Il Museo Mario Praz si trova nel centro storico di Roma, Rione V (Ponte) in via Zanardelli n,1 al 3° piano del Palazzo Primoli (l’edificio originario risale al XVI secolo).
LA STORIA DI PALAZZO PRIMOLI E DEL MUSEO MARIO PRAZ:
Palazzo Primoli, che oltre alla Casa Museo di praz, ospita il Museo Napoleonico (del quale ne consiglio la visita) e la Fondazione Primoli, entrambi istituzioni fondati dal conte Primoli discendente di Napoleone.
Questa importante Casa-Museo venne aperta al pubblico sin dal 1995, esponendo quello che in decenni di appassionato collezionismo Mario Praz (Roma 1896-1982) anglista, saggista, professore universitario, critico d’arte di livello internazionale, che qui visse dal 1969 fino alla morte. Dopo circa due anni di chiusura ha riaperto a marzo 2024, la biblioteca si trova invece al 1° piano dello stesso Palazzo.
UN PERCORSO TRA ARTE E STORIA: GLI AMBIENTI DEL MUSEO:
Mario Praz definiva questa dimora "La casa della vita", un luogo che riflette perfettamente il suo amore per il collezionismo e la storia.
I suoi acquisti spaziavano tra i mercati antiquari europei, con una predilezione per il periodo napoleonico e lo stile impero.
Si tratta di un ambiente relativamente piccolo, ma ricco di oltre mille oggetti, il quale consente la visita a piccoli gruppi alla volta, accompagnata da una guida, quella che ho avuto il giorno della mia visita, si è dimostrata molto competente, appassionata e pronta a rispondere alle eventuali domande e curiosità.
Lungo le sale del percorso gli oggetti sono esposti con attenzione e cura, nel rispetto per quanto possibile della posizione individuata dal Praz il quale minuziosamente in decine di pagine aveva riportato come esporli.
Si tratta degli oggetti più disparati, fra i quali mobili, libri, dipinti, disegni, tendaggi, terrecotte, porcellane, bronzi, miniature, argenti, strumenti musicali.
La durata della visita è stata di circa 45-50 minuti.
Fra le varie Sale visitate segnalo la: Sala Studio dove passava la maggior parte del suo tempo, che ha come filo conduttore il volo, con quadri dedicati a questo tema e un suggestivo lampadario in cristallo di rocca che assume la forma di una mongolfiera. Sala della libreria, il pezzo forte sono quattro scatole prospettiche o DIORAMI, fi fattura olandese del XVIII secolo che attraggono per l’aspetto policromo e per la profondità che infondono a chi le guarda. Sala delle Biblioteche, bellissima libreria lignea chiamata dei cigni e delle aquile, ritratta anche in un quadro che raffigurava il suo precedente appartamento in Via Ricci. Camera di Lucia dedicata alla figlia, sebbene non vi abbia mai vissuto a causa delle vicende familiari.
CASE MUSEO A ROMA:
Essendo Roma una città che nel corso dei secoli ha sempre attratto gli artisti per la sua storia bimillenaria, possiede un importante patrimonio museale dedicato a delle abitazioni private, in alcuni casi anch’esse storiche, che sono rimaste inalterate anche dopo la scomparsa del proprietario e che sono ricche di importanti collezioni d’arte:
Ne segnalo alcune che ho personalmente visitato, presenti nel Centro storico:
ALLA SCOPERTA DEI TESORI DI ROMA:
Visitare il Museo Mario Praz significa osservare un’epoca attraverso gli occhi di un appassionato collezionista. Per lui, il collezionismo non era solo una passione, ma un riflesso della condizione interiore dell’animo umano. Se quanto letto ha suscitato in te curiosità e meraviglia, ti invito a esplorare le altre mie recensioni per scoprire i tesori senza tempo che Roma ha da offrire.
Ogni angolo della città ha una storia da raccontare e un'emozione...
Read moreVisita assolutamente entusiasmante che riesce a trasferire, grazia anche alla sapiente guida che illustra gli ambienti, i tempi di vita dello straordinario collezionista d'arte che ci ha lasciato questa meraviglia. Proprio accanto al museo Napoleonico, nell'elegante palazzo Primoli, questa Casa museo (non è giusto chiamarla solo museo) è la dimora dove visse e morì all'inizio degli anni '80 Mario Praz, noto personaggio della cultura. Si tratta di pochi ambienti e di non moltissimi pezzi (circa 1.200 tra dipinti, sculture, mobili ed arredi, che compongono la sua Raccolta) catalogabili tra la fine del settecento e la prima metà del 1800 secolo, nel cosiddetto "stile Impero" che era uno stilema molto ricercato nelle figure ma non molto apprezzato all'epoca. Questo personaggio ha acquistato personalmente ogni singolo pezzo in oltre sessanta anni di vita a Roma (prima in via Giulia e poi in questo palazzo) e lo ha disposto in maniera ragionata all'interno dei vari ambienti, cercando di ricreare in ogni stanza un mood particolare. Potrete ammirare già entrando una serie molto particolare di mobili inglesi, bronzi francesi, malachiti russe, cristalli boemi, porcellane tedesche e godere dei dipinti che ritraggono vedute di città italiane ed europee, ritratti di membri delle famiglie regnanti (Borbone e Bonaparte) e tante chicche tra le quali i diorama del 1600, il tavolo da ricamo (nel quale egli stesso si cimentò e con ottimi risultati), il portalegna, il calendario perpetuo in lapislazzuli, il diario con le decorazioni in turchesi, i tavolini intarsiati, l'organizzatore in legno e ottone, il ballatoio fatto costruire da Pratz e una stupenda serie di cere incorniciate. E' emozionante ripercorrere le stanze e sentire il racconto di come lui le aveva pensate e vissute, compreso l'ingresso nel quale sono raccolti i pezzi più recenti e frutto di doni di amici ed estimatori. Questa casa, è frutto di un accordo con la fondazione Primoli che cedette a Pratz l'utilizzo dell'appartamento fino alla morte. Lo Stato ha acquistato la raccolta nel 1986 e l'ha aperta al pubblico dal 1995: è stata chiusa a lungo per restauro e ora ha riaperto. Se ne avete la possibilità dovete assolutamente visitarla perché oltre a godere del bello ciò che vedrete potrete anche rivivere le emozioni di chi l'ha allestita. Utili info? Lasciate un like a questa recensione e guardate anche le altre...
Read moreLa casa museo di Mario Praz, scrittore , anglista e critico d'arte è un concentrato di opere raccolte nel corso della sua vita. Geniale trasferirsi in un appartamento della fondazione Primoli dove non avrebbe pagato l'affitto in cambio del lascito di tutta la sua collezione.
Il museo ha riaperto da poco e la visita, oltretutto guidata è gratuita e ha la durata di un'ora ca. La signora Ornella illustra con passione e svela tanti particolari interessanti come il divano ricamato personalmente da lui e dalla moglie.Molto bello anche il tavolo intarsiato con tutti marmi italiani, il calendario perpetuo russo, il fortepiano, l'arpa. Particolare la ricostruzione della camera della figlia, dove lei non ha mai dormito, con tanto di culla. Possono accedere solo 12 persone alla volta, quindi nei fine settimana è meglio prenotare e soprattutto arrivare qualche minuto prima perché gli orari sono molto rigidi e si rischia di non...
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