The Tempietto di San Pietro in Montorio, also known as Tempietto del Bramante, is a small construction with a circular plan located in the centre of one of the courtyards of the convent of San Pietro in Montorio in Rome, on the Janiculum Hill. It is considered one of the most significant examples of Renaissance architecture, of which it exemplifies some of the fundamental themes, such as the central plan, the revival of ancient Roman architecture and the proportional and geometric research into the relationship between the parts. The construction was commissioned to Bramante by the King of Spain, as the monastic complex belonged to a Spanish congregation. It was to celebrate the martyrdom of St Peter, which according to one tradition had taken place on the Janiculum Hill. It may have been planned in 1502, but there are some doubts about the years of design and construction. The work had great critical acclaim; Serlio and Palladio considered it worthy of being placed next to the works of the ancients and it directly or indirectly influenced many later...
Read moreUna delle attrazioni turistiche - ha perso, semmai l'abbia mai avuta, la vocazione come luogo di pellegrinaggio - più citate come esempio di perfezione rinascimentale ma di fatto apprezzabile come tale solo da chi ha competenze specifiche. La prima delusione arriva dal fatto che si tratta di una struttura piccina (è infatti una cappella, più precisamente la "Cappella del Martirio di S. Pietro") e non un tempio vero e proprio; la seconda e peggiore è che lo si può osservare solo da una cancellata visto che il chiostro adiacente la chiesa è chiuso all'esterno. Tranquilli: questo ostacolo è aggirabile chiedendo al personale dell'Accademia di Spagna - alla quale appartiene - di poter accedere per una breve visita. Realizzato all'inizio del 1500 per celebrare un ex-voto fatto dai reali di Spagna per il loro primogenito (che però nel frattempo era già morto, NdR) venne progettato dall'archistar del tempo (il favorito del Papa e in competizione con Michelangelo) ispirandosi alle linee classiche del tempio greco circolare periptero circondato di colonne (il Tempio di Vesta al foro, il tempio di Ercole vincitore in campo Marzio ne sono esempi) e deve la sua fama alle 16 colonne che lo circondano, erette su un podio e sorreggenti una balaustra sul quale poggia la bella cupola in conglomerato cementizio come era in uso in epoca romana. L'interno non è particolarmente rilevante, ci sono nicchie con le statue degli evangelisti e ovviamente la statua di San Pietro (di un ignoto del 1500) che la tradizione vuole fosse stato crocifisso e martirizzato proprio qui (casualmente proprio nel centro del chiostro, NdR): se guardate in basso vi renderete conto che una grata mostra una cripta - accessibile dall'esterno sul retro del tempietto - molto spoglia e dove una lapide protegge il foro nel quale si dice fosse conficcata la croce di San Pietro (e ora vi è una installazione a specchio di Pistoletto che potrete ancora vedere). Nel complesso la struttura è molto armonica e rende in prospettiva molto più della sua semplicità ma forse è un po' troppo magnificata o forse siamo troppo assuefatti ai capolavori che popolano la capitale. La chiesa e l'accademia sono belle e meritano una visita non meno di questo piccolo gioiello, informatevi quindi su aperture e orari. Utili info? Lasciate un like e guardate le altre recensioni su Roma...
Read moreSul colle Gianicolo, all’interno del complesso di San Pietro in Montorio, si trova questo piccolo gioiello architettonico, oggi parte della Reale Accademia di Spagna. Il Tempietto fu realizzato da Donato Bramante, presumibilmente tra il 1502 e il 1509, sebbene l’edificio fosse stato commissionato dai reali di Spagna in adempimento del voto fatto per la nascita del loro primogenito Giovanni, morto però prematuramente nel 1497. Bramante utilizzò la forma classica di tholos o tempio circolare periptero, progettando un edificio circolare con cupola, cinto all'esterno da 16 colonne in granito, numero riconosciuto come perfetto da Vitruvio, concependolo, anche, come un martyrium sul luogo ove, secondo la tradizione, sarebbe stato crocifisso San Pietro. La struttura presenta all’esterno un colonnato, poggiante su una breve gradinata anch'essa circolare, coronato da una balaustra dalla quale sorge la cupola emisferica con lanternino, in parte modificata da interventi Seicenteschi. La cupola è sicuramente l’elemento architettonico più complesso e straordinario dell’edificio; Bramante la progetta alla maniera degli antichi romani, in conglomerato cementizio e posta su di un tamburo ornato da lesene, che va a formare un ordine sovrapposto a quello delle colonne. L'interno, a pianta rotonda, ha dimensioni contenute ma appare molto più ampio, grazie alla presenza di nicchie alte e profonde, poste lungo le pareti, quattro delle quali ospitano piccole statue degli Evangelisti; sull’altare è presente la statua di San Pietro, realizzata da un ignoto artista di scuola lombarda del Cinquecento. Il ricco pavimento è interamente realizzato con tessere marmoree policrome, nello stile cosmatesco. Al di sotto dell'aula a pianta rotonda si trova una cripta disadorna, dove una lapide sul pavimento protegge il foro che sarebbe stato lasciato dalla croce...
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