CASA DEGLI ATELLANI Se siete in Corso Magenta, non perdetevi vi visitare la Casa degli Atellani, ubicata di fronte alla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Del sogno di Ludovico il Moro di costruire un nuovo quartiere residenziale, dove alloggiare i suoi uomini più fedeli rimane oggi solamente proprio la Casa degli Atellani. Gli Atellani, erano una famiglia di diplomatici e cortigiani si pensa di origine della Basilicata, saliti al nord, alla corte del Moro e degli Sforza, nel corso del Quattrocento. Consiglio a tutti di fare la visita guidata con l’audioguida: merita il tempo che trascorrete al suo interno. Nel cortile si può apprezzare l’eleganza degli affreschi. Al suo interno molto bello lo studio di Ettore Conti e di rara bellezza la sala dello zodiaco. La casa si apre infine su uno splendido giardino chiamato il giardino delle delizie dove alla fine del percorso si trova la famosa vigna di Leonardo da Vinci. Riporta la guida che Leonardo da Vinci si trasferisce a Milano, alla corte di Ludovico il Moro, nel 1482 e sedici anni dopo, nel 1498, Ludovico regala a Leonardo una vigna. Secoli dopo, scavando nell’area sono stati individuati i camminamenti che regolavano i filari della vigna, seppelliti sotto le macerie dei bombardamenti del 1943. Grazie al materiale organico ritrovato si è riusciti a risalire al dna del vitigno coltivato da Leonardo. Nel rispetto del dna identificato del vitigno e secondo i filari originari, nel 2015 è stata ripiantata, ed è rinata, la vigna di Leonardo da Vinci. Veramente affascinante poter chiudere gli occhi e pensare che tra questi filari in un tempo ormai remoto Leonardo da Vinci si fermasse a...
Read moreUna meta interessante e curiosa, una bellissima vista su santa Maria delle Grazie
Casa degli Atellani è un interessante complesso, situato di fronte alla Chiesa di santa Maria delle Grazie, in corso Magenta n. 65 – 67, costituito da più edifici uniti – ai primi del Novecento – quando l’ingegnere e senatore Ettore Conti, magnate dell’industria elettrica italiana, ne divenne proprietario e ne affidò il restauro all’architetto Piero Portaluppi.
La casa (per quel che è visitabile: ed è solo una piccola parte) è un misto di stili – costruttivi, decorativi, di arredamento - molto diversi: facciata moderna (in parte) sulla strada, arcate quattrocentesche nel cortile, una grande biblioteca rivestita di boiserie seicentesca in stile valtellinese, affreschi cinquecenteschi e affreschi in stile cinquecentesco (nella Sala dello Zodiaco), tanto per citare alcune cose.
All’insieme - decisamente interessante – aggiunge fascino lo splendido giardino con gigantesche magnolie, al termine del quale è stato ripiantato il vitigno - la Malvasia di Candia aromatica - che cresceva in quella che era la vigna di Leonardo. Dal giardino, inoltre, si può godere di una vista particolare del bramantesco tiburio di santa Maria delle Grazie.
La visita viene effettuata in modo autonomo (a orari prefissati) con l’accompagnamento di una buona audioguida e dura circa mezz’ora. Nel piccolo bookshop, tra i libri dedicati alla casa e al geniale architetto che l’ha restaurata, è in vendita...
Read moreIl palazzo, in stile rinascimentale, sorge non lontano dal Cenacolo e dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie in corso Magenta. Gli Atellani, famiglia di cortigiani e diplomatici originari del sud Italia, si erano stabiliti al nord al servizio dei duchi di Milano: gli Sforza. È proprio Ludovico il Moro, nel 1490 a regalare a Giacometto della Tela, capostipite della famiglia, due case vicine ma separate con giardino situate lungo il borgo delle Grazie, l’attuale corso Magenta. I discendenti le abiteranno fino al Seicento.
La casa vive la sua età dell’oro nel periodo che va dal 1490 al 1535, l’anno in cui Francesco II Sforza muore e il Ducato di Milano passa agli spagnoli.Nel 1919 il senatore Ettore Conti ne diventa il nuovo proprietario e affida all’architetto Piero Portaluppi l’incarico di trasformarle nella sua nuova abitazione. Nel 1922 Portaluppi abbatte il muro che le separa e realizza una casa sola, unendo le due corti preesistenti grazie ad un nuovo atrio porticato, sotto il quale prevede l’ingresso all’appartamento padronale. In fondo al primo cortile, vengono riportati alla luce affreschi probabilmente dipinti nel 1533 in occasione del matrimonio fra Francesco II Sforza e Cristina di Danimarca. Altre modifiche all’edificio sono apportate dall’architetto stesso nel dopoguerra, per rimediare alle distruzioni causate dai bombardamenti del 1943. In una cappella delle Grazie, la sesta sulla destra, riposano...
Read more