bambina. Purtroppo, nel tentativo di far avanzare il tavolo, un piede dello stesso s'incastra in una sporgenza del pavimento. Il risultato è che il rinculo del tavolo fa perdere l'equilibrio alla bottiglia di birra, che si rovescia (in piccolissima parte, perché riesco a prenderla al volo) sul tavolo, bagnando un paio di tovagliette di carta da pochissimi centesimi, il tavolo, il vestitino di mia figlia e, sgocciolando leggermente, un paio di cuscini alla buona che rivestono la seduta. Ovviamente io mi scuso subito e cerco di rimediare con quello che posso: asciugo con tovagliolini di carta. Ma qui arriva il bello perché non succede quello che normalmente ci si aspetterebbe in un locale, ovvero cortesia, con il personale che si prodiga nel non farti sentire in colpa, rassicurandoti, ma arriva la ragazza che ci aveva già accolto all'ingresso (ora libera di dare il suo meglio) che comincia a sbraitare, dicendo che gli abbiamo rovinato i cuscini, sfilandoli addirittura in malo modo da sotto mia figlia per portarseli via, borbottando che quelli sono cuscini che non si possono nemmeno lavare e che è un bel casino. Poi la vedo tornare velocemente al nostro tavolo e penso: si vorrà scusare?! Ma niente. Mi butta sotto il naso uno straccio mezzo consumato e bagnaticcio che, con lo sguardo arrabbiato mi inviata a usare per ripulire il tutto, mentre lei torna al bancone continuando a borbottare che quei cuscini non si possono lavare! Al che mi avvicino e gli dico che se è così un problema, posso pagare io le spese della lavanderia, ma che non si tratta in questo modo un cliente, che è una cosa del tutto accidentale e che in un locale dove si consuma del cibo è più che normale. A quel punto la ragazza (completamente fuori luogo e fuori mestiere) mi risponde che in 8 anni non gli è mai capitato e, come se non bastasse, a quel punto arriva un secondo tipo (evidentemente spuntato dalla cucina) che rincara la dose, con uno sguardo mezzo incazzato, continuando a dire che ci avrebbero pensato loro, mentre asciugavano nervosamente i due cuscini con altro straccio. Non potevo credere ai miei occhi: tutto assurdo, dozzinale e scortese! Dopo poco, il tipo rispunta dalla cucina e, accortosi della figuraccia che si erano fatti - anche davanti agli altri avventori - cerca di rimediare, porgendomi delle scuse del tutto posticce e fasulle che io, ovviamente, rifiuto. Ma l’ultima chicca me la offre il terzo protagonista di questa storia: un semi energumeno che, mentre esco dal locale, mi segue con lo sguardo - ingrugnito e minaccioso – restandomi incollato lungo tutta la vetrata, pronto a venirmi sotto come un toro e ad imbruttirmi, forse solo per avergli ricordato che sono dei veri incapaci e che sarebbe meglio lasciassero il posto a un bel negozio di...
Read moreHo voluto portare un' amica Torinese a provare i panzerotti! Da Pugliese devo dire che sono buoni. C'è da specificare che la Puglia è grande, perciò chi si aspetta il classico panzerotto enorme e dall' impasto sottilissimo tipico della zona del brindisino, rimarrà deluso. I panzerotti della zona bari/foggia non sono molto grandi e l' impasto è meno sottile, ma comunque poroso, esattamente come quelli che troverete da "La Panzerotteria". Perciò in definitiva rispecchiano il panzerotto pugliese di quella zona. Gli ingredienti sono di qualità, gusto e impasto ottimi. Le Pettole invece (o come le chiamano nella zona bari/foggia Popizza) non rispecchiano per nulla la consistenza e il gusto al quale sono abituata io. Ma anche in questo caso potrebbe dipendere dalla tradizione. Ricordo che la Puglia è lunga e le tradizioni culinarie, anche per gli stessi prodotti, possono cambiare quando ci si trova a 140km (Bari-Brindisi) di distanza pur facendo parte della stessa regione! Personale gentile e simpatico. Torneremo. I panzerotti sono...
Read moreSI MA NO…. Sì vede che non sono del mestiere… CIBO MOLTO BUONO… ma organizzati malissimo… personale che si muove senza un obbiettivo chiaro in testa e la povera signorina alla cassa che lavora per tutti… (o per lo meno questo è stato domenica.. ) Chiamo, non prende prenotazioni ma mi dice di venire che si liberano dei tavoli… arrivo insieme ad altri clienti, tutti si siedono tranne noi, aspetto fuori fumando.. arrivano altri clienti nel mentre si libera un tavolo… alla fine fa sedere prima gli altri che noi 😅 che aspettiamo da mezz’ora… questi prendono anche l’ultima fetta di focaccia… e niente, l’abbiamo solo guardata.. la ragazza pulisce i tavoli e dovendo andare a seguire la cassa lascia anche le salviette sporche sul tavolo… e niente ci sediamo… polpette pugliesi molto buone da buon pugliese dico che manca un goccio di caciocavallo… panzerotti molto buoni (secondo me friggitrice ad aria… ma Comunque molto buoni!) Potrebbero fare molto di meglio Io cibo è pugliese l’accoglienza non proprio.. Bella l’idea ,...
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