Mi sono recato, con mia figlia, al Salone Monumentale della Biblioteca Reale di Torino, in una giornata splendida. Chi ci ha accolto e chi ci ha dato qualche informazione all’interno è stato molto gentile e professionale, mentre l’ingresso in sé è apparso invitante e molto ben integrato con l’idea classica della conoscenza attraverso i tomi.
Il legno domina, dalla pavimentazione agli armadi di varie fogge destinati a custodire volumi variamente alti e spessi e delle più diverse sfumature cromatiche attinenti la carta. L’atmosfera, man mano che ci si avvicina all’ambiente principale, è sempre molto adatta a chi cerca cosa e come apprendere. Avvolgente senza dubbio.
Immagino ragazzi curiosi di oggi, talentuosi discenti di ieri, divertiti ricercatori e anche nobili ricevuti a corte che avranno preferito la compagnia di un buon libro qui che quella di, magari noiosi, loro pari. Immagino, però, anche la cura posta da dipendenti e collaboratori nel tenere in ordine il posto, nell’assistere il dotto in perlustrazione come il turista nella sua capata mattutina, nonché nel dedicarsi alla pulizia (di rimarchevole importanza).
La bellezza di un luogo simile circonda, girando su se stessi per 360° e al nadir come allo zenit, dove nomi di matematici, medici, chimici, astronomi e fisici riempiono un’elegante e lunga volta a botte. Insieme ai nomi i loro volti; lineari, quasi minimalisti e, soprattutto, perfettamente centrati nella forma del disegno, nel layout, diremmo oggi, e nei colori, con l’arredamento intorno. Un balconcino suggestivo posto a un livello superiore perimetra l’ambiente e permette di consultare titoli, mantenendo la fascinosa sensazione di esser lì per merito di una macchina del tempo.
Tornando giù, mettendo un piede dopo l’altro in questo “lungo corridoio” ci si imbatte, a un certo punto, in due grosse e stupende sfere, realizzate quasi completamente in legno, che costituiscono un mappamondo classico e un mappamondo di tipo floro-faunistico. La sensazione di osservarli come se ci si trovasse, ancora una volta, centocinquant’anni fa sul posto è forte.
Quest’aria Ottocentesca si respira con gran dettaglio.
Se si è dalle parti di Torino per qualsiasi motivo, ma anche solo se si abita in Piemonte, consiglio caldamente una visita a quest’angolo di arte e storia, specialmente se si amano i libri. È un po’ come andare a vedere un’atelier di moda se vi è passione per i capi firmati. In questo salone a Torino, l’interesse verso la carta stampata che promana cultura trova modo, per quelle mezz’ore di visita almeno, di esser...
Read moreLa Biblioteca Reale di Torino è una delle più importanti istituzioni culturali della città e conserva oltre 200.000 volumi, carte antiche, incisioni e disegni, come il celebre “Autoritratto” di Leonardo da Vinci. Nel 1831 Carlo Alberto di Savoia-Carignano decide di ampliare la biblioteca di corte con l’inserimento di innumerevoli volumi acquistati presso gli antiquari di tutta Europa e della sua raccolta personale. Per il progetto di sviluppo della Biblioteca, il re incarica una ristretta cerchia di collaboratori che intraprendono numerosi viaggi di ricerca all’estero per aggiornarsi sui progressi delle lettere, delle scienze e delle arti. Nel corso di questi viaggi vengono raccolti documenti sulla storia dei domini di Casa Savoia e opere notevoli per la loro rarità o bellezza: la Biblioteca si arricchisce così di preziosi volumi, libri antichi e codici miniati. Nel 1839 Carlo Alberto acquista dal collezionista Giovanni Volpato una raccolta di disegni dal Quattrocento al Settecento di grandi maestri italiani e stranieri, fra i quali Michelangelo, Raffaello, Rembrandt e Leonardo da Vinci. Di Leonardo, in particolare, la Biblioteca possiede 13 fogli autografi e il Codice sul volo degli uccelli, che giunge però in Biblioteca per donazione nel 1893. Con il rapido accrescimento dei fondi librari, l’antica sede posta al primo piano del Palazzo Reale si rivela ben presto insufficiente. Il progetto per la nuova sede viene affidato all’architetto di corte Pelagio Palagi, che disegna anche gli arredi e gli scaffali addossati alle pareti, disposti su due livelli. Nel 1842 viene inaugurata la nuova sede della biblioteca palatina al piano terreno dell’ala di levante di Palazzo Reale. In origine la Biblioteca Reale era destinata al servizio della corte, agli ufficiali e ai dotti interessati allo studio della storia patria e delle belle arti. Dopo la seconda guerra mondiale, con il passaggio allo Stato dei beni di Casa Savoia, la Biblioteca Reale diventa una biblioteca pubblica statale e dal 2016 è Istituto annesso ai Musei...
Read moreDive into a different epoch with the royal library as backdrop. What a wonderful place to be in and hearing every single footstep on the wooden floors.
We were very lucky and only a handful of people were also visiting the Leonardo exhibition and goosebump moments seeing his sketches and most famously, his self-portrait!
Another goosebump moment for me was the world map sketched by Amerigo Vespucci's nephew when the new world was discovered and named after him “America!”
Absolutely loved also the books that detailed Leonardo's career and fello intellectuals. Some of these books contained his...
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