Una visita al Museo Nazionale Romano, situato nella Crypta Balbi, rappresenta un'esperienza immersiva unica nella Roma sotterranea e nella vita quotidiana dell'antica città. Situata nel cuore del centro storico di Roma, la Crypta Balbi è una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano e offre una prospettiva particolare sulla storia e sull'evoluzione urbana di Roma dall'antichità fino al Medioevo.
Contesto Storico-Archeologico
La Crypta Balbi era originariamente parte di un grande complesso teatrale costruito nell'antica Roma sotto l'imperatore Augusto da Lucio Cornelio Balbo. Con il passare dei secoli, l'area ha subito significative trasformazioni, diventando prima un quartiere residenziale e poi una zona industriale nel Medioevo, fino a essere infine inglobata nel tessuto urbano moderno. La particolarità di questo sito risiede nella sua capacità di raccontare le fasi di trasformazione della città attraverso i resti archeologici e gli strati storici che si sono sovrapposti nel corso dei millenni.
Esperienza della Visita
La visita al museo inizia con un'esplorazione delle rovine della Crypta Balbi, dove è possibile ammirare i resti del portico del teatro e comprendere l'impatto che le strutture romane hanno avuto sullo sviluppo urbano successivo. Il percorso museale prosegue poi attraverso le sale espositive, dove sono raccolti reperti che illustrano la vita quotidiana, l'economia e le trasformazioni urbane di Roma dall'età imperiale fino al Medioevo.
Uno degli aspetti più affascinanti della visita è la possibilità di osservare da vicino gli oggetti di uso quotidiano, come vasellame, attrezzi, monete e gioielli, che offrono uno sguardo intimo sulla vita delle persone che hanno abitato quest'area nel corso dei secoli. Inoltre, il museo presenta una ricca collezione di reperti archeologici che testimoniano le attività commerciali e artigianali che si sono succedute in questo luogo, dal periodo romano fino al Medioevo.
Riflessioni Finali
La visita al Museo Nazionale Romano della Crypta Balbi offre un'esperienza profondamente illuminante sulla complessità storica e archeologica di Roma. La capacità di questo sito di raccontare le trasformazioni urbane e sociali della città attraverso i secoli è senza pari. Il museo non si limita a presentare reperti; offre una narrazione coerente e avvincente della storia di Roma, evidenziando come ogni epoca abbia lasciato il suo segno sul tessuto urbano e culturale della città.
Per chi è interessato a comprendere non solo la grandezza dell'Impero Romano ma anche le dinamiche di lungo termine che hanno plasmato la città di Roma, la Crypta Balbi rappresenta una tappa obbligatoria. La visita a questo museo arricchisce il visitatore di una prospettiva più ampia e profonda sulla storia romana, offrendo spunti di riflessione sulla continuità e sul cambiamento nel corso...
