La Chiesa dei Santi Sergio e Bacco degli Ucraini, si trova nel centro storico di Roma, ubicata nel Rione I (Monti), in Piazza della Madonna dei Monti, 3.
Un antico edificio religioso esisteva in questo luogo sin dall’VIII secolo, in seguito la chiesa fu ristrutturata diverse volte, nel 1718 durante dei lavori di restauro, fu ritrovato sotto l’intonaco un affresco di una Madonna, che in seguito fece alcuni miracoli, per questo, fu posta sull’altare maggiore, l’immagine venne chiamata “Santa Maria del Pascolo”.
Con il passare del tempo, data la grande devozione per l’immagine la chiesa venne completamente restaurata nella seconda metà del XVIII secolo, solo la facciata invece è della fine del XIX secolo.
La Chiesa è dedicata ai due martiri siriani, ufficiali dell’esercito romano, morti per la loro fede cristiana, rifiutandosi di adorare i dei pagani, nelle persecuzioni dell’imperatore Diocleziano nel 303 d.C., oggi è la Chiesa nazionale degli Ucraini.
La Facciata, fatto insolito per queste piccole dimensioni, si presenta con architettura neoclassica, su tre ordini, suddivisi mediante due marcapiani molto aggettanti.
L’interno rettangolare si sviluppa con la pianta a navata unica, al presbiterio si accede passando attraverso una stupenda Iconostasi (la quale ha la funzione di proteggere lo spazio più sacro della Chiesa), con pitture con fondo oro.
Nell’altare maggiore si trova una preziosa edicola, incorniciata da due colonne rigate in verde antico e capitelli dorati, all’interno dell’edicola si trova la Madonna del Pascolo, rivestita d’argento e parti dorate come le corone le aureole e le vesti, lasciando ben visibili il volto della Madonna e del Bambino, l’espressione della Madonna è enigmatica, con un leggero sorriso, mentre il Bambino Gesù la guarda con amorevole affetto.
Il soffitto è coperto con volta a botte, riccamente decorata con al centro un grande dipinto murale con un affresco del XVIII secolo del pittore...
Read moreUna piccolissima ma molto significativa chiesa nel cuore di Roma, in una piazza simbolo del rione Monti che è diventato un luogo affollato come e più di Trastevere, grazie anche alla prossimità con molte attrazioni turistiche. È la chiesa ufficiale della comunità ucraina e ha origini antichissime sebbene la sua storia sia stata travagliata e l'edificio abbia subito molte modifiche e rifacimenti. I più importanti interventi avvennero tra il 1600 e la fine del 1800, quando la facciata assunse l'aspetto attuale. Molto piccola ha la particolarità della grata di separazione tra presbiterio e la navata principale, tipica delle chiese di culto bizantino e chiamata iconostasi (insieme di icone incastonate in griglie dorate). L'icona della Madonna è una copia di una immagine custodita in un santuario della Bielorussia e nota come nostra signora del pascolo. Molto raccolta e buia ispira la meditazione ma purtroppo si sottrae un po' alla visita. Un peccato, andrebbe valorizzata. Fino agli anni 70 è addirittura stata sede di mostre e eventi culturali. Guardate le foto e i video che ho postato e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto e se sono stato utile cliccate su utile e se...
Read moreLa chiesa è dedicata a due santi martiri siriani, ufficiali dell'esercito romano, martirizzati nel303 sotto l'imperatore Diocleziano.
Essa ha origini antiche, già ricordata nel 796in una biografia di papa Leone III comeOratium sanctorum Sergi et Bacchi quod ponitur in Calinico; e menzionata ancora nel IXe nell'XI secolo come Ecclesia s. Sergii in Suburra. La chiesa nel corso dei secoli fu assegnata dai papi a vari conventi e monasteri, finché Urbano VIII la assegnò definitivamente ai monaci ruteni basiliani, che ancora oggi la possiedono.
Da una immagine mariana scoperta nel 1718sotto l'intonaco del muro contiguo alla sagrestia e collocata nel 1730 sull'altare maggiore, la chiesa fu anche chiamata La Madonna del Pascolo. Fu proprio in seguito a questa scoperta che nel 1741 alcuni fedeli finanziarono la ricostruzione della chiesa.
La chiesa oggi è chiesa nazionale degliUcraini. Di notevole interesse l'iconostasi, che separa la navata centrale dal presbiterio, con pitture a...
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