Se non siete mai stati in Giappone, forse avrete visto un izakaya fra le pagine di un manga o le immagini di qualche anime/film. Si tratta di locali nati per rilassarsi e divertirsi dove si recano colleghi dopo il lavoro o amici che vogliono passare una serata in allegria. Normalmente si beve (Sake in primis) accompagnando il tutto con vari piatti che spesso si condividono tra tutto il tavolo. Il Donburi House Stampatori cerca di portare a Torino proprio questo spirito. Rispetto agli originali si rivela forse più ristorante tradizionale, ma l'idea fondamentale di condivisione e convivialità resta. Premetto che non è possibile prenotare. Soprattutto se siete un gruppo numeroso, mettete in conto che potrebbe esserci un periodo di attesa oppure informatevi sugli orari di minor affluenza. Nella bella stagione le cose migliorano grazie al dehor. L'interno è molto caratteristico e ammetto che mi è piaciuto molto. Stile tipico, tanto legno, tende noren, lanterne colorate, maschere tradizionali e oggetti inconfondibili. Sembra di uscire da Torino ed entrare in un angolo di Giappone. Varcata la porta ci si trova davanti un bancone lungo, decorato e incorniciato in alto da immagini variopinte, sgabelli su cui sedersi. A fianco c'è la cucina a vista che sembra l'esterno di un chiosco con le tipiche tavolette in legno che riportano i nomi dei piatti; anche qui ci si può sedere a mangiare e, volendo, scambiare due parole con i cuochi e vedere come lavorano. Il resto della sala è occupato da tavoli classici. Sulle pareti altre bandiere, poster e complementi a tema. Non manca una libreria con alcuni manga e figures di personaggi di serie a fumetti o film animati. Atmosfera molto piacevole. A mo' di manga è pure il simpatico menù che presenta l'ordinabile tra disegni, scenette e riquadri con aneddoti e curiosità, in un mix di giapponese e italiano per bilanciare l'originalità e la comprensibilità. Quindi cosa si può gustare al Donburi House? Per chi è in cerca della vera essenza degli izakaya non si può che citare una buona scelta di Sake. Sono proposti alcuni percorsi di degustazione per approfondire la conoscenza di questa bevanda, altrimenti si può sceglierne un singolo bicchiere consigliati dallo staff. Non mancano alcune birre, bibite e una scelta di thé. Passando al mangiare, vi è una discreta scelta di "antipasti". Si va dagli edamame agli onigiri, dai sottaceto alla zuppa di miso, dagli spiedini alle frittatine, solo per citarne alcuni. Poi si possono ordinare le portate più corpose e cuore della cucina del locale, i Donburi o più semplicemente "Don", le scodelle giapponesi composte da diversi ingredienti a formare una sorta di piatto unico molto sostanzioso. E qui la scelta è ampia a seconda di gusti e preferenze. Se si vuole un piatto in brodo abbiamo i Ramen con base di noodles. Altrimenti se si opta per qualcosa di più asciutto ci sono i Don con riso o soba. E che siate vegani o no, c'è qualcosa per tutti: verdure e ortaggi, pesce, carne (da segnalare la carne WAGYU), crostacei, alghe, salse, uova e tanto altro (ved. menù). Interessante la possibilità di personalizzare alcuni Don con ingredienti extra con un piccolo costo. Per chiudere il pasto in dolcezza, a scelta, dei mochi, dei dorayaki, oppure alcuni gelati artigianali. Quanto descritto è la base di quello che si può trovare, ma il menù cambia nel tempo quindi potreste trovare piccoli o grandi differenze tra i piatti proposti. Per completezza vi dico che in 2 abbiamo preso una okonomiyaki (frittata giapponese), degli onigiri (i più buoni che abbia assaggiato ultimamente), una scodella di Gyu soba e una Katsu Curry Don. Infine due dorayaki con ripieno di fagioli azuki. Che dire? Tutto molto buono. Ho trovato i piatti ben preparati, ingredienti di qualità, equilibrio dei sapori con salse e spezie non invadenti. Personale molto gentile e preparato. I prezzi possono sembrare un po' alti ma per quello che ho mangiato reputo siano giustificabili. Il conto totale è stato di 34 euro a testa. Tutto sommato buono. Sicuro tornerò e mi sento di raccomandare...
Read moreThe ramen I ordered was nothing like the mouthwatering ramen you get in Asia, Japan or in North America nowadays. The broth was flavorless, and tasted like watered down instant seasoning. The noodles were like Italian pasta, not Asian noodles. The whole thing made me so mad at 16 euros a bowl.
The curry don sauce tasted better, but had a weird presentation. Then it dawned on me that they were probably trying to present it like Italian risotto....
I don't know if they're cooking like this because they're lazy, or if they're just being condescending. If they put as much effort into their food as they do into the decor, this would be an...
Read moreIl Donburi è un bellissimo ristorante in stile Izakaya situato in due differenti punti della città. Noi siamo andati a quello di Via Stampatori, più grande rispetto a quello di Maria Vittoria e con alcuni tavolini che "occidentaizzano" un po' l'esperienza. Abbiamo scelto di fare un'esperienza antipasti + ramen + dolce. L'Okonomiyaki e il Katso Sando (Piatti che solitamente sono introvabili in proposte più comuni) erano buonissimi, anche se la carne di quest'ultimo aveva una impanatura poco croccante. Qualcosa in più da dire sul Ramen, quantomeno il Gyuniku: la differenza qualitativa della materia prima rispetto ad un Ramen buono da AYCE, "ad occhi chiusi", è a malapena riconoscibile. Ci sono tutti i gusti che ti aspetti di trovare, senza però accenti palpabili. Niente da dire sul dolce, Dorayaki alla marmellata di fagiolo eccellenti per gusto, retrogusto e consistenza. Capitolo costo: considerando la nostra esperienza come MINIMA per capire dove ci si trova, lo scontrino con la quale si esce è di quelli che pesano più di quanto ti aspetti. Tuttavia, non è nulla di illegittimo. Mangiare al Donburi è un esperienza positiva, sebbene non sia uno stravolgimento rispetto a circoli più popolari. Lo consiglio a chi vuole dedicarsi un esperienza più giapponese degli ormai inflazionati All You Can eat che, di giapponese,...
Read more