Read moreLa Crypta Balbi è un complesso collegato all'antico teatro di Balbo a Roma. Oggi è una delle sedi del Museo Nazionale Romano. Nel 2013 il circuito museale del Museo nazionale romano è stato il ventunesimo sito statale italiano più visitato, con 247.795 visitatori e un introito lordo totale di 909.016,50 Euro.La sede museale fa parte di un vasto complesso di edifici (le chiese di Santa Caterina dei Funari e San Stanislao dei Polacchi, circa 7.000 m² con un patrimonio edilizio di circa 40.000 metri cubi) acquisito dallo Stato nel 1981 e che sorge, a sua volta, sul cortile porticato annesso al teatro di Balbo, fatto costruire da Lucio Cornelio Balbo nel 13 a.C.,[2] la Crypta Balbi, appunto. Il complesso è costituito da un intero isolato racchiuso tra via delle Botteghe Oscure, via dei Polacchi, via dei Delfini e via Caetani, che nei secoli ha visto diversi usi e insediamenti: in età romana l'urbanizzazione era costituita dalla Crypta Balbi, dalle case retrostanti e dal lato meridionale della Porticus Minucia, i cui resti sono visibili dall'altra parte di via delle Botteghe Oscure. in età altomedioevale nel sito si insediò la chiesa-convento di Santa Maria Domine Rose, con il suo orto e gli annessi. all'età medioevale risalgono le case di via dei Delfini. in età rinascimentale vi si installò un convento di Santa Caterina con annesso Conservatorio (cioè orfanotrofio). al Settecento risale la vicina chiesa ancora esistente di san Stanislao e l'annesso ospizio dei Polacchi. La specificità della Crypta Balbi, nel contesto del Museo nazionale romano, è di essere un museo di archeologia urbana, che ricerca e documenta l'evoluzione di quello spazio, dei suoi insediamenti e delle sue destinazioni d'uso lungo i secoli. Particolare attenzione viene dedicata ai ritrovamenti che documentano attività artigianali (materiali, attrezzi, produzioni) svolte nel luogo in età postclassica e altomedioevale, mettendo in rilievo la continuità del lavoro ed anche la qualità dei prodotti, in secoli generalmente considerati "oscuri", tra il VII e il X. L'esposizione, finalizzata a mostrare l'evoluzione nel tempo delle attività e degli insediamenti, presenta ritrovamenti avvenuti in loco, ma anche reperti provenienti da altri siti, ed è molto curata e ben documentata, anche dal punto di vista didattico, descrivendo ampiamente non solo i reperti in mostra, ma anche i contesti storici ai quali essi fanno riferimento. Da Wikipedia,...
Read moreLa sede museale fa parte di un vasto complesso di edifici (le chiese di Santa Caterina dei Funari e San Stanislao dei Polacchi, circa 7.000 m² con un patrimonio edilizio di circa 40.000 metri cubi) acquisito dallo Stato nel 1981 e che sorge, a sua volta, sul cortile porticato annesso al teatro di Balbo, fatto costruire da Lucio Cornelio Balbo nel 13 a.C.,[2] la Crypta Balbi, appunto.
Il complesso è costituito da un intero isolato racchiuso tra via delle Botteghe Oscure, via dei Polacchi, via dei Delfini e via Caetani, che nei secoli ha visto diversi usi e insediamenti:
in età romana l'urbanizzazione era costituita dalla Crypta Balbi, dalle case retrostanti e dal lato meridionale della Porticus Minucia, i cui resti sono visibili dall'altra parte di via delle Botteghe Oscure.
in età altomedioevale nel sito si insediò la chiesa-convento di Santa Maria Domine Rose, con il suo orto e gli annessi.
all'età medioevale risalgono le case di via dei Delfini.
in età rinascimentale vi si installò un convento di Santa Caterina con annesso Conservatorio (cioè orfanotrofio).
al Settecento risale la vicina chiesa ancora esistente di san Stanislao e l'annesso ospizio dei Polacchi.
La specificità della Crypta Balbi, nel contesto del Museo nazionale romano, è di essere un museo di archeologia urbana, che ricerca e documenta l'evoluzione di quello spazio, dei suoi insediamenti e delle sue destinazioni d'uso lungo i secoli.
Particolare attenzione viene dedicata ai ritrovamenti che documentano attività artigianali (materiali, attrezzi, produzioni) svolte nel luogo in età postclassica e altomedioevale, mettendo in rilievo la continuità del lavoro ed anche la qualità dei prodotti, in secoli generalmente considerati "oscuri", tra il VII e il X.
L'esposizione, finalizzata a mostrare l'evoluzione nel tempo delle attività e degli insediamenti, presenta ritrovamenti avvenuti in loco, ma anche reperti provenienti da altri siti, ed è molto curata e ben documentata, anche dal punto di vista didattico, descrivendo ampiamente non solo i reperti in mostra, ma anche i contesti storici ai quali essi fanno...
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