Mai visto un posto così disorganizzato e mancante di indicazioni su come effettuare la visita. Dopo la biglietteria si comincia a vagolare ripassando più volte per lo stesso posto e saltandone altri... E' la terza volta che vengo e solo perchè, questa volta, mi sono impuntato a voler vedere i quadri di Van Dick e Gentileschi sono riuscito a scoprire come esista anche un bellissimo secondo piano, dove, chiedendo più volte, mi è stato detto che avrei trovato quello che cercavo... Ho dovuto provare tre ascensori diversi (ben nascosti e due senza nessuna indicazione per trovarli o per dove portassero, ovviamente...). Per trovare l'unico che arrivasse al secondo piano, ho dovuto rispolverare le reminescenze di algebra per riuscire a scoprire come ci si potesse arrivare: il primo ascensore invece dei pulsanti con i numeri dei piani, aveva solo un pulsante per scendere ed uno per salire: immaginando che, essendo scesi un piano sottoterra, e che per raggiungere i quadri tanto desiati si dovesse salire al secondo piano, e che l'indicatore dell'ascensore indicava essere a "-1"abbiamo premuto, ingenuamente, il pulsante con la freccia verso l'alto... niente. Allora abbiamo pensato di aver capito male e che dovessimo andare non al 2 piano ma a quello "-2" ed abbiamo premuto il pulsante per scendere e ci siamo trovati in un posto che non c'entrava niente con quello che cercavamo: infatti era indicato "Sala immersiva" e "Archivio pubblifoto" ... 2 ascensore: anche questo senza nessuna indicazione per dove portasse... portava dappertutto meno che dove volevamo andare... finito il giro, ritrovandoci di nuovo alla cassa, abbiamo richiesto dove fosse l'ascensore per il secondo piano e così abbiamo trovato il terzo ascensore con a fianco il cartello nero che si vede in una della foto allegate: qui il cartello ci dice che, a differenza di quanto indicato dal primo ascensore, pur non essendoci state variazioni di quota, non eravamo più al piano "-1" bensì al piano "-2" senza aver fatto nessun gradino!!! Bah... mistero ... (anche se il museo dell'Illusionismo è un po' più in là...). Arrivati finalmente al secondo piano (nobile): bellissimo come arredamento ed opere esposte: però mi ci sono volute tre visite alle Gallerie d'Italia del S. Paolo di Torino, prima di scoprirne l'esistenza e di come arrivarci... ma forse, sono io ad essere più tonto della media, anche se, sentendo i commenti piuttosto innervositi degli altri visitatori, mi sono sentito piuttosto confortato, non sentendomi solo... Siamo infine usciti non tentando più la sorte con gli ascensori ma scendendo dallo scalone: alla fine dello stesso, uscendo (e non entrando ), e ben prima della cassa, finalmente ho trovato il cartello che indicava come arrivare ai vari piani: naturalmente per raggiungere il secondo piano, dal quale stavamo arrivando, ovviamente scendendo, il cartello dice di scendere ancora e non salire!!! (vedi foto con cartello chiaro)....
Read moreHo avuto il piacere di immergermi nell'affascinante mondo dell'arte presso la "Gallerie d'Italia" a Torino durante la straordinaria mostra "JR Déplacé-e-s", e devo dire che l'esperienza è stata semplicemente eccezionale. Questa esposizione non è stata solo una dimostrazione di talento artistico, ma un'immersione profonda in una narrazione visiva che ha afferrato l'anima e ha suscitato riflessioni profonde.
Fin dall'inizio, sono stato colpito dall'originalità e dalla creatività con cui JR, l'artista dietro questa mostra, ha affrontato le questioni sociali e umane. Le sue opere, che uniscono fotografia e installazioni interattive, hanno il potere di comunicare senza parole e di scuotere le emozioni interiori.
L'allestimento della mostra è stato realizzato con una cura minuziosa per i dettagli, guidandomi attraverso una sequenza di installazioni che hanno offerto una panoramica completa del lavoro di JR. Ogni opera sembrava un pezzo di un puzzle più grande, un puzzle che svelava storie di persone, comunità e culture che altrimenti potrebbero essere passate inosservate.
Una delle cose che ho apprezzato maggiormente è stata la natura partecipativa dell'esposizione. JR ha coinvolto gli spettatori in modo unico, chiedendo loro di interagire con le opere e di contribuire alla narrazione in corso. Questo ha creato un legame tangibile tra l'artista e il pubblico, trasformando l'esperienza da passiva a attiva.
La forza delle opere di JR risiede nella loro capacità di innescare conversazioni e riflessioni. Attraverso la sua lente artistica, ha toccato argomenti come l'identità, la migrazione e la connessione umana, spingendoci a esplorare la complessità del nostro mondo in modi che spesso trascendono le parole.
In sintesi, "JR Déplacé-e-s" presso la "Gallerie d'Italia" a Torino è stata una mostra che ha afferrato la mia attenzione e la mia immaginazione sin dall'inizio. JR ha dimostrato di essere un vero narratore visivo, capace di comunicare emozioni e riflessioni profonde attraverso la sua arte. Se cercate un'esperienza artistica che vi spinga a riflettere e a connettervi con il mondo che vi circonda, questa mostra è senza dubbio un imperdibile viaggio...
Read moreI was really excited for the Deplacees exhibition and it definitely didn't let me down. It was interesting and every media content was very well curated.
Staff though has been very upsetting. We got there around 6.10 and the museum would have closed at 7.30. They rushed us all the time and looked very annoyed when at 6.55pm we decided to re-watch part of the video and walk around again for a bit. They put a lot of pressure on us to the point that they were following us everywhere and being very close to us and constantly talking to us and showing us the way out.
We ended up...
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