also known as the Santissima Trinità dei Pellegrini e dei Forfait, is a beautiful and historic place of worship that has been serving the Italian community in Vienna for over 300 years. The church, which is located in the Innere Stadt district of Vienna, was built in the early 18th century in the Baroque style and is a prime example of the ornate and elaborate architecture that was popular at the time.
One of the most interesting facts about the Italian National Church of Mary of the Snows is that it was originally built to serve as a place of worship for Italian pilgrims who were traveling through Vienna on their way to Rome. The church was named after a miraculous snowfall that occurred on the Esquiline Hill in Rome in 358 AD, which is said to have saved the city from a severe drought.
Another interesting fact about the Italian National Church of Mary of the Snows is that it was the first church in Vienna to be built specifically for the Italian community. Prior to its construction, Italians in Vienna had to attend mass at other churches, which were not always welcoming or accommodating to their needs. The Italian National Church of Mary of the Snows was therefore a much-needed and much-appreciated addition to the city's religious landscape.
In addition to its historical and cultural significance, the Italian National Church of Mary of the Snows is also a beautiful and peaceful place to visit. The interior of the church is adorned with ornate frescoes and paintings, and the acoustics are excellent, making it a wonderful place to hear mass or to simply sit and meditate. Overall, the Italian National Church of Mary of the Snows is a must-see destination for anyone visiting Vienna, and is sure to leave a lasting impression on...
Read moreWe recently returned to the Church of the Minorites (Minoritenkirche) to see the replica of Leonardo da Vinci's "Last Supper" which quietly hangs on the north wall of the church. This is a life-size, early 19th century piece created by Italian mosaicist, Giacomo Raffaelli. It is quite beautiful and well worth seeing in Vienna if you are a lover of art.
Originally commissioned by Napoleon in 1809, this piece was left unfinished after Napolean's abdication from power in 1814. Shortly afterwards, Austria's Emperor Francis II bought the replica with intentions of having it installed at the Belvedere. Incredibly, the size of the Last Supper replica was too large for any of the walls at Belvedere so an alternative place was needed for this treasure.
The Church of the Minorites, which has significant ties to Italy, being also referred to as the Italian National Church of Mary of the Snow, was the chosen venue to house Raffaelli's life-size 'Last Supper' replica. Today, you can see the mosaic masterpiece, resting peacefully upon a vast stretch of wall space in this lovely and quiet church in Vienna.
Overall, we very much enjoy seeing this Last Supper replica in Vienna. For those who have not been to the Santa Maria delle Grazie Church in Milan to see the Da Vinci masterpiece, this mosaic is in very good condition and a good replica. It is also a nice reminder of the original Last Supper for those who have been fortunate enough to have seen...
Read moreL'antica chiesa dei Minoriti il cui nome ufficiale è Chiesa Nazionale Italiana Madonna della Neve è una chiesa costruita in stile gotico francese che si trova nel primo Distretto a Vienna. La chiesa è attualmente gestita dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X. Il duca Leopoldo VI di Babenberg, detto il "Glorioso", tornando dalla crociata nel 1219, si fermò ad Assisi per esprimere a san Francesco il desiderio di avere dei frati francescani, già presenti in Germania, anche a Vienna. I frati francescani Alberto da Pisa, Giovanni da Carpi, Martino da Milano e Giacomo da Treviso presero allora la via per la città dove decisero di trapiantare il loro ordine, stabilendosi nella piazza am Hof, dove risiedeva il duca. Nel 1260 la chiesa era conosciuta, grazie ai suoi fondatori originari dall'Italia, come la chiesa dei frati italiani e venne dotata di un convento che contava già 150 frati. Il francescanesimo ebbe in seguito molti seguaci, soprattutto tra le famiglie nobili, dai principi del Liechtenstein alle famiglie italiane che abitavano a Vienna, quali i Medici, i Ricasoli, i Cavalcanti, gli Stampa e molte altre che spesso facevano tumulare qui i propri defunti, riconoscibili tramite gli stemmi dipinti sulle pareti. Ai frati francescani vennero affidate cattedre all'università e si presero anche cura delle anime dei malati del vicino ospedale Kaiserspital. Un incendio nel 1276 diede la possibilità di ricostruire interamente la chiesa, la cui prima pietra fu posta da re Ottocaro II di Boemia e signore d'Austria. La chiesa aveva due navate ed era fornita di un coro allungato. La duchessa Bianca volle la costruzione di un secondo coro, il coro di San Luigi (in onore del suo santo zio re di Francia), che venne realizzato solo più tardi per volere dell'Imperatrice Elisabetta (e consacrato a San Ludovico di Tolosa), e poi unito al resto della chiesa formando così una chiesa a tre navate. Buona parte della costruzione fu affidata a padre Giacomo di Parigi, realizzatore del portale maggiore, splendida opera in gotico francese. L'antico coro allungato non esiste più e oggi ne sono visibili solo le fondamenta, ricostruite in seguito alla costruzione dell'adiacente stazione della metropolitana U3. Nel corso dei secoli la chiesa subì incendi e distruzioni, soprattutto durante le guerre austro-turche. Nel 1784 Giuseppe II d'Asburgo, nel quadro della lotta generale contro gli ordini monastici, cacciò l'ordine dei Trinitari, detti "Weißspanier" (spagnoli bianchi), e donò la loro chiesa (Alserkirche) e il loro convento ai Frati Minori affinché si prendessero cura delle anime dei pazienti del vicino ospedale fondato dall'imperatore Giuseppe II. L'antico convento Minorita divenne di proprietà dello stato e la sua chiesa fu donata alla "Congregazione Italiana" ad aeternum per ospitare la popolosa comunità italiana della capitale asburgica. La chiesa divenne così la Chiesa Nazionale Italiana di Vienna e venne dedicata alla "Madonna della Neve" (la patrona della Congregazione Italiana), dalla basilica romana di Santa Maria Maggiore e tale è ancor oggi. A seguito della nuova dedicazione vennero compiute numerose ristrutturazioni, affidate all'architetto austriaco Johann Ferdinand Hetzendorf von Hohenberg, che mirarono soprattutto alla rimozione delle componenti barocche dell'interno. La Congregazione Italiana Madonna della Neve è un'associazione di cattolici italiani residenti a Vienna fondata nel 1625 dal gesuita Guglielmo Lamormaini come congregazione mariana e divenuta indipendente dall'Ordine Gesuita nel 1773. La Congregazione ha conservato fino a oggi il suo carattere di associazione italiana ed è composta soprattutto di italiani trasferitisi a Vienna e di loro discendenti. Per promuovere la lingua e la cultura italiana a Vienna la Congregazione, oltre che organizzare le S. Messe in lingua italiana, sostiene anche una scuola italiana per bambini e ragazzi dai...
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